Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Marino proprio non sopporta le prostitute e l’idea delle multe non è certamente una sua nuova grande invenzione.
No, perché il sindaco più arlecchinesco d’Italia e confini limitrofi, già ne aveva parlato a gennaio della probabilità che i clienti di queste signore del sesso venissero multati con sanzioni recapitate addirittura a casa, in cui si dice apertamente che la multa di 500€ è dovuta all’avvicinamento e all’intrattenimento delle lucciole.
E, a proposito, ieri Rossella Matarazzo, vicecapo di gabinetto del sindaco Romano ha detto in un’intervista a Radio 24: “La proposta di regolamento deve ancora essere discussa e approvata dalla giunta Marino”.
Il Garante della Privacy, però, nella prima esternazione di Marino si era detto in disaccordo con tale messa alla gogna familiare.
Anche il prefetto Franco Gabrielli si è detto a favorevole a tale tipologia di sanzione, asserendo che il fenomeno della prostituzione potrebbe essere addirittura eliminato, attraverso multe salatissime nei confronti dei clienti.
La Matarazzo, che sta lavorando sullo svecchiamento del regolamento di polizia urbana, bloccato da 68 anni, ha poi proferito: “Sul tema della prostituzione pensiamo di concentrare le sanzioni sui clienti che sono uno degli anelli della filiera. Stiamo pensando a una sanzione di 500 euro per i clienti ma al tempo stesso una sanzione anche per la prostituta, di importo inferiore. La sanzione arriverà a casa, così le mogli saranno ben liete di riceverla... Cosa ci sarà scritto? Ci sarà l’indicazione della sanzione, magari sarà semplicemente una violazione del codice della strada - precisa -. Però è difficile spiegare alla moglie perché ci si trovava alle 2 di notte sulla Salaria...” Sempre secondo la responsabile sicurezza del Gabinetto occorre non abbandonare l’idea dello zoning, “ma quello è un progetto più complesso. Anzi pensiamo di utilizzare parte degli introiti delle sanzioni per progetti di vicinanza e recupero delle prostitute vittime di tratta”.
Tutte belle idee e folgoranti parole, ma del nocciolo della questione non se n’è parlato minimamente.
Si vogliono multare i clienti, le prostitute, ma i protettori che le sbattono in strada con la forza, minacciandole con l’acido per sfregiare le loro facce o inducendole alla strada in cambio della vita dei loro familiari?
La truppa Marino & Co. parla dei clienti e delle lucciole, pur sapendo che la maggioranza di quest’ultime provengono dai paesi dell’est, i cui magnaccia sono tra i più pericolosi del mondo, pronti dietro l'angolo a rivendicare la proprietà sulle passeggiatrici.
Che affrontino queste bestie e non se la prendano solo con chi fa comodo!
Ma, il coraggio della premiata ditta Marino & Co. , è risaputo arriva fino a un certo punto; mettere alla berlina il cittadino romano.
Inserito da Francostars il 09/09/2015 11:23:32
Affermo che le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell'Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico. In effetti, quest'azione sarebbe una chiara violazione della privacy, che potrebbe comportare un buon indennizzo economico per chi la subisce.
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