Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Gentile onorevole
Maria Elena Boschi,
volevo ringraziarLa, come semplice
cittadino, per quello che ha fatto...
Impegno e responsabilità: penso
che abbia sopportato tutto e dato tutto
in buona fede nell’interesse dell’Italia.
Sappia che il Suo lavoro non è stato
inutile.
G.
Questo toccante messaggio è apparso oggi stampato in caratteri bianchi su fondo rosso natalizio a tutta paginasul quotidiano Libero diretto da Vittorio Feltri. Il alto a sinistra, in carattere piccolo corsivo, la scritta: “Informazione pubblicitaria”, segno che non si tratta di un’iniziativa del giornale, ma di qualche ignoto inserzionista, evidentemente estimatore (mah!) di madonnina Boschi.
La pagina di ringraziamento non appare in nessun altro quotidiano, solo su Libero che gli riserva la pagina 7, ovvero una pagina dispari che ha una visibilità maggiore rispetto alla pari la quale, stando a sinistra, costringe il lettore a torcere la testa, mentre la pagina dispari sta lì in piena e ineludibile evidenza anche a chi sfogli il giornale distrattamente. Può darsi che l’inserzionista abbia chiesto e pagato un sovraprezzo per la possibilità di scegliere dove collocare il suo vibrante messaggio alla ex ministro, o potrebbe essere stata una scelta della direzione che avrà oculatamente immaginato l’impatto della insolita paginata, e poiché la pubblicità è l’anima del commercio, e Feltri è un genio…
In realtà potrebbe anche esserci un'altra ipotesi, ma qui ci addentriamo in logiche complottiste un po’ ridicole. Poiché però siamo, come si suol dire, “fuori per le spese”, lasciateci divertire a immaginare ogni possibilità, che poi, se non conosciamo male Feltri, è esattamente quello che sperava pubblicando l’inserzione, autentica o abilmente spacciata per tale che sia.
Giusto ieri, in molti addetti ai lavori e livori giornalistici hanno notato che «La Verità» di Maurizio Belpietro pubblicava un pezzullino di Cesare Lanza nel quale Feltri entrava fra le personalità “battute” in un modo o nell’altro dal risultato del referendum. Nella fattispecie Lanza rimproverava al direttore di Libero il titolo dedicato alla consultazione referendaria, definita una enorme minchiata per la quale non valeva la pena di fare tanto rumore. Visto il risultato, Lanza si doleva della “cantonata” che Feltri avrebbe preso sottovalutando l’impatto del referendum, richiamando implicitamente di conseguenza le accuse di filo-renzismo criptico rivoltegli dal Belpietro al momento del subentro di Feltri alla direzione di Libero. Stanti così le cose si potrebbe giocare con l’ipotesi che qualcuno abbia voluto, con una inserzione farlocca, in onore del lavoro della Boschi, fatta solo su Libero, sottolineare con maggiore forza ed evidenza l’errata valutazione politica del quotidiano di via Negri.
Sempre giocando con le ipotesi, la caccia all’inserzionista sconosciuto potrebbe portarci allo staff della stessa Boschi, qualcuno – vedendola così affranta e ormai ignorata da tutti, come raccontava impietosamente ieri un articolo del Corriere della sera – potrebbe aver cercato di sollevarle un poco il morale acquistando la pagina proprio su un giornale di opposizione (costa meno del Corsera o di Repubblica, – va bene fare una carineria, ma senza esagerare– e incuriosisce di più).
D’altra parte il testo è piuttosto mediocre: tiene a freno l’enfasi, elemento apprezzabile, ma denuncia una certa ingenuità: “penso che abbia sopportato tutto”. Attribuisce alla Boschi strani meriti: la “sopportazione” in nome della buona fede e dell’amor patrio (!), forse delle polemiche nei confronti della sua squinternata riforma, forse di quelle dei poveretti rimasti al verde grazie alla banca dove il di lei padre aveva qualche responsabilità, o forse delle critiche al suo non sempre impeccabile abbigliamento. Infine dichiara indimenticabile l’azione di governo della bella Maria Elena, su questo non si può che convenire solo se ci si riferisce all’incredibile presenzialismo che ha caratterizzato i primi mesi, quando da ministro delle riforme andava addirittura a recuperare bambini in Congo(!).
Per il resto il nostro inserzionista, se invece fosse un vero e autentico estimatore, desideroso di tributare un omaggio alla ex ministro, dovrebbe rispondere al ritratto di un signore non più giovane, dalla lucidità lievemente compromessa dagli innegabili occhi languidi della Boschi, e dalle idee non proprio chiare in politica. Ma un faccino delizioso come quello della Boschi può ben meritare tale tributo.
Il lettore si chiederà chi può essere così sciocco da spendere tanti soldi per pagare una pagina di quotidiano per fare uno scherzo e sottolineare indirettamente una polemica fra giornalisti, sappia chi pensa così che ormai, in tempi di crisi l’acquisto di una pagina pubblicitaria su un quotidiano non ha più il prezzo proibitivo che aveva un tempo, anzi è facilmente accessibile da chiunque non abbia problemi ad arrivare alla fine del mese (non più tantissimi, effetti, ma insomma qualcuno c’è), d’altra parte la domanda è comunque oziosa perché se si chiama in campo la sciocchezza come si può immaginare che ci sia qualcuno tanto sciocco da pagare anche solo poche centinaia di euro per ringraziare la Boschi?
Inserito da brynko2121 il 10/12/2016 23:36:54
Cosa c'è da stupirsi per una pagina di ringraziamento , un padre sarà libero di ringraziare la propria figlia
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