Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
' esistita, secondo me, un’età aurea e corrusca, in Europa ma soprattutto in Italia che va dal XV secolo alla fine del XVI. Alcuni l’anno chiamata “Autunno del Medioevo”, altri “Rinascimento”, ma comunque la si denomini essa ha visto il fiorire dello splendore assoluto dell’Arte e della Bellezza anche se spesso, molto spesso, intrisa di sangue e violenze. In quel paio di secoli si è raggiunto però l’apice della nostra Cultura e ciò è avvenuto soprattutto grazie all’intervento sapiente, oltre che economico, della Chiesa. Una Chiesa molto diversa da quella di oggi, un Soglio di Pietro che certamente aveva ombre quante luci, ma le luci v’erano e rifulgevano d’oro e profumavano d’incenso. Era una Chiesa ricchissima, dominata da un Sovrano Pontefice con milizie armate e spesso con il letto caldo di concubine e amanti. I Cardinali erano “nipoti” se non figli carnali, ed erano – quasi tutti – di nobili e potenti casate. Dunque erano ricchi. Sì ricchi, non straccioni girovaghi come gli Apostoli.
Ma è grazie a quell’immensa fortuna se noi oggi godiamo dell’enorme patrimonio d’Arte, architettura e altro lasciatoci da quei Cardinali tanto vituperati anche, persino, dai vari sedevacantisti e “tradizionalisti” cattolici. Insomma ecco che mai passa di moda l’eterno refrain della “leggenda nera” e dunque tutti a puntare il dito sulle nefandezze dei Borgia, degli Orsini, dei Savelli e dei Farnese. Ma pensate a cosa hanno fatto per la società del tempo, impreziosendola di cose belle e non soltanto di queste, ma operando spesso anche per il popolo minuto e più povero. Eppure avevano palazzi sfarzosi, affrescati dai migliori artisti, illuminati da candele di cera purissima, con grandi tendaggi di velluto e broccato, Avevano servitù in larga copia e commissionavano servizi da tavola in oro e argento per i loro sontuosi pranzi.
Insomma il clero della curia romana di allora certamente non era lo specchio di quei dodici vagabondi che seguivano Cristo, eppure lo Spirito soffiava anche su di loro.
Oggi, passato quel periodo, dopo tante riforme, controriforme e aperture postconciliari, dopo democratiche innovazioni e pauperistiche quanto ipocrite profferte, siamo allo scandalo delle ricchezze degli attuali porporati. Perciò si potrebbe dire che in cinquecento anni poco o nulla sia cambiato.
E invece no, no adesso siamo in mani molto, molto peggiori di quelle dei Borgia o dei Della Rovere o dei Medici, perché la caratura di molti dei cardinali attuali è infinitamente inferiore a quella dei loro predecessori.
Non è la metratura del superattico del Cardinal Bertone e di altri suoi colleghi a suscitare il mio sdegno, non la loro servitù ovviamente necessaria, non il loro uso disinvolto di fondi e finanze, no; ciò che mi irrita – non diversamente da quanto avviene da parte dei nostri politici – è la completa assenza di Buon Gusto, la totale incapacità – voluta o meno non saprei – di “creare”, di lasciare anche agli altri qualcosa che ne edifichi lo spirito attraverso la Bellezza.
Preferisco quindi quelli antichi, con le loro cortigiane e i loro scherani a questi insipienti egoisti e corrotti nel senso più basso del termine.
Sì, molto meglio il Santo Collegio d’un tempo almeno i Cardinali Nipoti facevano erigere fontane e obelischi invece di stornare cifre a sei zeri sul loro conto privato… ah già… lo so lo so, erano i tempi sciagurati dei Borgia, quelli!
Inserito da archmazzola il 06/11/2015 12:21:38
assolutamente ineccepibile!!
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