Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Parigi non trova pace. Eppure l'attesa per l'apertura dei lavori della conferenza sul clima Cop21 era tanta: la capitale francese di nuovo palcoscenico internazionale ospiterà domani ben 150 capi di Stato e di governo da tutto il mondo per l'inaugurazione del summit. Un tentativo di tornare a quella normalità di città-vetrina, capace di rialzarsi dopo gli attacchi terroristici del 13 novembre. Ma gli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti che hanno sfidato il divieto di sfilare in strada, imposto dopo gli attentati, hanno riacceso un clima non certo disteso per le strade di Parigi.
In una capitale blindata e in stato d'emergenza, le dimostrazioni per rivendicare un'azione più incisiva nel contrasto al riscaldamento globale erano iniziate in maniera pacifica. In occasione dell'inizio dei lavori della Cop21 i cittadini hanno cercato di aggirare il divieto ai cortei ricoprendo place de la Republique di scarpe. L'associazione che ha promosso la protesta silenziosa, Avaaz, sui social network ha invitato tutti a "prendere un paio di scarpe, scriverci su il proprio nome, disegnarci e inserire un messaggio di speranza per il futuro".
"Non potremo manifestare in carne e ossa, ma questa azione altamente simbolica sarà in grado di trasmettere il messaggio che siamo uniti per difendere tutto ciò che amiamo. E' il nostro modo di dire che la paura e il terrore non potranno mai ridurre a silenzio il nostro sogno collettivo per un futuro pulito al cento per cento, unito al centro per cento". Un colpo d'occhio, senza dubbio, quel tappeto di migliaia di scarpe.Nemmeno la catena umana composta da migliaia di persone, lunga tre chilometri da Place de la Republique a Place de la Nacion, interrotta solo davanti al Bataclan, in segno di rispetto per le vittime della strage, è passata inosservata. La gente è scesa per strada mostrando tanti cartelli per sollecitare un accordo tra i Paesi per il riscaldamento climatico: le misure che verranno discusse e prese nelle prossime due settimane sono di delicata importanza.
Ma poi la situazione è precipitata e il clima si è riscaldato. Un gruppo di anarchici e antagonisti ha deciso di sfidare il cordone di polizia imposto dalle misure per la sicurezza decise dal governo. Alcune centinaia di persone - molte a volto coperto - del collettivo che si autodefinisce "Anticop21" hanno tentato di forzare il blocco a place de la République, al grido di: "Stato d'emergenza, stato di polizia, non ci toglierete il diritto di manifestare".
Le scarpe sono state sostituite dai sassi e bottiglie di vetro lanciate verso gli agenti, che hanno risposto con gas lacrimogeni e spray urticante. Non solo: tra gli oggetti scagliati contro le forze dell'ordine anche alcuni omaggi del memoriale per le vittime degli attentati di due settimane fa, lasciati a ornamento del Monumento alla Repubblica in segno di lutto. Un brutto gesto che altri manifestanti hanno tentato di impedire formando una catena umana intorno al piedistallo.
Alla fine dei tafferugli il conto dei fermati è di 208 persone. Il presidente Hollande ha commentato duramente gli scontri: "Scandalosi. La protesta è avvenuta proprio dove c'erano candele, fiori e altri ricordi" in memoria delle vittime degli attentati. La manifestazione non era autorizzata e sapevamo che c'erano elementi di disturbo che nulla hanno a che fare con gli ambientalisti. Anche per questo avevamo fatto un'operazione preventiva".
"Le violenze contro le forze dell'ordine in place de la République sono indegne. Rispettare questo luogo è rispettare la memoria delle vittime", gli ha fatto eco il primo ministro Manuel Valls.
Degli scontri tra antagonisti e polizia Parigi non ne avvertiva il bisogno. Dopo gli attacchi terroristici la città prova a rialzarsi facendo i conti con lo stato di emergenza e con la stretta alle libertà dei cittadini. Ma l'aria pesante che si respira emerge tanto dalle scene di panico scatenate da saltuari allarmi bomba (in verità meno frequenti negli ultimi giorni rispetto a una settimana fa) quanto dalla crescita "dilagante" nei sondaggi del Front National, il partito di estrema destra guidato da Marine Le Pen, in vista delle prossime elezioni regionali. E' in questo clima che Parigi si prepara ad accogliere la conferenza sul clima.
Da: Huffingtonpost.it
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