Federica meno importante di un clandestino

Due casi tipicamente italiani: una bimba di sei anni che sta morendo e un rifugiato che pugnala il titolare di un hotel

...come un Babbo Natale infernale, tutto e di più a questi clandestini che stuprano, uccidono, spacciano e importano droghe

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Due casi tipicamente italiani: una bimba di sei anni che sta morendo e un rifugiato che pugnala il titolare di un hotel

La Piccola Federica bisognosa di cure e l'africano che pugnala il titolare dell'hotel nel quale è ospitato



Queste due fotografie sono l’emblema dell’Italia in cui stiamo vivendo…o sopravvivendo.

Due simboli catastrofici di un Paese che non ha rispetto per il dolore fisico e morale delle famiglie italiane colpite da tragiche sventure mediche che si abbattono sui loro figli e che invece regala, come un Babbo Natale infernale, tutto e di più a questi clandestini che stuprano, uccidono, spacciano e importano droghe e cercano di pugnalare i titolari italiani degli Hotel che li ospitano, sol perché hanno provato a dividerli da una rissa.

Ora come ora per il Governo -francamente non capiamo il perché, ma sicuramente ci sarà qualcosa di grosso sotto- sono interessati solo ed esclusivamente ai clandestini, le loro uniche e preziose risorse di oggi e di un futuro sempre più nero.
Renzi, vuol farli diventare tutti italiani, mentre una bimba di appena 6anni che abbisogna di cure costosissime deve aspettare, con la famiglia, la disperazione della morte chi si avvicina giorno dopo giorno perché non sostenuta dalla sanità.

Non è possibile che tutto l’appoggio dato a questi possibili nuovi Bin Laden non contempli qualcosa anche per certuni nuclei familiari angosciati e senza speranze; per chi ha un figlio come Federica e per tutte quelle famiglie torturate dalle malattie dei loro bambini.

Se Federica avesse la pelle nera, l’Armata Brancaleone del Governo italico le verrebbe in soccorso?

Datemi una risposta sincera e senza vile retorica che già ne viene usata in dosi industriali dai caporioni incollati alle loro poltrone.

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