Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
La Corea del Nord ha eseguito un test nucleare facendo esplodere una bomba all’idrogeno. È la notizia che si è diffusa questa mattina in tutto il mondo, dopo che Pyongyang ha reso noto di aver condotto con successo un test con una Bomba H. L’esplosione sarebbe avvenuta alle 10 ora locale, le 3 in Italia. Il test avrebbe provocato un terremoto di 5.1 gradi della scala Richter, registrato dai sismografi di tutto il mondo e ritenuto compatibile con un’esplosione nucleare.
La televisione nordcoreana ha poi trasmesso un comunicato: il test sarebbe stato effettuato su una bomba all’idrogeno «miniaturizzata»: che potrebbe essere utilizzata «per difendersi contro gli Stati Uniti e gli altri nemici».
Secondo quanto diffuso dalla televisione di Stato, ad autorizzare il test sarebbe stato il leader Kim Jong-un, con un documento che porta la firma del 15 dicembre scorso. Kim avrebbe poi commentato il test con un messaggio: «Cominciamo il 2016 con il suono emozionante della nostra prima bomba a idrogeno, in modo che il mondo intero guardi alla nostra repubblica socialista e dotata di armi nucleari e al partito dei lavoratori della Corea». Non si tratta della prima volta che la Corea del Nord esegue test nucleari, i precedenti risalgono al 2006, al 2009 e al 2013, atti che l’Onu aveva condannato imponendo sanzioni ai danni di Pyongyang.
Pronta la reazione della comunità internazionale: le prime dichiarazioni arrivano dalla Cina che, per voce del ministro degli Esteri, si “oppone con fermezza” al test condotto oggi da Pyongyang. Anche la Francia condanna il test con la bomba H: l’ufficio del presidente della Repubblica Francois Hollande ha definito l’azione nordcoreana come «un’inaccettabile violazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite». Anche il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, ha commentato l’accaduto sostenendo che, se confermato, il test nucleare effettuato oggi dalla Corea del Nord “rappresenta una grave violazione del diritto internazionale e delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e una seria minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali e regionali” e oggi stesso sosterrà una conversazione telefonica “con il suo omologo giapponese Fumio Kishida per discutere delle necessarie reazioni della comunità internazionale a questa provocazione, di cui viene investito oggi stesso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”.
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