Editoriale

Abbasso le milf, che noia i toy-boys, viva le donne intelligenti che seducono gli uomini intelligenti

E se provassimo a coltivare lo spirito invece del corpo, o magari entrambi? Mozione in controtendenza per combattere la supremazia dell'erotismo senz'anima

i rendiamo perfettamente conto di andare contro corrente, anzi peggio, di essere irrimediabilmente fuori moda, antiquati, e forse anche retrogradi, ma questa storia delle milf ovvero le donne madri di una certa età, più o meno over 50 comincia ad annoiarci, come donne e come cinquantenni.

Da una paio di giorni si parla del ministro francese Macron, un bel 37enne sposato da tempo con una 56enne. L’esercizio degli opinionisti è tutto indirizzato a spiegare come sia possibile che un uomo giovane sposi una donna di vent’anni più vecchia, e soprattutto come sia possibile che il matrimonio duri. L’inversione del rapporto anagrafico a sfavore della donna non è una novità, varie dive lo hanno provato, ma sempre con risultati poco durevoli. Demi Moore e la nostrana Rita dalla Chiesa, solo per fare due esempi. Ma allora si parlava di toy-boy, uomini giocattolo in mano a donne famose il cui fascino intrinseco e dovuto alla fama ribaltava la consuetudine.

Ma poiché viviamo in un mondo che ama il fraintendimento verbale, la truffa semantica, l’inganno lessicale ecco che, con continui ribaltamenti linguistici, passiamo dal toy boy alla milf: abbiamo bisogno di dare un nome glamour alla realtà che va contro le consuetudini facendola diventare suggestiva,  trasformandola in uno status desiderabile in quanto trasgressivo, addirittura erotizzandola.

Merito o colpa, diciamo responsabilità per rimanere neutri, dei nuovi modelli di vita che impongono alle donne di rimanere giovani ad oltranza. Chirurgia plastica, diete estreme, palestra aggressiva, tutto per competere con il fisico perfetto della giovinezza, per ritrovare un passato che le nostre madri lasciavano dove deve stare, appunto alle spalle.

Tutte noi conosciamo la trafila emotiva cui andiamo incontro con l’avanzare dell’età: la progressiva perdita di tono della pelle che provoca una altrettanto progressiva perdita di tono dell’umore, il doloroso confronto con lo specchio che mostra i cedimenti cui solo l’assenza di gravità potrebbe rimediare, le pieghe, le rughe, o le piccole tumefazioni (tali appaiono) se non si provvede ad eliminare ogni filo di grasso, che si insinuano ai lati della bocca, sotto gli occhi, per non parlare del resto del corpo.

E poi quel progressivo sbiadimento generale. Ci avete fatto caso? invecchiando tendiamo a sbiadire: i capelli diventano grigi, le sopracciglia meno evidenti, le labbra più sottili e incolori, i tratti del volto meno delineati, in questo le donne che da ragazze erano considerate bruttine traggono gran giovamento potendo contare su un progressivo ammorbidirsi della durezza che le rendeva meno piacenti. Ma per le altre… per le altre è un dramma!

E allora ecco la visita dal chirurgo plastico, o almeno in un centro estetico che come il Piave allo straniero, faccia barriera all’invecchiamento. E poi la dieta, non per uno stile di vita più sano (anche se i cultori del digiuno si convincono che la motivazione sia per i benefici alla salute) ma per contrastare le rotondità, spie malefiche del passare del tempo.

Vogliamo essere belle della bellezza della giovinezza. Dobbiamo essere belle della bellezza della giovinezza perché il modello della bellezza agée non è in sintonia con il modello della donna dalla sessualità aggressiva. Perché tutto ormai è sesso, sessualità, seduzione erotica. E l’erotismo viene inteso come vigoria giovanile, come trasgressione ai modelli tradizionali.

Torniamo al caso del ministro francese e della sua moglie ultracinquantenne. Si spulciano le fotografie della coppia (assai glamour in verità) per trovare i segni della mano di un chirurgo plastico o viceversa per evidenziare la quantità di rughe dovute alla magrezza che affina la silhouette.

Francamente non so se Madame Emmanuel Macron (come dicono i francesi) si sia “rifatta” o se le fotografie nascondano le imperfezioni anagrafiche, se sotto il tubino sottile si nasconda un bustier che la modella, o se madre natura sia stata particolarmente generosa con lei.

Però mi viene in mente che forse Monsieur Macron si è innamorato di una donna intelligente, vitale, intellettualmente seducente. Forse Brigitte ha curato più l’anima, il cuore e l’intelligenza coltivando il fascino che viene dalla testa invece che dal corpo. Forse il ministro francese è altrettanto intelligente e in una donna ha cercato altro oltre la giovinezza.

Certo, direte voi, se la signora fosse una matrona appesantita sul genere di Angela Merkel, non staremmo qui a discutere perché forse quella coppia non esisterebbe. E chi può dirlo?

Il fascino dell’intelligenza può essere assai potente anche nel trasformare la seduttività di un modello estetico in controtendenza.

Attenzione però, occorre che l’intelligenza sia equamente distribuita fra le parti maschile e femminile. Per questo i casi come quelli della coppia francese sono così rari!