Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Non sempre si sceglie il cavallo migliore per arrivare al traguardo senza fare fatica. Anche se in questo caso non di cavallo, ma di "cavallino” si tratta, quello della Ferrari che ha celebrato la quotazione nella borsa milanese con un tripudio di rosso Ferrari ma anche di rosso conti, visto che il titolo non è andato affatto bene, al punto, come spiega l’agenzia Ansa, da dovere essere « sospesa per alcuni minuti dalle contrattazioni a causa delle pressioni ribassiste sul titolo. Le azioni della Rossa quotano 41,91 euro rispetto ai circa 44 euro per azione della chiusura del 31 dicembre a New York. La capitalizzazione di mercato è di circa 7,92 miliardi di euro.»
Renzi –sempre pronto a farsi carico del successo altrui per sbandierarlo come proprio, mentre come ben sappiamo si tiene a riguardosa distanza da ogni problema al quale potrebbe essere associata la sua immagine (disastro naturale, bancario, umanitario ecc)– questa volta parrebbe aver puntato, come si diceva, sul cavallino sbagliato.
La colpa forse non è della Ferrari o della fiducia dei mercati sul marchio di Maranello, sicuramente le borse in questi giorni risentono dei dati dell’industria cinese, tutt’altro che brillanti e dalla crisi tra Teheran e Riad, ovvero dalla crisi petrolifera che ne deriva; però un dato è certo la partenza del titolo Ferrari non è stata brillante e Renzi che si era precipitato a pavoneggiarsi accanto a Marchionne e Agnelli vari è rimasto con un pugno di mosche, a meno che non si debba pensare che forse il “gufo” è lui.
Ecco lo stato della borsa all’apertura:
Ftse Mib in calo del 2% mentre Ferrari scivola al debutto a 42,75 euro e Fca quota 8,53 euro dopo lo scorporo. Male anche Exor (-3,1%) e Cnh (-3,5%), vendite su Mediolanum (-4,5%) e Stm (-3,4%). Tra i big soffrono Telecom (-3%), Enel (-1,85%) ed Eni (-1,7%), venduti anche i bancari con Mps (-2,7%), Ubi e Mediobanca (-2,5%).
Nel corso della mattinata la Ferrari ha recuperati quasi un punto percentuale ma rimanendo sempre sotto la quotazione newyorkese.
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