Dall’Inferno al Paradiso

Firenze: palcoscenici speciali per Dante e Galileo

Un evento davvero particolare per onorare l’Altissimo Poeta a due passi dal suo “bel San Giovanni”, nella Cattedrale di santa Maria del Fiore...

di Domenico Del Nero

Firenze: palcoscenici speciali per Dante e Galileo

Gabriele Lavia e Ensemble San Felice

Un evento davvero particolare per onorare  l’Altissimo Poeta a due passi dal suo “bel San Giovanni”, nella Cattedrale di santa Maria del Fiore:  una coproduzione dell’Opera di Santa Maria del Fiore e della Fondazione  Teatro della Toscana  darà  infatti  vita a uno spettacolo multimediale, con al centro la musica al tempo di Dante:  La musica nella Commedia Dantesca, proposto come  appuntamento  conclusivo della  prestigiosa rassegna dell’Opera O Flos Colendae.  Sotto le  navate della cattedrale risuoneranno  armonie e concenti  dell’epoca dell’Alighieri “illustrati” e impreziositi  da proiezioni video ed effetti di luce, che sulle imponenti architetture interne del Duomo riproporranno le immagini dei suggestivi mosaici del battistero di San Giovanni, di preziose miniature tratte da codici medievali, di capolavori dell’arte medievale e rinascimentale. L’evento sarà domani sera, martedì 8 Settembre (ore 21.15), data che festeggia la Natività di Maria e la fondazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore; ingresso libero, con entrata dalla Porta dei Canonici.

Dall’Inferno al Paradiso, il panorama musicale dantesco sarà così ricomposto seguendo precise tracce testuali, attingendo al repertorio del canto gregoriano, alle polifonie dell’Ars Nova, alle Laudi, alle Cantigas de Santa Maria di Alfonso X :  tutti quegli autori e a quei brani appartenenti al periodo storico in cui è vissuto Dante. Con alcune, dolorose ma inevitabili esclusioni, come quel  musico Casella che il poeta incontra  nel secondo canto del  Purgatorio. Una scena che è un bellissimo inno all’amicizia e agli effetti terreni,  ma purtroppo di Casella non ci è giunta neppure una nota e anche la sua figura rimane piuttosto nebulosa: a lungo i dantisti discussero se veramente egli avrebbe potuto musicare la celebre canzone del Convivio, Amor che ne la mente mi ragiona, che il poeta gli chiede di intonare sul  lido del Purgatorio.

 Ne risulterà  comunque uno spettacolo dall’impatto forte e suggestivo, costruito su serie basi filologiche: la ricerca delle musiche da eseguire è stata fatta con accuratezza e attenzione,  ma anche tale da rendere viva ancora oggi l’opera dantesca.  E il  ruolo di …. Virgilio in questo viaggio se lo spartiranno  gli attori Alessio Boni e Marcello Prayer, protagonisti de I duellanti di Conrad nel nella prossima stagione del Teatro della Toscana, alla Pergola e al Teatro Era di Pontedera:  a loro il compito di leggere i versi del “sacrato poema”  con  l’accompagnamento di  musiche appositamente ricreate dagli strumentisti e dai cantanti dell’Ensemble San Felice, guidato dal suo fondatore Federico Bardazzi:  le didascalie esplicative saranno lette dall’attrice e autrice di teatro Cristina Borgogni.

Partecipano anche le voci bianche dei Pueri Cantores della Cattedrale di Santa Maria Assunta in Sarzana; la realizzazione dei video è di Federica Toci, le foto di Tamara Pieri.  La musica nella commedia dantesca  parte da un progetto didattico ideato da suor Julia Bolton Holloway, esperta di letteratura italiana medievale e attuale custode del Cimitero degli Inglesi di Firenze; da qui è partito il lavoro di ricerca e di ricostruzione a cura di Federico Bardazzi e  Marco di Mannio. Ma  si può veramente parlare di un ruolo della musica nella Divina Commedia? Nell’inferno i riferimenti sono piuttosto rari e … cacofonici:   il celebre e famigerato ed elli aveva del cul fatto trombetta,  spesso citato come esempio del registro “basso” del plurilinguismo dell’Alighieri,  sembra sia in realtà una sottile parodia del suono delle chiarine che già all’epoca annunciavano una importante decisione del Comune fiorentino. Ma i riferimenti musicali abbondano soprattutto nelle altre due cantiche: in  Paradiso  (canto I)  appena passata la sfera del fuoco il poeta è colpito dalla “Novità del suono e il grande lume” . Molto belle ed efficaci alcune metafore musicali del poema, come quando nel Canto VI  (vv. 124 – 126) sempre del  Paradiso l’imperatore Giustiniano parla della gerarchia dei Beati, usando una espressione polifonica:

Diverse voci fanno dolci note; 
così diversi scanni in nostra vita 
rendon dolce armonia tra queste rote.

Sulla “musicalità” del poema di Dante esiste però una analisi autorevole quanto poco conosciuta: quella del poeta e musicista scapigliato Arrigo Boito:  “  L’intuito con il quale egli [Dante ] sceglie la parola, il luogo che questa occupa, i legami misteriosi con i vocaboli, i ritmi, le assonanze, le rime che precedono e seguono, tutto ciò è qualcosa di ancora più arcano, danno al terzetto   [ terzina] di Dante il valore di una autentica musica scritta da un musicista. Egli opera con le parole lo stesso prodigio che il vostro divino Mozart e il mio divino Bach operavano  con le note, e nello stesso modo.  (….)

Passiamo l’ Inferno, non vi è spazio per la musica. Nel Purgatorio e nel Paradiso  ella circola ovunque, è il fondo stesso della visione, si innalza con questa nell’aria, nell’etere in un cielo sempre sonoro, in un ‘estasi sempre più affascinante …”

Egli opera con le parole lo stesso prodigio ….  Solo un grande poeta e musicista poteva cogliere nel profondo la vera essenza del linguaggio dantesco: un poeta profondamente cristiano che sapeva e l’uomo proprio grazie al Logos è “immagine e somiglianza di Dio” e nella lingua vedeva un riflesso di quella suprema armonia. Sicuramente, pochi scenari come quello di Santa Maria del Fiore sono altrettanto adatti ad evocare un pizzico di quella magia.   Altamente meritorio il fatto che lo spettacolo di domani sera sia gratuito,un vero e proprio dono per Firenze e i fiorentini che si spera sappiano approfittarne e non commettano un ulteriore oltraggio nei confronti del loro sommo poeta, che è anche uno dei più grandi di tutti i tempi.

Oltre a Dante, Galileo. In attesa di cimentarsi con la vita di Galileo di Brecht, l’attesissimo spettacolo che inaugurerà la nuova stagione del teatro della Pergola, l’attore e regista Gabriele Lavia legge alcune pagine del capolavoro letterario del grande scienziato, quello con cui inaugurò la prosa scientifica italiana: il Dialogo  sopra i due  massimi sistemi. Ancora una volta, una cornice suggestiva, anche se certo non come il Duomo: la “Tribuna Dantesca” della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.  Tre appuntamenti: oggi, lunedì 7 settembre, alle 18; poi lunedì 14 e lunedì 21.   Gabriele Lavia ha scelto di prestare la sua voce a Galileo perché il Dialogo  ha senza dubbio una vera dimensione teatrale,  composta da quattro animate  conversazioni scientifiche, tenute da tre protagonisti in quattro giornate diverse, nell’elegante e ricco palazzo di Sagredo a Venezia. Nella dinamica del testo, Salviati è una figura centrale: egli incarna lo stile e la metodologia del nuovo scienziato e si maschera da “copernichista”; Simplicio rappresenta la difesa passionale e letterale dell’aristotelismo e del geocentrismo, nel terrore del “conquasso del cielo della terra e di tutto l’universo” che l’eliocentrismo può recare; Sagredo è l’uomo ben dotato e disponibile a farsi convincere dalla logica e dalla retorica di Salviati. Galileo domina bene il volgare, sa gestire con abilità le regole del dramma e la dinamica della finzione nel suo rapporto con la verità. E senza dubbio la voce magistrale di  Lavia, anche senza l’ausilio della scena, saprà ricreare il sapore di quelle giornate, tanto remote quanto sempre vive nella nostra cultura.  

 

O flos colende 2015

LA MUSICA NELLA COMMEDIA DANTESCA

Uno spettacolo multimediale

con Alessio Boni, Marcello Prayer, Cristina Borgogni

e l’Ensemble San Felice diretto da Federico Bardazzi

 

Martedì 8 Settembre, ore 21.15 – Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Ingresso libero, senza prenotazione. L’accesso del pubblico sarà consentito a partire dalle ore 20.30, con ingresso dalla Porta dei Canonici (lato Campanile di Giotto, di fronte a via dello Studio). Informazioni: Opera di Santa Maria del Fiore, tel. 0552302885, ofloscolende@operaduomo.firenze.itwww.operaduomo.firenze.it.

 

7 / 14 / 21 settembre ore 18.00, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Tribuna Dantesca

 Fondazione Teatro della Toscana

DIALOGO SOPRA I DUE MASSIMI SISTEMI DEL MONDO
LETTURE

ideazione di Giacomo Bisordi

a cura di Gabriele Lavia

 Durata: 1 ora circa. Biglietto: posto unico, € 3,00. Biglietti in vendita presso la biglietteria del teatro della Pergola

 

 

 

 

 

 

 

 

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