Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Il Tango non è stato reso grande dai grandi ballerini, ma da grandi uomini e donne che anche lo ballavano... oppure no.
Il Tango non è stato reso grande da persone in cerca di un guadagno immediato, ma da persone che hanno amato il Tango a prescindere da qualsiasi beneficio.
Il Tango non è stato reso grande dagli spazi dove si può ballare ma da spazi dove si può anche ballare.
Il Tango non è stato reso grande dagli stili, ma quello che si nasconde dietro uno stile.
Il Tango è stato reso grande da persone che hanno creato degli stili e non da stili che creano personaggi.
Il Tango è stato reso grande dalla sua musica, ma oggi bisogna avere il coraggio di dire che il genere è cambiato.
Il Tango non ha grandi scuole, ma quartieri e i quartieri sono persone e queste persone condividono momenti che diventano storie.
Il Tango è stato reso grande dalle storie, ma oggi nessuno condivide momenti se non... “tandas”.
Il Tango è stato reso grande da quei ragazzi che fanno distinzione fra l’"insegnare danza" e il trasmettere una cultura insegnando a ballare.
Il Tango non è stato reso grande da ballerini con un numero sulla schiena, ma da uomini e donne che non saprebbero mai quale punteggio dare all'onestà di un ballo sincero.
Il Tango non è stato reso grande dal raggiungere il teatro, ma da tutto quello che gli ha consentito di arrivare al teatro.
Il Tango è stato reso grande dalla storia ed è la stessa storia che continuerà a farlo essere grande.
Il Tango è stato reso grande da persone che pure non hanno mai ballato, persone che non hanno messo piede in una milonga in vita loro, persone a cui semplicemente piace il Tango.
Il Tango è stato reso grande da cose che tendono a scomparire oggi, ma che ancora oggi ci impegnano a dire che balliamo tango.
Al presente, il Tango non garantisce la propria esistenza sulla base di ciò che lo ha reso grande. Lasciarlo così com'è, non sembra interessi. Oggi si tende a svuotare la sua essenza, perché è più facile: così è semplicemente un lavoro.
E niente di tutto questo è una critica di ciò che sta in superficie, ma uno sguardo triste a quello che manca in sostanza... a tutto ciò che lo ha reso grande.
E se volete imparare a ballare il Tango tenete presente che…
Un UOMO, una DONNA e la MUSICA sono i veri protagonisti del Tango.
Il Tango è un ballo sociale.
È un ballo di uomini e donne (non di ballerini e ballerine).
È un ballo personale.
È un ballo di improvvisazione.
E soprattutto… è un ballo che rappresenta una cultura che va rispettata e capita.
Bisogna abbandonare completamente i concetti di “livelli”, “passi” e “stili” per poter focalizzare, senza barriere, l’attenzione sulle basi grazie alle quali ognuno potrà costruire il PROPRIO livello, il PROPRIO passo, il PROPRIO stile… Si tratta di una visione basata sul corpo e su una sua corretta gestione, per adattarlo alle differenti necessità del ballo, senza perdere di vista la comprensione sociale e i codici di questa danza popolare.
Chi si avvicina al Tango per la prima volta, dovrebbe ricevere le basi e i mezzi per costruire il proprio ballo.
A Roma Lucas Gatti e Daniela Demofonti insegnano il Tango, questo Tango, il lunedì e il giovedì presso
Orange Futbolclub
Via degli Olimpionici, 71 (Roma Nord Villaggio olimpico)
Per informazioni lucas.dani.3ct@outlook.com
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