Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Secondo i sondaggi, Nea Dimokratia resta in testa rispetto a Syriza, che ha perso molto consenso nella fascia elettorale 18-55 anni. La formazione di destra potrebbe contare su un fragile 27,5% mentre la formazione dell'ex primo ministro dimissionario Alexis Tsipras resta ferma al 27%. L'incertezza, di fatto, regna sovrana sui destini elettorali ellenici: gli analisti prevedono che dopo il voto sarà necessario creare una coalizione per governare il Paese e applicare gli accordi con i creditori.
Il rischio astensionismo, secondo molti, è altissimo proprio relativamente a questa incertezza: se dalle urne non uscirà un vincitore chiaro il Presidente Pavlopoulos affiderà il mandato al leader del partito di maggioranza relativa, se questi fallirà, ci saranno due tentativi con i leader delle formazioni arrivate seconda e terza nel numero di voti.
17 settembre - A tre giorni dal voto si susseguono i sondaggi. I numeri sono ballerini, ciò che però risulta comune a tutte le rilevazioni è una sostanziale vicinanza tra i due maggiori partiti.
Secondo l'ultimo sondaggio della Kapa Research, Syriza e Tsipras sono al 29,0%, mentre Nea Dimokratia e Meimarakis sono al 28,4%. Questi numeri ribaltano le posizioni dei due partiti rispetto al sondaggio di ieri della Pulse, ma a fare la differenza sono solo pochi decimali.
Il sondaggio di Kapa dà molto staccati gli altri partiti: Alba Dorata (6,7%), Pasok (5,9%), KKE (5,5),To Potami (5), Unità Popolare (3,5%), Unione di centro (3,2) e Greci Indipendenti (3%).
Stasera e domani sera rispettivamente ci saranno i comizi finali di Meimarakis e Tsipras, ultima possibilità per entrambi di staccare l'avversario.
16 settembre - Questa mattina un’indagine di Pulse per Action24 ha segnalato il sorpasso dei conservatori di Nea Demokratia su Syriza: 27,5% dei consensi per il partito guidato da Evangelos Meimarakis, 27% per quello del premier uscenteAlexis Tsipras.
Unità popolare, la sinistra di Lafazanis – fuoriuscita in estate da Syriza dopo l’accordo di Tsipras con la troika – è data fra il 2,5% e il 3% nei sondaggi, quindi in lotta sul filo della soglia di sbarramento. Secondo un sondaggio condotto da Data RC per il Giornale del Peloponneso, il gap fra le due formazioni sarebbe ancora più ampio: 27,1% per Nea Demokratia e 26,3% per Syriza.
Sondaggi Elezioni Grecia 2015: dai 7 ai 9 partiti non superano la soglia del 3%
14 settembre 2015 - Thomas Gerakis, capo della società di sondaggi ateniese MARC, ha detto in un'intervista rilasciar ani questi giorni che il dilemma sulle elezioni greche del 20 settembre è su chi vincerà, ma ance su come si classificheranno gli altri partiti. Tutti i sondaggi svolti finora fanno pensare che dalle urne uscirà un Parlamento molto frammentato e questo potrebbe ritardare l'attuazione delle misure richieste dai creditori in campii dei prestiti d'emergenza e della ricapitalizzazione delle banche.
Come abbiamo visto dai sondaggi pubblicati ieri dai quotidiani, il distacco tra Syriza e Nuova Democrazia è pochissimo e secondo il direttore generale della società di sondaggi Pulse RC George Arapoglou finora non si può assolutamente dire che ci sia un favorito per queste elezioni. In nessun sondaggio pubblicato finora uno dei partiti è mai stato proiettato 36%, ossia la soglia minima per avere una maggioranza parlamentare secondo il sistema elettorale greco. Inoltre secondo Arapoglou tra i sette e i nove partiti non supereranno la soglia di sbarramento del 3% necessaria per entrare in Parlamento.
13 settembre 2015 - Quattro quotidiani hanno pubblicato i loro sondaggi nell'edizione domenicale, in vista delle elezioni del prossimo 20 settembre. In tre sondaggi Syriza conserva un vantaggio minimo su Nea Demokratia, il distacco varia dallo 0,3% allo 0,7%, entrambi i partiti si assestano sul 26%. Un quarto sondaggio, che include anche il voto degli indecisi, invece mette sinistra e conservatori in sostanziale parità su una percentuale che si aggira intorno al 31%. Il voto dei cosiddetti indecisi sarà comunque determinante, visto che negli altri tre sondaggi tale percentuale varia tra il 10,4% e il 14,1%. Secondo i sondaggisti molti di questi elettori potrebbero pendere da un parte o dall'altra dopo il dibattito televisivo in programma lunedì sera, che vedrà come protagonisti i due antagonisti principali Tsipras e Meimarakis. Il dibattito a sette di mercoledì scorso ha invece avuto uno scarsissimo impatto sulle intenzioni di voto, sempre secondo gli esperti.
11 settembre 2015 - Continua a essere in calo il consenso di Alexis Tsipras, il premier greco che un mese fa ha deciso di dimettersi per chiedere l’indizione di nuove elezioni. Gli ultimi sondaggi danno alla pari il suo partito, Syriza, e il centrodestra di Nea Demokratia (Nuova Democrazia), guidato da Vangelis Meimarakis, entrambi al 26%, con la formazione di sinistra in vantaggio di appena mezzo punto percentuale.
Vero ago della bilancia della contesa sarà il "partito degli indecisi" che oscilla attualmente fra il 13 e il 25%.
7 settembre 2015 - Anche i sondaggi pubblicati nello
scorso fine settimana hanno confermato il testa a testa tra Syriza e Nuova
Democrazia. Secondo Kapa Research il partito di sinistra guiderebbe
con il 26,5% e quello di centro-destra arriverebbe al 25,9%. Gli
altri sondaggi si discostano al massimo dell'1-2% da questi risultati.
Se quello che dicono i sondaggi sarà confermato dalle urne tra due settimane,
la Grecia rischia un vero e proprio caos perché Syriza sarebbe costretta ad
allearsi con altre formazioni e la scelta di Tsipras di indire nuove elezioni
si rivelerebbe un incredibile flop.
4 settembre 2015 - L'ultimo sondaggio, realizzato da GPO per Mega Tv, sulle elezioni in Grecia dà addirittura il partito di centrodestra Nea Dimokratia (25,3%) davanti a Syriza (25%). Alba Dorata sarebbe il terzo partito con il 5,5%, il Pasok (partito socialista, completamente svuotato da Syriza) è al 5,3%, il Kke (partito comunista radicale) al 5,1%, To Patami al 4,6%. Soprattutto, desta attenzione il partito sorto dalla scissione di Syriza dei suoi esponenti più contrari all'accordo con la Troika: Unità Popolare sarebbe al 4,6%.
2 settembre 2015 - Nonostante l'annuncio dell'ex
ministro George Papandreou, che ha detto che non si ricandida, la vita per
Alexis Tsipras sembra complicarsi invece che facilitarsi, anche se Papandreou
gli avrebbe comunque portato via solo pochi voti. Secondo la maggior parte dei
sondaggi greci Syriza avrebbe ora un margine molto limitato di
vantaggio sugli avversari di Nuova Democrazia, si parla di una percentuale
compresa tra l'1% e il 4%. Il partito di centrodestra è dato al di sotto del
27% che ha raccolto alle elezioni di gennaio e ha un leader provvisorio,
Vangelis Meimarakis, è dunque in caduta, ma Syriza sta crollando nei sondaggi
molto più drasticamente a causa delle divisioni avvenute in seno al partito di
Tsipras. Rispetto al quasi 50% di gennaio il partito di sinistra avrebbe perso
oltre la metà dei voti e non potrebbe aspirare alla maggioranza assoluta che il
suo leader vorrebbe ottenere attraverso queste elezioni anticipate.
Va male anche l'alleato di governo di Tsipras, il partito dei Greci
indipendenti di Panos Kammenos, che secondo i sondaggi sarebbe sotto la
soglia di sbarramento del 3%.
Insomma, secondo i sondaggi greci (non molto affidabili a dire il vero), anche se Syriza dovrebbe restare il primo partito del Paese sembrerebbe inevitabile unagrande coalizione con il partito di centrodestra Nuova Democrazia.
Da: www.blogo.it
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