A gennaio alla Pergola di Firenze

Don Giovanni sbarca a Pitti ; uno spettacolo ricco di charme

Una bella iniziativa del marchio milanese Fornasetti coniuga cultura e imprenditoria; all'insegna di Mozart

di  Totalità

Don Giovanni sbarca a Pitti ;  uno spettacolo ricco di charme

Don Giovanni a Pitti Immagine? Sicuramente il libertino di Da Ponte potrebbe essere un ottimo testimonial soprattutto per creazioni … seducenti. Ma in questo caso si tratta di qualcosa di più e di diverso; un ritorno, se si vuole, al mecenatismo, quando il mondo dell’imprenditoria non disdegnava di investire in cultura. E così Fornasetti, nota e prestigiosa azienda che opera nel design e nella decorazione di oggetti di arredamento per il lusso, ha deciso di produrre una edizione tutta particolare del grande capolavoro mozartiano. Pietro Fornasetti, uno dei talenti più originali e creativi del Novecento, ha dato vita a qualcosa come più di 13.000 decori e a una iconografia ricca di umorismo e ironia.

Cosa c’entra tutto questo con Mozart? Barnaba Fornasetti, erede e titolare dello storico marchio e dell’archivio, ha deciso di utilizzarlo per la scenografia dell’opera, che ha firmato di persona.I temi utilizzati dalla scenografia sono infatti tratti proprio da questo archivio, dalla carte da gioco alla stanza “metafisica” dove i personaggi vogliono perdersi ma finiscono per ritrovarsi mentre pannelli mobili, animati da danzatori, scandiscono con il loro ritmo fluido lo scorrere veloce degli eventi.

Fornasetti è una azienda milanese ed è quindi naturale che la prima dello spettacolo sia stata nel capoluogo lombardo, il primo e il tre dicembre scorso, al teatro dell’Arte. La produzione approderà a Firenze – unica sede scelta per il momento, oltre a Milano – in una sinergia che si è creata con il comune, con Pitti Immagine e con il teatro della Toscana. Lo spettacolo, che il Teatro della Toscana ospiterà presso la Pergola il 10, 12 e 13 gennaio nel calendario degli eventi di Pitti Immagine Uomo 91, è stato presentato oggi in una conferenza stampa, alla presenza tra gli altridel direttore generale del Teatro della Toscana Marco Giorgetti, del vicesindaco di Firenze Cristina Giachi, del capo segreteria cultura del comune Tommaso Sacchi, oltre che di Barnaba Fornasetti e del maestro Simone Toni, che dirigerà l’orchestra Silete Venti!

Molta enfasi è stata posta sulla lettura “filologica” del capolavoro mozartiano che caratterizza questa edizione: una lettura che però non solo non esclude, ma anzi vuole sottolineare l’assoluta “contemporaneità” del Don Giovanni, opera non a caso tra le più rappresentate del repertorio lirico. Ma la lettura proposta dallo spettacolo della Fornasetti vuole ritornare alle fonti stesse del capolavoro: si basa infatti sul manoscritto di Praga, rinunciando alla più consueta tradizione di rappresentare la seconda versione del “Don Giovanni”, scritta da Mozart per il pubblico di Vienna nel 1788. Le stratificazioni accumulate nei secoli sono così eliminate per lasciar riaffiorare tutta la straordinaria forza creativa originaria, anche se non bisogna dimenticare che nel caso dell’opera lirica anche la prassi esecutiva ha un suo significato e un suo valore. Si tratta comunque di una proposta molto interessante, anche per una serie di scelte e di strategie artistiche, prima fra tutti la stretta collaborazione tra regia, scene, costumi, luci e musica. Il carattere corale delle maestranze ne evidenzia il lavoro artigianale, come in una bottega in cui ciascuno opera in sintonia con gli altri per garantire la qualità dell’opera. Il luogo che le ha accolte durante l’ideazione e la realizzazione è Casa Fornasetti, ossia la residenza storica di Piero e Barnaba Fornasetti in cui negli anni ’50 risiedeva anche l’Atelier. Un posto da sempre culla della cultura e delle grandi energie che ancora innervano la città di Milano, capitale creativa del design e della moda. L’orchestra è composta da trenta elementi che suonano strumenti d’epoca e rispecchia l’originale formazione mozartiana; disposizione longitudinale con gli archi contrapposti ai fiati per dare un risultato emotivo e sonoro di forte impatto, così come era in origine nel Settecento.

Sicuramente la proposta è molto interessante e solo la visione e l’ascolto permetteranno un giudizio adeguato. Maggiori dettagli e cenni sulla storia dell’opera verranno dati, come di consueto, qualche giorno prima dello spettacolo.

 




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