Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Matteo Renzi vuol trovare i colpevoli dei gravi disservizi all’aeroporto di Fiumicino.
Matteo Renzi richiama all’ordine tutti i sindaci perché le citta sono sporche.
Matteo Renzi vuol rivoluzionare l’assetto Rai e la legge Gasparri (!)
Matteo Renzi urla e grida che metterà lui le cose a posto!
Matteo Renzi risolverà il vero mistero della tragedia del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna.
Oramai lo abbiamo imparato a memoria in questi ultimi due-tre anni: Matteino è la perfetta immagine del tutto e del niente assoluto. Di colui che promette e che mai manterrà.
La completa personificazione del 40enne rampante che quando parla dopo un attimo ha dimenticato quello che ha proferito qualche secondo prima; ma lo sa dire in maniera impeccabile, questo sì!
Lo hanno definito, ora un po’ meno, l’uomo più serio tra gli ultimi presidenti del Consiglio, ma poi la gente si ricorda le sue promesse, le tante pianificate riforme e lo vede meno affidabile; per alcuni passa da personaggio irriverente, ma è solo un “bravomo”, come dicono dalle sue parti, un pacioso boy scout, paragonabile più al bagnino Mario di Panariello che a un irrispettoso Gian Brurrasca.
Lo vediamo, e ce ne rendiamo conto ogni giorno di più, che lui non è un politico, ma un eterno ragazzotto che s’innamora di ogni cosa e il giorno dopo di nulla.
Matteino ama solo se stesso.
La sua ridente scarsità culturale è divenuta col tempo il biglietto da visita, una carenza conoscitiva che ogni volta riesce ad elevare a pregio di riconoscibile unicità. Il suo inglese toscanizzato ha varcato i confini e ormai anche gli eschimesi si rifanno a lui.
L’ex sindaco di Firenze, è un riassunto, spesso accidentalmente caricaturale, del quadraginta homo italicus, certune volte impegnato e talaltre paragonabile allo yuppie anni ‘80; spesso è un po’ Berlusconi, sovente un ex democristiano alla Fanfani; spesso bamboccione, qualche volta di sinistra, altre di destra.
Bruttino nei suoi primi passi televisivi con Mike, meglio ora che ha messo qualche kilo di troppo, ma coerentemente convinto di piacere a tutti… anche se i sondaggi lo vedono in netto regresso.
Homo Renzianus, non digerisce la vecchia nomenclatura di sinistra, ma questa sua presa di posizione non deriva tanto da pura convinzione, ma perché glielo hanno inculcato nella testa.
Vuole il totale cambiamento dell’Italia con le riforme, fatte dalla mattina alla sera, ma quando poi si accorge che ha tutti contro è contento lo stesso, tanto sa che il voto, per ora, lo vedrà ancora vincitore.
Insomma, un numero uno, non certo per le nebulose idee, ma per l’imballaggio sfolgorante con le quale le avvolge.
Concludendo, possiamo tranquillamente affermare che siamo davanti al campione del mondo dell’incrocio umano, figlio e frutto delle teorie deterministiche che lo hanno cresciuto…
Lui il re dei quadraginta italicus, con una german matri che lo instrada a suo piacimento.
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