Editoriale

Lo scempio dei rubinetti

Mentre si polemizzava su quelli dorati dei casamonica a Pompei si stuprava l'antica Fontana dell'abbondanza (di cattivo gusto)

erto i rubinetti dorati sfoggiati negli arredi dei Casamonica sono a dir poco pacchiani, volgari, eccessivi, ma almeno stanno nei loro appartamenti, li vedono soltanto i proprietari e se ne compiacciono. Invece lo scempio, l’ennesimo di una serie ormai infnita di stupri e inciviltà; l’ultimo, ma che non sarà mai l’ultimo, di una barbarie culturale che è l’assenza di un gusto estetico dovuto esclusivamente a decenni d’ignoranza, è quello avvenuto su un’antica fontana romana, meglio nota come Fontana dell’Abbondanza, posta sul decumano inferiore di Pompei, alla quale è stato sostituito il tubo originale metallico con un rubinetto di quelli da giardino. 

Non solo hanno messo un rubinetto al posto della bocca del tubo, ma poi hanno cercanto di rimediare sostituendo il modello. Più stupidi di così!

Chi lo ha fatto ovviamente non è degno dell’aggettivo “barbaro” perché nessun barbaro avrebbe mai pensato di compiere una simile operazione. È semplicemente un ignorante privo di gusto, molto più privo di gusto lui degli arredi sanitari di un clan di zingari. Almeno loro sono Rom, è nella loro cultura. Nella nostra invece non dovrebbe esistere e nemmeno essere immaginata una simile oscenità, come indecente è l’operazione voluta dall’amministrazione capitolina che prevede l’asfaltatura di intere vie con la pavimentazione a “sampietrini”. 

Il governo del resto è troppo impegnato su questioni di fondamentale importanza come i “matrimoni omosessuali” e altro per preoccuparsi dei nostri beni artistici e culturali, ma non delle possibili “Olimpiadi di Roma”… e anche lì, statene certi, ne vedremo delle belle!

Ma non temete, da poco tempo già sono state installate le nuove fontane tecnologiche in sostituzione dei tradizionali “nasoni” romani proprio in zona prossima ai Musei Vaticani. Quale luogo migliore da deturpare con modernità idriche con la scusante del Giubileo?

E tutto ciò è al pubblico, in strade e piazze, sotto gli occhi del mondo, tale da far ridere persino gli americani di Las Vegas e forse anche i Rom.