lo scoop

Il Papa avrebbe un tumore al cervello, ma non è in pericolo di vita

Il portavoce vaticano smentisce, ma da tempo a Roma correva la voce di alcuni malesseri di Bergoglio che giustificherebbero la diagnosi

di  Totalità

Il Papa avrebbe un tumore al cervello, ma non è in pericolo di vita

La notizia è di quelle destinate a fare il giro del mondo: il Papa avrebbe un tumore (dichiarato benigno) al cervello. Lo racconta oggi, con uno scoop assai discusso in queste ore, il QN che in prima pagina sbatte la notizia shock accompagnata dall’editoriale del suo direttore Andrea Cangini che spiega il perché della decisione di pubblicarla e i doverosi controlli, riscontri ecc che rendono la notizia credibile e non semplice sensazionalismo.

Le cose sarebbero andate così secondo la ricostruzione dei cronisti del QN.

Qualche mese fa nei pressi della Casa di cura San Rossore è stato visto atterrare un elicottero con le insegne papali. Quindi si è visto uscire dalla clinica il famoso luminare Takanori Fukushima con parte della sua equipe che sarebbero stato caricati sul velivolo diretti a Roma. Fukushima è uno dei massimi esperti mondiali in casi di tumore al cervello.

La diagnosi trapelata sarebbe rassicurante, la macchiolina rilevata con la risonanza magnetica sarebbe di natura benigna e addirittura non necessiterebbe neppure di intervento chirurgico, ma potrebbe essere curata farmacologicamente.

Tutto bene quel che finisce bene? Ovviamente no, perché il portavoce del Vaticano, padre Lombardi, questa mattina ha inviato una secca smentita destinata a rafforzare quella già diffusa nella notte quando si era vista la prima pagina dl QN: «La diffusione di notizie totalmente infondate sulla salute del Santo Padre da parte di un organo di stampa italiano è gravemente irresponsabile e non è degna di attenzione (...) Inoltre, come tutti vedono, il Papa svolge sempre senza interruzione la sua intensissima attività in modo assolutamente normale».

Forse questa ultima annotazione padre Lombardi poteva risparmiarsela. Infatti, se oltre il raccordo anulare essa potrebbe avere un qualche valore, a Roma no.

Da tempo infatti negli ambienti ben informati, ma rigorosamente lontani dai giornali correva la voce che il Papa mostrasse alcune defaillances come improvvisi cambi d’umore, perdite di lucidità e simili piccoli fenomeni che avevano fatto temere per la sua salute.

Ovviamente trattandosi di voci non identificabili la voce era rimasta tale.

Ora essa sembra acquistare la credibilità che non aveva in precedenza.

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