Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Teatro della Pergola - immagine @ Walter Sardonini
Una presentazione decisamente inusuale e simpatica, dietro le quinte, nel cuore stesso del teatro. A Firenze la Pergola, l’elegante e raffinato edificio teatrale settecentesco intatto in tutto il suo fascino, ha ospitato sul suo palcoscenico una conferenza stampa – aperta anche alle scuole - che è stata sia un bilancio del triennio che si è appena concluso, sia la presentazione della stagione 2017 – 18 del Teatro della Toscana. Un evento davvero irrituale, che non ha rinunciato a un deciso tocco di spettacolo: due gruppi di giovani attori che hanno inscenato prima una sorta di sorta di azione mimica con al centro il tempo: un passato e futuro che vengono a fondersi e a coincidere in un eterno presente . Poi un coro con un canto dalle movenze “tribali”, quasi a voler ribadire quello che è il punto fermo del Teatro della Toscana: la sperimentazione di vari linguaggi e filoni, che fanno del teatro non un “museo” ma un organismo vivo e al passo con i tempi, che però non appunto non dimentica il passato e la tradizione ma li rende al contrario sempre “attuali”. Operazioni che magari non sempre convincono e soddisfano il pubblico spesso però sì), ma a cui non si può comunque negare dignità artistica e interesse.
E il palcoscenico della Pergola era oggi decisamente affollato: oltre al “pubblico” di giornalisti e insegnanti, c’era Marco Giorgetti, direttore generale della Fondazione Teatro della Toscana, che ha fatto gli onori di casa e si calato nei panni di …. Regista e primo attore. Non inconsueti perché, ricorda maliziosamente Gabriele Lavia, direttore artistico e “punto di riferimento” fondamentale del teatro, Giorgetti è stato in gioventù attore, anche se poi ha scelto di fare il direttore (“e peggio per lui”, chiosa con una battuta). A livello istituzionale, il Comune di Firenze era rappresentato dal sindaco Dario Nardella che ha ribadito come la Toscana sia “in prima linea nel campo della grande prosa, con spalle robuste a livello istituzionale e un cartellone di tutto rispetto. Un teatro come cantiere in cui si sperimentano nuovi filoni e linguaggi, senza dimenticare il passato. Apprezzamenti espressi anche dalla Vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni e dal direttore generale dell’Ente Cassa di Risparmio Gabriele Gori, che ha ricordato tra l’altro come l’Ente sia da 25 anni un prezioso sostegno alla cultura. E naturalmente, i rappresentanti delle istituzioni di Pontedera e Scandicci.
Scorrono poi su uno schermo le immagini di alcuni grandi spettacoli del triennio appena concluso e soprattutto quelle della stagione che partirà a settembre. A commentarle brevemente, sul palcoscenico, ci sono proprio loro, attori e registi che daranno vita ai prossimi appuntamenti: solo per citarne qualcuno, si tratta di Monica Guerritore, Geppy Gleijeses, Vinicio Marchioni, Drusilla Foer, Giancarlo Cauteruccio.
E su una cosa c’è unanimità assoluta, in sintonia con i rappresentanti delle istituzioni: l’attenzione ai giovani, sia sul palcoscenico che nelle platee.
Il Teatro della Toscana ha terminato con il 2017 il suo primo triennio da Teatro Nazionale con 910 giornate recitative, 92 tra produzioni coproduzioni, 48 titoli d’innovazione prodotti, 336 scritturati under35, 257.327 presenze, 16.554 abbonamenti venduti. Ma già con le sue stagioni si proietta verso il 2018, anno che segnerà l’inizio di un nuovo ciclo. E si tratta di ben 32 spettacoli, 13 tra produzioni e coproduzioni, 5 prime nazionali. Gabriele Lavia è Il Padre di Strindberg, Robert Wilson mette in scena dopo 31 anni Hamletmachine di Heiner Müller con gli allievi diplomati della ‘Silvio d’Amico’, Carlo Cecchi è Enrico IV di Pirandello, Virgilio Sieni debutta con Diario di vita, la compagnia Mauri Sturno gioca il Finale di partita di Beckett, Vinicio Marchioni dirige e interpreta Zio Vanja con Francesco Montanari, Stefano Accorsi e Marco Baliani portano in teatro Lo cunto de li cunti di Basile, Geppy Gleijeses e Vanessa Gravina interpretano Il piacere dell’onestà di Pirandello diretti da Liliana Cavani, Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio affrontano Delitto/Castigo da Dostoevskij, Gioele Dix e Laura Marinoni presentano la novità Cita a ciegas (appuntamento al buio) diretti da Andrée Ruth Shammah, Fabrizio Bentivoglio diretto da Michele Placido è il professor Ardeche de L’ora di ricevimento di Stefano Massini, Leo Muscato dirige l’adattamento di Massini del Nome della rosa di Eco, Monica Guerritore e Francesca Reggiani si confrontano con Mariti e mogli di Woody Allen, Alessandro Preziosi è il Van Gogh scritto da Massini, Claudio Longhi dirige l’adattamento di Paolo Di Paolo de La classe operaia va in paradiso, Elena Sofia Ricci, GianMarco Tognazzi, Maurizio Donadoni sono i Vetri rotti di Miller con la regia di Armando Pugliese, Elio De Capitani dirige e interpreta Otello, Marco Sciaccaluga dirige Intrigo e amore di Schiller, Giancarlo Cauteruccio porta in scena il vincitore del Premio Pergola per la nuova drammaturgia Prigionia di Alekos di Sergio Casesi, Alessio Bergamo segue gli Appunti di un pazzo di Gogol’, Michele Santeramo è interprete del suo nuovo testo Leonardo, Giancarlo Sepe presenta Amletò, Zaches Teatro torna con Sandokan, Giuliano Scarpinato propone Alan e il mare, Drusilla Foer è Eleganzissima in versione deluxe.
Una panoramica davvero vertiginosa, con proposte di ogni genere e per ogni tipo di sensibilità, con alcuni ritorni “eccellenti” particolarmente graditi, come quello di Monica Guerritore: “Avevo 17 anni quando salii per la prima volta su questo palcoscenico – dichiara – E ho 17 anni anche adesso, ora, qui, su questo stesso palcoscenico”. Già, da qui, da questo scrigno magico che è la Pergola sono passati i monumenti del teatro. Grandi attori, grande registi. Passato, presente, futuro.” E Gabriele Lavia ribadisce, da parte sua, che “tutto è sempre uguale” perché in fondo tutti i testi teatrale raccontano la stessa cosa, ovvero una caduta.”
Le stagioni ripartono dagli spazi, a cominciare dalla Pergola, attraversata da un’ampia programmazione di produzioni, coproduzioni, ospitalità ed eventi speciali, e dal Teatro Studio Mira Pieralli di Scandicci, dove sempre più sarà forte una riflessione sull’incontro tra la pratica del teatro e i cittadini come pubblico consapevole e partecipativo. Mentre la programmazione di Pontedera, e in particolare del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale, godrà di un suo autonomo momento di comunicazione; e di quella del Niccolini, che assumerà, invece, un andamento “ad anno solare” si annunzia oggi il passo d’avvio atteso per le feste di fine anno.
Impossibile entrare nel dettaglio di un programma così vasto e articolato; come sempre, daremo a suo tempo conto degli eventi principali. Per limitarci ad alcune “spigolature”:
Gabriele Lavia inaugura la nuova stagione del Teatro della Pergola con un recital da Jacques Prévert, I ragazzi che si amano (14 – 19 novembre 2017): una prima nazionale sull’amore giovanile e il rapporto degli innamorati con la realtà ( produzione Fondazione Teatro della Toscana) I giovani sono estraniati dal mondo e dimentichi di tutto, non tengono conto del parere della gente per strada, della chiusura morale della gente verso la loro dolcezza.
Nel nuovo anno ancora Gabriele Lavia affronterà una partita inesorabile di dare e avere, dove ogni segno sposterà la bilancia di una macchinosa contabilità cosmica. La casa, la famiglia, la resa dei conti, sono i motivi simbolici presenti ne Il Padre di Strindberg, che vede in scena Federica Di Martino, con Giusi Merli, e debutterà in prima nazionale al Teatro Era (13 – 14 gennaio 2018) e poi sarà al Teatro della Pergola (16 – 21 gennaio 2018). Una produzione Fondazione Teatro della Toscana.
Si vive, semplicemente (o ci si avvicina alla morte giorno dopo giorno), e nel vivere si soffre, in un grigiore permanente e alienante. Vinicio Marchioni dirige e interpreta al Teatro della Pergola con Francesco Montanari Zio Vanja di Čechov nell’adattamento di Letizia Russo (26 gennaio – 4 febbraio 2018). Si tratta della malinconica tragedia delle aspirazioni deluse di un gruppo accomunato da legami di parentela o dal caso, che parla molto e fa molto poco per sfuggire alla propria condizione. Una produzione Khora.teatro, Fondazione Teatro della Toscana.
La vita, il carattere libertario, creativo di Alexandros Panagulis e la sua lotta impari contro la dittatura dei colonnelli nella Grecia degli anni Settanta. Giancarlo Cauteruccio dirige la prima nazionale al Teatro Studio (9 – 18 febbraio 2018) di Prigionia di Alekos di Sergio Casesi, vincitore del Premio Pergola per la nuova drammaturgia. In scena Fulvio Cauteruccio e Roberto Visconti per raccontare quanto l'immaginario di Panagulis prenda il sopravvento sulla tortura, la privazione, l'incubo e l'umiliazione. Una produzione Fondazione Teatro della Toscana.
Alessio Bergamo, con un gruppo di sette attori, ha creato Appunti di un pazzo dal racconto di Gogol’ Diario di un pazzo, in prima nazionale al Teatro Studio (2 – 11 marzo 2018). Con Daniele Caini, Alessandra Comanducci, Domenico Cucinotta, Massimiliano Cutrera, Marco Di Costanzo, Erik Haglund, Stefano Parigi.
Il realismo fantastico che caratterizza il testo letterario si materializza grazie a un approccio recitativo in cui l’attore mantiene un contatto di gioco scoperto e diretto con il pubblico, oltre la poetica di un teatro di rappresentazione tradizionale, lanciando un ponte (o una sfida) verso la performance. Una produzione Fondazione Teatro della Toscana, Teatro dell’Elce, Cantiere Obraz, in collaborazione con Postop Teatro e Armunia Festival Costa degli Etruschi.
La differenza tra l’essere e l’apparire, tra la ‘maschera’ e chi siamo veramente, è presente anche ne Il piacere dell’onestà di Pirandello (13 – 21 marzo 2018), in cui Liliana Cavani torna a dirigere Geppy Gleijeses al Teatro della Pergola, forte della felice esperienza di Filumena Marturano. In scena anche Vanessa Gravina.
La società tiene a distanza gli onesti: sono diversi e in quanto tali pericolosi, evidenziano colpe e mancanze delle cosiddette persone rispettabili, le cui maschere di onorabilità sono guardate con ammirazione e invidia. Una produzione Gitiesse Artisti Riuniti, Fondazione Teatro della Toscana.
Carlo Cecchi è Enrico IV di Pirandello (12 – 17 dicembre 2017), uno studio sul significato della pazzia e sul rapporto, complesso e inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità. Le maschere, la follia e il teatro nel teatro. Non a caso, infatti, l’autore non svela mai il vero nome del personaggio di Enrico IV, che finisce vittima dell’impossibilità di adeguarsi a una realtà che non gli si confà più, stritolato nel modo di intendere la vita di chi gli sta intorno. Una produzione Marche Teatro.
Glauco Mauri e Roberto Sturno diretti da Andrea Baracco affrontano Finale di partita di Beckett (9 – 14 gennaio 2018). Il testo di Beckett è uno dei più significativi di tutta la sua opera nel parlare dell’insensatezza della condizione umana, dell’insondabilità dell’universo e dell’umano, del tentativo di esprimere l’inesprimibile: un teatro di personaggi che si fissano nella memoria, vivi e palpitanti, più di tanti altri della cosiddetta drammaturgia di stampo realistico. Una produzione Compagnia Mauri Sturno.
Onore e disonore, povertà e ricchezza, libertà e tirannia. Marco Sciaccaluga dirige Intrigo e amore di Schiller (17 – 22 aprile 2018), il cui nucleo è il conflitto tra il potere tirannico e il diritto alla felicità dell’essere umano, rappresentato nell’incontro-scontro fra due classi, la nobiltà ricca e la piccola borghesia povera. Con Roberto Alinghieri, Alice Arcuri, Enrico Campanati, Andrea Nicolini, Orietta Notari, Tommaso Ragno, Simone Toni, Mariangeles Torres, Marco Avogadro, Daniela Duchi, Nicolò Giacalone.
Il potente von Walter vuole che il figlio sposi la favorita del Principe, ma il giovane non si rassegna a rinunciare alla felicità con la figlia di un violoncellista. La storia di un legame profondo e impossibile, di una passione indomabile, di intrighi e gelosie, di unioni e duelli, di verità e menzogne, di corruzione e libertà. Una produzione Teatro Stabile di Genova
La stagione del Teatro della Pergola
14 - 19 novembre 2017
Gabriele Lavia
I RAGAZZI CHE SI AMANO
da Jacques Prévert
regia Gabriele Lavia
PRIMA NAZIONALE
21 - 26 novembre 2017
Fabrizio Bentivoglio
L’ORA DI RICEVIMENTO
(banlieue)
di Stefano Massini
regia Michele Placido
28 novembre - 3 dicembre 2017
Eugenio Allegri Giovanni Anzaldo Renato Carpentieri
Luigi Diberti Luca Lazzareschi
IL NOME DELLA ROSA
di Umberto Eco
versione teatrale Stefano Massini
regia e adattamento Leo Muscato
5 - 10 dicembre 2017
Federico Marignetti Massimo Olcese Arianna Battilana
MUSICA RIBELLE
La forza dell’amore
drammaturgia Francesco Niccolini
su soggetto di Pietro Contorno
musiche di Eugenio Finardi
regia Emanuele Gamba
12 - 17 dicembre 2017
Carlo Cecchi
ENRICO IV
di Luigi Pirandello
adattamento e regia Carlo Cecchi
27 dicembre 2017 - 2 gennaio 2018
Monica Guerritore
Francesca Reggiani
MARITI E MOGLI
regia e drammaturgia Monica Guerritore
dalla sceneggiatura del film omonimo di Woody Allen
9 -14 gennaio 2018
Glauco Mauri
Roberto Sturno
FINALE DI PARTITA
di Samuel Beckett
traduzione Cesare Garboli
regia Andrea Baracco
16 - 21 gennaio 2018
Gabriele Lavia
Federica Di Martino
Giusi Merli
IL PADRE
di August Strindberg
regia Gabriele Lavia
26 gennaio - 4 febbraio 2018
Vinicio Marchioni
Francesco Montanari
ZIO VANJA
di Anton Čechov
regia Vinicio Marchioni
6 - 11 febbraio 2018
Alessandro Preziosi
VINCENT VAN GOGH
L’odore assordante del bianco
di Stefano Massini
regia Alessandro Maggi
20 - 25 febbraio 2018
Stefano Accorsi
FAVOLA DEL PRINCIPE
CHE NON SAPEVA AMARE
liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile
adattamento teatrale e regia Marco Baliani
27 febbraio - 4 marzo 2018
Donatella Allegro Nicola Bortolotti Michele Dell’Utri Simone Francia Lino Guanciale Diana Manea Eugenio Papalia
LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO
dall’omonimo film di Elio Petri
drammaturgia Paolo Di Paolo
regia Claudio Longhi
6 - 11 marzo 2018
Elena Sofia Ricci
GianMarco Tognazzi
Maurizio Donadoni
VETRI ROTTI
di Arthur Miller
regia Armando Pugliese
13 - 21 marzo 2018
Geppy Gleijeses
Vanessa Gravina
IL PIACERE DELL’ONESTÀ
di Luigi Pirandello
regia Liliana Cavani
23 - 29 marzo 2018
Sergio Rubini
Luigi Lo Cascio
DELITTO/CASTIGO
adattamento teatrale Sergio Rubini e Carla Cavalluzzi
regia Sergio Rubini
3 - 8 aprile 2018
Elio De Capitani
Federico Vanni
OTELLO
di William Shakespeare
regia Elio De Capitani e Lisa Ferlazzo Natoli
10 -15 aprile 2018
Gioele Dix Laura Marinoni Elia Schilton Sara Bertelà Roberta Lanave
CITA A CIEGAS
(appuntamento al buio)
di Mario Diament
regia Andrée Ruth Shammah
17 - 22 aprile 2018
Roberto Alinghieri Alice Arcuri Enrico Campanati Andrea Nicolini Orietta Notari Tommaso Ragno Simone Toni Mariangeles Torres Marco Avogadro Daniela Duchi Nicolò Giacalone
INTRIGO E AMORE
di Friedrich Schiller
regia Marco Sciaccaluga
stagione del Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci
24 novembre 2017
Daniela Morozzi Alda Dalle Lucche Susanna Bertuccioli
NON VOLEVO VEDERE
… e se perdi, sai ricominciare senza dire una parola di sconfitta
dall’omonimo libro di Fernanda Flamigni e Tiziano Storai
musiche di H. Villa Lobos, A. C. Jobim, C. Mansell, I. Fossati
FUORI ABBONAMENTO
14 - 17 dicembre 2017
Michele Santeramo
LEONARDO
L’invenzione della realtà
di Michele Santeramo
12 - 13 gennaio 2018
Aurora Peres
Jacopo Venturiero
COSTELLAZIONI
di Nick Payne
regia Silvio Peroni
9 - 18 febbraio 2018
Fulvio Cauteruccio
Roberto Visconti
PRIGIONIA DI ALEKOS
di Sergio Casesi
scene e regia Giancarlo Cauteruccio
PRIMA
NAZIONALE
2 - 11 marzo 2018
Daniele Caini Alessandra Comanducci Domenico Cucinotta Massimiliano Cutrera Marco Di Costanzo Erik Haglund Stefano Parigi
APPUNTI DI UN PAZZO
di Nikolaj Vasil'evič Gogol'
regia Alessio Bergamo
PRIMA NAZIONALE
21 - 22 marzo 2018
Guido Targetti Federica Stefanelli Emanuela Panatta Pietro Pace Manuel D’Amario Marco Imparato Federico Citracca Sonia Bertin
AMLETÓ
(gravi incomprensioni all’Hotel Du Nord)
uno spettacolo di Giancarlo Sepe
12 - 13 aprile 2018
Zaches teatro
SANDOKAN
liberamente ispirato a Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari
ideazione, coreografia e regia Luana Gramegna
14 aprile 2018
Federico Brugnone
Michele Degirolamo
ALAN E IL MARE
testo e regia Giuliano Scarpinato
Violetta Valéry ritorna nel suo tempo: una Traviata ottocentesca per il Maggio Musicale
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