Editoriale

Un'antica leggenda per capire come l'occidente materialista sia sotto scacco di folli credenti islamici

Questa notte è accaduto a Parigi, ma Roma del Giubileo non è al sicuro se non non sarà uno scatto d'orgoglio della nostra civiltà

di Dalmazio Frau

na leggenda medievale apocrifa narra di come gli umani che edificarono le cattedrali gotiche strinsero un accordo con alcuni demoni affinchè essi, in cambio della loro liberazione dai roghi infernali, si posassero sulle chiese a difendere e proteggere gli abitanti della città così le gargolle diventavano pietra durante il giorno e acquisivano vita ad ogni tramonto fino all’alba.

Venerdì sera quei demoni protettori non si sono levati in volo su Parigi, non hanno lasciato le balaustrate di Notredame e la città è precipitata nel caos dell’odio e della violenza omicida.

Racconto questa leggenda perché noi occidentali abbiamo dimenticato le nostre radici, le nostre tradizioni e abbiamo abbracciato il credo materialista che ha aperto le porte alle peggiori follie. È l’Occidente laico che ha creato e armato i fondamentalisti che adesso uccidono nelle città europee, le “cellule dormienti” sono tra noi da molto tempo prima della nascita di questa mostruosità che è l’Isis e che non ha nulla a che vedere con l’Islam ortodosso. Un branco di assassini iconoclasti che in nome di un Dio che non conoscono si è assunto il diritto di essere giudice, giuria ed esecutore della nostra civiltà, ma anche della loro. L’Isis non è l’Islam nobile e colto dei mistici Sufi, non è quello guerriero e cavalleresco degli Ismailiti, l’Isis molto più semplicemente non è l’Islam.

Ora hanno colpito una delle città più antiche e sacre del Vecchio Mondo, Parigi, domani – ne sono più che certo – sventreranno Roma e chissà poi dove e sarà soltanto colpa nostra per non aver fatto nulla… Nulla, troppo impegnati come siamo a occuparci di cose di nessun conto.