Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Un tempo si diceva “Anno nuovo vita nuova”, roba vecchia, talmente vecchia che ormai nessuno più si aspetta un cambiamento al punto che se la prima pensione dell’anno ai poveri pensionati viene pagata con qualche giorno di ritardo a causa del cumulo dei giorni festivi, nessuno se ne accorge e tantomeno lo denuncia, tranne il Giornale che subissato di telefonate indignate e preoccupate, dei poveretti che si erano recati fiduciosi in banca o all’ufficio postale per riscuotere il loro misero vitalizio si sono sentiti dire ripassi domani.
Peccato che il domani sia già il quinto giorno del mese.
E cosa volete che sia un giorno! Se non si riscuote oggi si riscuoterà domani! Peccato che qui si stia parlando di pensionati che non arrivano alla fine del mese figuriamoci arrivare ad un mese e una settimana!
Peccato che qui si sta parlando di persone, cittadini anziani che non sono stati avvertiti del ritardo e hanno nella migliore delle ipotesi fatto un viaggio inutile alla volta della banca o della posta (già ma tanto non hanno niente d fare!), mentre nella peggiore hanno dovuto rinunciare a fare la spesa lunedì rimandandola al giorno successivo.
Peccato che quei pensionati magari con una minima da fame non sono tutti reduci da feste di bagordi culinari, magari hanno passato il capodanno in solitudine con una tazza di latte e due fette biscottate, non hanno il frigo pieno di avanzi!
Ma chi se ne frega, quel genio di Boeri, che pretende di fare la politica sociale italiana anche con qualche ragione, quando però si tratta di non scaraventare addosso ad altri la responsabilità del malessere dei pensionati, ma di provvedere di persona con una semplice operazione di anticipo di poche ore del versamento delle pensioni (al 31 considerato mezza giornata lavorativa) si guarda bene dal prendere l’iniziativa.
Tutti distratti, incapaci, superficiali? O forse quei cinque giorni in più dei soldi nelle casse dello stato producono un guadagno a spese dei legittimi percettori?
E poi qualcuno spieghi agli utenti di banche e poste perché nell’era dei computer della moneta di fatto virtuale dove si spostano capitali con un click, quattro giorni di festa (dei quali uno è comunque un sabato che dovrebbe essere almeno semi-lavorativo) bloccano ogni operazione finanziaria?
Perché se devo smobilitare dei soldi impegnati in un qualche fondo, che a parole viene presentato come free nel senso che si può attingervi in qualunque momento, dichiarano di aver bisogno di 15 giorni lavorativi (ma che devono fare? stampare a mano il denaro per darmelo?) i quali diventano venti perché sabato e domenica non si lavora e se poi c’è qualche festa in mezzo…
Comunque non dimentichiamoci che se l’Italia è a corto di soldi è di quei maledetti statali che campano a sbafo della comunità con i loro ricchi stipendi (bloccati da 5 anni) e i loro orari privilegiati nonché dei troppi pensionati che drenano risorse. E ricordatevi che le pensioni d’oro sono così poche che non mette conto intervenire per ridurle, piuttosto vale la pena penalizzare chi prende il vitalizio medio e medio basso, quelli sono tanti, e si risparmia davvero, se poi crepano di fame chi se ne frega, sono vecchi e non scenderanno mai in piazza per bastonare chi lo meriterebbe, figuriamoci per fare la rivoluzione! E anche se si unissero non avrebbero potere contrattuale non ptendo bloccare servizi, strade, scuole ecc.
Inserito da Max il 05/01/2016 19:13:07
Ladrocinio di stato.
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EI FU. L'anniversario di un personaggio sicuramente controverso, ma le vestali del politically correct ....
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