Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Forse non sarà vero che «con la cultura non si mangia» ma sicuramente l’aspetto economico-finanziario assume, anche per teatri e musei, un’importanza non trascurabile. Nascono da questa considerazione le straordinarie comunicazioni della conferenza stampa tenutasi ieri a Palazzo Vecchio con il sindaco Dario Nardella e il sovrintendente della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Francesco Bianchi all’indomani della riunione del Consiglio di indirizzo. Con largo anticipo rispetto alle previsioni del piano di risanamento triennale del 2014 il bilancio 2015 della Fondazione chiuderà in pareggio. Un obbiettivo insperato dai più, memori della perdita di oltre 10 milioni del 2014.
Dopo gli svariati «lasciateci lavorare» rivolti ai cronisti oggi Francesco Bianchi rivendica questo risultato straordinario: «Nessuno ci ha regalato nulla, è il frutto di un duro lavoro attraverso il quale abbiamo convinto le banche della bontà del nostro progetto sul Maggio». Il sovraintendente conferma infatti che il pareggio è stato raggiunto anche grazie a partite straordinarie: «Sono stati contabilizzati in bilancio, secondo norma di legge, anche i 14,5 milioni dell’accordo stralcio (pari all’ 80% ndr) raggiunto con gli istituti bancari». Si tratta di un’operazione che non ha precedenti nella storia delle ristrutturazioni di debiti in Italia: in mancanza di tale apporto la previsione del deficitsarebbe stata di 9 milioni. Positivo anche l’andamento dei ricavi da biglietteria: circa 4 milioni e mezzononostante lo sciopero del Fidelio e l’indisposizione del Maestro Gatti che si vide costretto a cancellare il concerto previsto per lo scorso 11 dicembre, costati complessivamente 165mila euro.
Certo, resta quel debito pregresso di 59 milioni (compresi i 32 del fondo rotativo concesso dal Ministero dei Beni Culturali) ma il problema comincia a essere meno drammatico, soprattutto considerando le novità annunciate per il 2016. Il sindaco e presidente della fondazione Nardella ha annunciato l’aumento del contributo del Comune da 4 milioni a 4 milioni e mezzo di euro: «Si tratta di un impegno costante: la cultura va alimentata». Anche la Regione dovrebbe aumentare il suo contributo di circa 500mila euro ma l’appello più forte Nardella lo lancia ai privati: «Adesso non ci sono più scuse per non investire; i buchi del bilancio che scoraggiavano i più sono stati colmati». Per trovare altre risorse Bianchi ha annunciato un’innovativa operazione di crowdfunding che partirà il 2 maggio attraverso una piattaforma americana, Kickstarter, che conta 21 milioni di accessi al giorno. Dal bilancio preventivo per il 2016 che verrà approvato dal Consiglio di indirizzo della fondazione il prossimo 10 febbraio dovrebbero infatti risultare fondi privati per 4,5 milioni contro i 2,5 del 2015. L’obbiettivo più importante è comunque quello di portare più persone a teatro, soprattutto più giovani: la previsione è quella di ottenere ricavi da biglietteria per 5,5 milioni. Spiega Bianchi: «Abbiamo i prezzi più bassi di tutte le fondazioni e prevediamo che per il 2018 l’incasso da biglietti costituirà, com’è fisiologico, un terzo del bilancio del Maggio (che ammonta a circa 33 milioni ndr): a quel punto la fondazione sarà in completa sicurezza economica».
Fondazione Maggio Musicale Fiorentino e Comune hanno firmato finalmente anche la convenzione per la gestione del teatro: la manutenzione straordinaria va a Palazzo Vecchio, quella ordinaria alla Fondazione. La fondazione avrà anche la gestione commerciale (extra operistica) da cui si contano di ottenere almeno 800 mila euro l’anno; mentre al Comune saranno riservate 20 giornate di eventi. Per la gestione ordinaria del teatro servono 3 milioni di euro che saranno a carico della Fondazione, con un risparmio sull’Iva, grazie al regime agevolato del 10%, di circa 300mila euro.
Per quanto riguarda i contenuti artistici Nardella e Bianchi hanno ribadito la soddisfazione di aver tenuto Zubin Mehta come direttore emerito a vita e di aver ingaggiato Fabio Luisi come direttore musicale, talento di ritorno in Italia dopo aver diretto a Zurigo e a New York. Un primo appuntamento da non perdere? Gli 80 anni di Mehta, che verranno festeggiati il 23 aprile in Palazzo Vecchio e il 24 aprile con il concerto inaugurale. Le date per il Festival del Maggio 2016 saranno comunicate solo i primi di febbraio.
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