Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
E’ stata un’esperienza veramente traumatica osservare le immagini, dell’assassinio a sangue freddo del dittatore Gheddafi, mostrate praticamente all’ora di cena dalla maggior parte delle televisioni nostrane.
Scene raccapriccianti, terrorizzanti, cruente, violentissime, sanguinarie, impietose, veementi, furiose, aggressive; scene al limite della decenza umana, anzi indecenti.
La figura, giunta via video-telefono, del despota a terra, insanguinato e apparentemente morto mi ha chiuso lo stomaco, e quel ripetere continuo di primi piani di pallottole conficcate dentro la carne lacerata mi hanno riportato alla mente scenari già visti su National Geographic Channel: la differenza sostanziale è che sfondi, soggetti e intenti erano totalmente diversi. Si parlava della caccia al cervo e si analizzavano le parti più vulnerabili dell’animale. Beh si, non era un cartoon della Disney, per carità, sebbene si trattasse di vite, esse erano di animali e non umane. Si argomentava del sovraffollamento di cerbiatti e cervi e della necessità di abbatterne qualche decina perché ormai si avvicinavano pericolosamente, dalla fame, alle tangenziali che portavano ad Aspen, Colorado.
Poi mi sono spostato sui canali stranieri (CNN, BBC, France1) ma la musica era sempre, tristemente la stessa: una melodia macabra!
Non importa quanto male questo personaggio abbia fatto, quanta disperazione abbia seminato, non credo che il mondo abbia bisogno di guardare un corpo insanguinato mentre esala l’ultimo respiro; un uomo circondato da un popolo nemico che lo martorizza. Siamo forse in un nuovo Colosseo Romano multimediale, dove lo spettatore gode alla vista di una morte in diretta? Si appaga i sensi nell’osservare il terrore di un uomo, quantunque esso sia stato il più crudele e assassino sterminatore di tutti i tempi, che chiede di essere risparmiato? E’ forse questo il nuovo gioco dell’orrore messo in scena dalle TV di tutto il mondo?
Quelle immagini televisive, glorificando scene di un uomo barbaramente ucciso ci spingono sempre più verso una incondizionata inciviltà. Così come non vorremmo vedere raffigurazioni di soldati americani o italiani uccisi con i loro corpi orrendamente straziati, queste immagini di Gheddafi moribondo, poi gravemente ferito e poi morto, non dovevano essere mostrate in maniera così diretta e cruenta, senza il minimo rispetto per un pubblico sempre più rappresentato da giovani e bambini. Perché mi chiedo dovremmo magnificare questa sete di sangue? Guardare la gente che muore è aberrante e disumano, non importa chi essa sia, e non crea giustificazione alcuna affermare che «egli era un dittatore disumano».
Inserito da Loredana il 13/06/2012 14:17:48
Io non ho voluto guardare appositamente nessun servizio sulla morte di Gheddafi, perché sapevo ci sarebbe stato un risvolto morboso, com'è avvenuto per Saddam Hussein, i suoi figli, e alcune vittime dell'attentato di Al Qaeda in Spagna. L'obiettivo della telecamera e del fotografo indugiano sui particolari come se si trattasse di un film splatter. Unica differenza trascurabile, questa è la realtà cruda, sgradevole, che nessuno ci insegna a guardare come deve essere guardata, con rispetto e senza indugi morbosi e macabri.
Inserito da tessitore il 23/10/2011 12:59:23
approvo pienamente..ottimo servizio
Inserito da GIANNA il 22/10/2011 21:11:55
Che penna che hai!!! sei bravo davvero
Inserito da SONYA69 e Clauidio71 il 22/10/2011 20:25:59
Sei bravo, caporedattore...ma un pò troppo di destra.
Inserito da Piro44 il 22/10/2011 11:23:00
Si, ok.... ma le stragi che ha fatto non dovrebbero essere messe in discussione....
Inserito da Stefy66 il 22/10/2011 10:51:37
COndivido tutto. Sei un tesoro
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