Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Ancora una volta, scene di dolore e di devastazione. Il terremoto ha colpito ancora: nella notte è stato avvertito con molta chiarezza in molte regioni e località italiane, provocando interminabili minuti di spavento e preoccupazione. Ma è stato il centro Italia ad essere colpito al cuore, soprattutto con la scossa delle 3,36 con magnitudo 6 ed epicentro vicino ad Accumoli in provincia di Rieti, a soli 4 chilometri di profondità: un’altra di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4,33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e ipocentro a 8,7 chilometri di profondità. Una ulteriore violenta scossa, di magnitudo 4.9, è stata avvertita nel primo pomeriggio scatenando il panico. Vari Comuni di Lazio, Umbria Marche ed Abruzzo sono tra i più colpiti e continuano ad arrivare notizie di persone disperse o ancora sotto le macerie.
Il bilancio, ancora provvisorio, è tremendo: secondo la protezione civile si tratterebbe di 73 vittime, con qualche centinaio di feriti e un numero imprecisato di dispersi. Cifre, purtroppo, destinate probabilmente ad aumentare. Delle vittime, 10 risultano ad Arquata e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) e 28 in quelli di Amatrice ed Accumoli (Rieti); ma si tratta di dati e cifre in continua evoluzione.
Amatrice è stato un paese particolarmente colpito: il centro storico della cittadina sabina è quasi completamente crollato. Danneggiate chiese antiche come quella da San Francesco (XIV secolo); in rovina anche il museo civico. Ma sono soprattutto le vicende umane che maggiormente colpiscono: si parla di bambini ancora vivi sepolti sotto le macerie; uno, di 11 anni ha disperatamente chiesto aiuto sino a qualche ora fa ma poi è calato il silenzio; un altro, d 4 anni, è stato tratto vivo dalle rovine ma è poi spirato in ospedale. Crollato anche lo storico hotel Roma,con diverse persone rimaste intrappolate sotto le macerie.
Scene che ricordano una guerra e anche che la natura può rivelarsi un avversario temibile, soprattutto quando l’uomo non prende tutte le precauzioni necessarie o peggio si comporta con noncuranza e superficialità. Intanto si mobilitano le operazioni di soccorso ma purtroppo continuano anche le scosse.
Secondo il capo del Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio questo terremoto "è paragonabile, per intensità, a quello dell'Aquila". Nel frattempo è stato mobilitato l'Esercito per far fronte all'emergenza. Una componente del 6/o reggimento Genio di Roma, con mezzi speciali, è partita verso le zone colpite dal sisma, ma si mobilitano anche volontari e varie organizzazioni. Non mancano però anche le polemiche: "Ho chiamato i soccorsi alle 4, ma ancora non abbiamo visto nessuno, è scandaloso", ha denunciato intorno alle 6 del mattino a RaiNews24 il sindaco di Accumuli, Stefano Petrucci.[1] Sui social, intanto, in molti vogliono vedere quale sarà il trattamento riservato alla vittime del terremoto (con inevitabili paragoni con il trattamento riservato ai profughi) e se si ripeteranno i soliti episodi di malcostume legati alla ricostruzione. Tutte cose legittime, ma ora è il momento della emergenza e della solidarietà: la polemica può attendere è sicuramente – purtroppo – l’occasione non mancherà.
[1] http://www.ilgiornale.it/news/cronache/terremoto-polemica-sui-soccorsi-sono-arrivati-ritardo-1298868.html
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