Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Abbiamo lasciato che voci si susseguissero a voci, immagini
ad immagini, confondendosi entrambi, entrambi accavallandosi. Ancora una volta
tutto può essere messo a confronto con il passato recente, più, meno. Nel
confronto abbiamo visto immagini da repertorio, voci da repertorio riciclate
entrambi in ogni senso, sia tecnico visivo che di contenuto verbale. Così ci
siamo trovati di fronte alle prime voci, le prime immagini, quelle necessarie
ad una immediata divulgazione nell'attimo successivo all'accaduto, quando
ancora non era stato possibile procurarsi una reale diretta, per caos del
momento e tempo insufficiente alla composizione di voci e immagini, quindi,
video trascorsi, rintracciabili sul web, come l'immagine in aeroporto trasmessa
da SkyTg24 il 23 marzo 2016 e quella dell'attentato all'aeroporto di Mosca nel
2011, chiaramente la stessa: numero dei passeggeri, posture, bagagli, e
così via. Così ci siamo trovati ad ascoltare identiche spiegazioni dei fatti:
autori degli attentati conosciuti da servizi, da polizie, segnalati e segnalati
dal Medio Oriente all'Europa, anche con puntate a Guantanamo, e galere
che si erano chiuse e si sono aperte. Così Parigi uno e due, idem Madrid,
idem Londra, idem la scorsa volta di Bruxelles eccetera eccetera. Le due recenti
volte di Istanbul ed Ankara le tralasciamo ritenendole capitolo a sé
stante.
E' accettabile tutto questo, bisogna credere a quel che trasmettono voci ed
immagini inquinate che inquinano pensieri, sensazioni, sentimenti? No,
non perché i fatti non siano accaduti e non accadano, accadono e sono accaduti
ma non secondo i perché né secondo i come vengono divulgati.
Se il terrorismo, inizialmente Al-Qaeda e accoliti, ora Daesh, non Isis, e
accoliti, presente prima in area orientale e medio orientale ora anche in
Europa, se questo terrorismo, sulle cui matrici e formazioni abbiamo detto e
scritto alla nausea, resta tale e prolifera, non è solo per la volontà di
mercanti di armi, di multinazionali del petrolio e gas, a breve anche
dell'acqua, (Sahara e giacimenti acquiferi), di multinazionali estrattive di
minerali preziosi (litio, niobio, oro etc. confine afghano-pakistano), né solo
per la volontà di alcuni Stati, né perché non vengono smascherate ad alta
voce, tanto meno divulgate sì da formare una pubblica opinione su basi
veritiere, tutte le menzogne di cui si avvale, da cui è protetto e da cui
è armato, no, è molto di più, fa perno in egual misura sulla capacità
manipolatrice degli addetti ai lavori, e sull'abbassamento, quando non assenza,
dei valori morali nella storia contemporanea europea. Questo il perno.
Se questi giovani terroristi europei, perché sono europei, si votano alla morte
con la potenza di vita dei loro giovani anni, è perché nulla hanno trovato in
questo nostro mondo civile che abbia alimentato la loro anima, il loro essere
superiore, l'uomo pensante, al contrario, quasi tutto è stato loro negato
perché da noi distrutto e in via di distruzione. E allora cercano un cielo, un
cielo qualunque, anche se ha solo parvenza di cielo. E cercano ideali per cui
vivere e finiscono col morire per essi. E un ideale non è mai sbagliato anche
quando lo è.
E' su questo che puntano assassini venduti e bugiardi, manovrati e manovranti,
che non hanno patria come non hanno fede, macchine addestrate ad addestrare
uomini e ridurli a strumenti di guerra. E' su questo che puntano per comprare
le loro anime e farne bombe. Ai terroristi che si immolano viene dato in forma
terrifica e capovolta quel che noi abbiamo loro negato o strappato e
continuiamo. La ricerca di valori si fa assoluta disperazione, sottile, spesso
inconsapevole, e allora si agisce per estremi, e gli estremi sono estremi
sempre, che siano estremi armati di armi convenzionali o di sostanze
stupefacenti o di devianze sessuali d'ogni tipo e misura, non fa differenza ai
fini dell'anima, hanno tutti lo stesso disperato bisogno, tutti la stessa
origine: è stato loro negato l'alimento dell'anima per cui la ricerca non può
essere equilibrata perché non sa dove attingere l'equilibrio, non gli è stato
dato il percorso, al contrario, è stato interrotto quel percorso naturale, che
potremmo chiamare istintivo, quindi non sanno. E questo avviene da subito,
avviene dall'infanzia e nell'infanzia.
Certe naturali forze dell'uomo, una volta recise nell'infanzia non si formano
più, non c'è psicanalisi o analisi di alcun tipo che tenga. E allora armi
d'ogni tipo e tutte innanzi tutto contro se stessi. Persino la tragedia delle
studentesse di Barcellona è ascrivibile in questo contesto, benché sia stato un
incidente a provocarla, ma in realtà non è così, altro ha mosso, la festa di
Valencia, Fallas, consumata nella notte dell'equinozio, da cui rientrava a
Barcellona il pullman con le ragazze, nella sua ancestrale ritualità, altro non
è stata e non è che un saba, nel suo mettere al rogo il ninot,
pupazzi di cartapesta allegorici di vita quotidiana, sparsi per le vie e dati
alle fiamme. Anche in un simile contesto tutto può accadere e tutto accade,
innanzi tutto dimenticare se stessi. La vita unisce con fili sottili vicende
lontane solo in apparenza.
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