Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Marika Guerrini nasce a Pozzuoli. Scrittrice, indologa, storica dell'Afghanistan, studiosa di antropologia culturale e pedagogica e del pensiero filosofico di Rudolf Steiner. Ideatore del "Sakura Arte Roma" da tempo ha rivolto la sua attenzione alla geopolitica internazionale con particolare attenzione alla regione centro asiatica meridionale India inclusa. Ha vissuto in Afghanistan e Iran. Vive e lavora a Roma. Autrice di "Grigiarancio" Asefi Terziaria 2000 ( seconda ediz. ampliata, Amazon 2011, Smashwords Edition 2011, lulu book 2011); "Massoud l'Afghano il tulipano dell'Hindhu Kush" Venexia 2005; "Afghanistan Profilo Storico di una Cultura" Jouvence 2006; saggi e articoli in volumi collettivi tra cui "Tripartizione Umana ed Educazione" Graus 2007; "L'orientalista guerriero" Il Cerchio 2011. Il suo blog http://occiriente.blogspot.com
l 10 maggio 2016 il " Washington Post" citando le parole di Cecil Haney, comandante del Comando strategico degli Stati Uniti: " I funzionari del Pentagono dichiarano che la Russia e la Cina stanno sviluppando il potenziale per attaccare gli Stati Uniti, mentre Washington è impantanato nelle operazioni di antiterrorismo in Iraq e Afghanistan" e ancora: "Dobbiamo riconoscere che nonostante i nostri sforzi, i conflitti potranno iniziare o espandersi in futuro nello spazio". E va avanti riportando anche la preoccupazione del Segretario di Stato Frank Rose, circa gli " sviluppi di Russia e Cina sulle armi contro i satelliti".
Ma il Washington Post, come il Pentagono, come Cecil Haney, come chi presta loro fede, ha dimenticato che lo scorso novembre la Russia ha presentato all'Onu una proposta di risoluzione della faccenda, esortando gli Stati, tutti, alla rinuncia a collocare per primi le armi nello spazio. Ha dimenticato che, lo stesso novembre, nel corso dell'Assemblea Generale dell'Onu, gli Stati Uniti hanno votato contro la risoluzione proposta dalla Russia. Ha dimenticato che lo scorso aprile Sergej Lavrov, Ministro degli Esteri russo, ha dichiarato e promesso che Mosca non sarebbe stata la prima a schierare armi nello spazio. Ha dimenticato tutti i missili Nato, quindi Usa, puntati sui confini russi. Ha dimenticato le migliaia di soldati sempre Nato quindi Usa, inviati nell'est europeo a rafforzare le già presenti postazioni che si sono ancor più avvicinate ai confini russi. Ha dimenticato le navi Usa nel Mar Nero dove non dovrebbero essere per accordi internazionali. Si potrebbe continuare ma siamo stanchi di ripetizioni e ovvietà.
Il fatto è che gli Stati Uniti, in previsione di quest'ulteriore loro postazione nello spazio, preparano il terreno per poi poter dire: L'abbiamo fatto per rispondere a... e bla bla bla.
Ma è mai possibile che ci sia ancora qualche essere pensante che continui a prestar fede alle fandonie americane? Per non parlare di Washington che sarebbe impantanato nelle azioni di antiterrorismo in Iraq e Afghanistan, non è impantanato, vuole esserci, questo falso storico dell'antiterrorismo statunitense che continua a ripetersi, dopo che il terrorismo lo hanno creato infiltrato armato e continuano a farlo con sauditi, paesi del Golfo e Turchia e la Siria è lampante esempio.
La nostra testimonianza quotidiana è che l'Afghanistan è stato e continua ad essere distrutto dagli Usa, dalle loro armi e dalle loro menzogne, non dai taliban loro creatura anch'essi, ma che ora, quando non sono collegati ai sauditi, sono in gran parte partigiani, come si direbbe in occidente, che vogliono fuori lo straniero dal paese. Il caos è assoluto. Iraq idem, caos assoluto anche lì. Tutto è partito dagli Usa e loro complici, compresi in parte noi. E continua così come è partito benché sotto mentite spoglie.
Il pensiero senza storia che vige nei posti di comando Usa, ovunque invii i propri uomini spinge l'uno contro l'altro, porta terrore e morte, che sia fisica o economica o morale o altra.
Non resta che attendere la prossima mossa statunitense che non può dirsi più neppure strategica, perché di strategico non c'è nulla, solo pacchiana follia.
Qui non c'è altro da dire né vale la pena sprecare ancora parole a riguardo. Questa è stata una pagina insolita e ripetitiva al contempo. Una pagina di sintesi perché ci disturba profondamente continuare a trattare questi argomenti. Una pagina non desiderata. Una pagina sgradita.
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