Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
L'Ungheria ha iniziato ieri la costruzione di una controversa recinzione lungo il confine con la Serbia per fermare o quantomeno rallentare l'immigrazione, come riportato dal Ministero degli Interni ungherese, in un comunicato.
Nelle vicinanze di Mórahalom, 43 soldati hanno cominciato con vari macchinari la costruzione di una breve sezione "modello" di 150 metri, che prenderà la forma di “steccato”, dice la nota.
Il governo del primo ministro conservatore Viktor Orban nel mese di giugno aveva espresso la sua decisione di alzare una barriera lungo il confine con la Serbia, lungo 175 chilometri e alto 4 metri, per evitare che gli immigrati dei vicini territori possano raggiungere ed entrare in Ungheria.
Per il momento le autorità non hanno precisato quando inizierà il vero lavoro che porterà alla realizzazione di detto sbarramento il cui costo è intorno ai 21.000.000 di euro. I lavori sono eseguiti in collaborazione con il Ministero degli Interni e della Difesa.
Il Parlamento di Budapest la scorsa settimana ha approvato una legge che concede al governo il diritto di utilizzare una striscia di 10 metri di profondità lungo il confine e in territorio ungherese.
L'Ungheria è uno dei paesi più colpiti dalla forte ondata d’immigrazione proveniente da paesi in conflitto che cercano rifugio nell'Unione europea. Finora, oltre 78.000 persone hanno chiesto asilo nel paese magiaro, 77.600 dei quali sono arrivati dalla Serbia.
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