Rapporto Eurostat

I bamboccioni italiani al primo posto in Europa

I soliti, insulsi, umilianti primati italioti

di  Totalità

L’Italia conferma il suo primato europeo tra gli under 34 che vivono ancora tra le mura domestiche. Rispetto alla media europea ben il 20% in più dei giovani italiani risiede ancora con mamma e papà, un incremento favorito dalla crisi economica che ha diminuito ulteriormente le chance di costruirsi una vita autonoma.
L’istituto di statistica europea ha evidenziato ancora una volta uno dei primati dell’Italia all’interno dell’UE, ovvero la percentuale di giovani definiti “bamboccioni” perché non hanno voluto, e non sono stati in grado per mancanza di opportunità professionali, di uscire di casa. Tra i 18 e i 34 anni, la coorte di età dei giovani secondo le statistiche, circa i due terzi dei giovani italiani, il 65,8%, vive tra le mura domestiche. Per scelta, o per necessità, viste le difficoltà di poter vivere in autonomia, a causa di bassi salari, affitti particolarmente alti nelle grandi città, e contratti precari che non assicurano un reddito stabile. Il dato dell’Italia stride in particolar modo con il resto dell’Unione Europea: tra gli under 34 dell’UE meno della metà è definibile come “bamboccione”. Un valore medio superiore del 20% si registra anche nella coorte tra i 25 e i 34 anni, dove si registra un tasso di occupazione significativamente più alto rispetto ai 18-24. In Italia la metà circa di chi è compreso in questa fascia d’età vive insieme a mamma e papà. Eurostat rileva un dato del 49%, di 20 punti percentuali più alto rispetto alla media europea del 29%. In Danimarca questa percentuale crolla al 3%, mentre nella vicina Francia è solo all’11,2%.