32 spettacoli, 13 tra produzioni e coproduzioni, 5 prime nazionali.

TEATRO DELLA TOSCANA: UNO SPETTACOLO PER PRESENTARE LA NUOVA STAGIONE

Dietro il sipario della Pergola una nuova e originale formula per presentare la prossima stagione.

di Domenico Del Nero

TEATRO DELLA TOSCANA: UNO SPETTACOLO PER PRESENTARE LA NUOVA STAGIONE

Teatro della Pergola - immagine @ Walter Sardonini

Una presentazione decisamente inusuale e simpatica, dietro le quinte, nel cuore stesso del teatro.   A Firenze la Pergola, l’elegante e raffinato edificio teatrale settecentesco  intatto in tutto il suo fascino, ha ospitato sul suo palcoscenico una conferenza stampa – aperta anche alle scuole -  che è stata sia un bilancio del triennio che  si è appena concluso, sia la presentazione della stagione 2017 – 18 del Teatro della Toscana.   Un evento davvero irrituale, che non ha rinunciato a un deciso tocco di spettacolo: due gruppi di giovani attori che hanno inscenato prima una sorta di sorta di azione mimica con al centro il tempo:  un passato e futuro che vengono a fondersi e a coincidere in un eterno presente . Poi un coro con un canto dalle movenze  “tribali”, quasi a voler ribadire quello che è il punto fermo del Teatro della Toscana: la sperimentazione di vari linguaggi e filoni, che fanno del teatro non un “museo” ma un organismo vivo e al passo con i tempi, che però non appunto non dimentica il passato e la tradizione ma li rende al contrario sempre “attuali”. Operazioni che magari non sempre convincono e soddisfano il pubblico  spesso però  sì), ma a cui non si può comunque negare dignità artistica e interesse.

E il palcoscenico della Pergola era oggi decisamente affollato: oltre al “pubblico” di giornalisti e insegnanti, c’era Marco Giorgetti, direttore generale della Fondazione  Teatro della Toscana, che ha fatto gli onori di casa e si calato nei panni di …. Regista e primo attore. Non inconsueti perché, ricorda maliziosamente Gabriele Lavia, direttore artistico e “punto di riferimento” fondamentale del teatro, Giorgetti è stato in gioventù attore, anche se poi ha scelto di fare il direttore (“e peggio per lui”, chiosa con una battuta). A livello istituzionale, il Comune di Firenze era rappresentato dal sindaco Dario Nardella che ha ribadito come la Toscana sia “in prima linea nel campo della grande prosa, con spalle robuste a livello istituzionale e un cartellone di tutto rispetto.   Un teatro come cantiere in cui si sperimentano nuovi filoni e linguaggi, senza dimenticare il passato. Apprezzamenti espressi anche dalla Vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni  e dal direttore generale dell’Ente Cassa di Risparmio Gabriele Gori, che ha ricordato tra l’altro come l’Ente sia da 25 anni un prezioso sostegno alla cultura.  E naturalmente, i rappresentanti delle istituzioni di Pontedera e Scandicci.

Scorrono poi su uno schermo le immagini di alcuni grandi spettacoli del triennio appena concluso  e soprattutto quelle della stagione che partirà a settembre. A commentarle brevemente, sul palcoscenico, ci sono proprio loro, attori e registi che daranno vita ai prossimi appuntamenti: solo per citarne qualcuno, si tratta di Monica Guerritore, Geppy Gleijeses, Vinicio Marchioni, Drusilla Foer, Giancarlo Cauteruccio.

E  su una cosa c’è unanimità assoluta, in sintonia con i rappresentanti  delle istituzioni: l’attenzione ai giovani, sia sul palcoscenico che nelle platee.  

Il Teatro della Toscana ha terminato con il 2017 il suo primo triennio da Teatro Nazionale con 910 giornate recitative, 92 tra produzioni coproduzioni, 48 titoli d’innovazione prodotti, 336 scritturati under35, 257.327 presenze, 16.554 abbonamenti venduti. Ma già con le sue stagioni si proietta verso il 2018, anno che segnerà l’inizio di un nuovo ciclo. E si  tratta di ben 32 spettacoli, 13 tra produzioni e coproduzioni, 5 prime nazionali. Gabriele Lavia è Il Padre di Strindberg, Robert Wilson mette in scena dopo 31 anni Hamletmachine di Heiner Müller con gli allievi diplomati della ‘Silvio d’Amico’, Carlo Cecchi è Enrico IV di Pirandello, Virgilio Sieni debutta con Diario di vita, la compagnia Mauri Sturno gioca il Finale di partita di Beckett, Vinicio Marchioni dirige e interpreta Zio Vanja con Francesco Montanari, Stefano Accorsi e Marco Baliani portano in teatro Lo cunto de li cunti di Basile, Geppy Gleijeses e Vanessa Gravina interpretano Il piacere dell’onestà di Pirandello diretti da Liliana Cavani, Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio affrontano Delitto/Castigo da Dostoevskij, Gioele Dix e Laura Marinoni presentano la novità Cita a ciegas (appuntamento al buio) diretti da Andrée Ruth Shammah, Fabrizio Bentivoglio diretto da Michele Placido è il professor Ardeche de L’ora di ricevimento di Stefano Massini, Leo Muscato dirige l’adattamento di Massini del Nome della rosa di Eco, Monica Guerritore e Francesca Reggiani si confrontano con Mariti e mogli di Woody Allen, Alessandro Preziosi è il Van Gogh scritto da Massini, Claudio Longhi dirige l’adattamento di Paolo Di Paolo de La classe operaia va in paradiso, Elena Sofia Ricci, GianMarco Tognazzi, Maurizio Donadoni sono i Vetri rotti di Miller con la regia di Armando Pugliese, Elio De Capitani dirige e interpreta Otello, Marco Sciaccaluga dirige Intrigo e amore di Schiller, Giancarlo Cauteruccio porta in scena il vincitore del Premio Pergola per la nuova drammaturgia Prigionia di Alekos di Sergio Casesi, Alessio Bergamo segue gli Appunti di un pazzo di Gogol’, Michele Santeramo è interprete del suo nuovo testo Leonardo, Giancarlo Sepe presenta Amletò, Zaches Teatro torna con Sandokan, Giuliano Scarpinato propone Alan e il mare, Drusilla Foer è Eleganzissima in versione deluxe.

Una panoramica davvero vertiginosa, con proposte di ogni genere e per ogni tipo di sensibilità, con alcuni ritorni “eccellenti” particolarmente graditi,  come quello di Monica Guerritore: “Avevo 17 anni quando salii per la prima volta su questo palcoscenico – dichiara – E ho 17 anni anche adesso, ora, qui, su questo stesso palcoscenico”. Già, da qui, da questo scrigno magico che è la Pergola sono passati i monumenti del teatro. Grandi attori, grande registi. Passato, presente, futuro.”  E  Gabriele Lavia ribadisce, da parte sua, che “tutto è sempre uguale” perché in fondo tutti i testi teatrale raccontano la stessa cosa, ovvero una caduta.”

Le stagioni ripartono dagli spazi, a cominciare dalla Pergola, attraversata da un’ampia programmazione di produzioni, coproduzioni, ospitalità ed eventi speciali, e dal Teatro Studio Mira Pieralli di Scandicci, dove sempre più sarà forte una riflessione sull’incontro tra la pratica del teatro e i cittadini come pubblico consapevole e partecipativo. Mentre la programmazione di Pontedera, e in particolare del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale, godrà di un suo autonomo momento di comunicazione; e di quella del Niccolini, che assumerà, invece, un andamento “ad anno solare” si annunzia oggi il passo d’avvio atteso per le feste di fine anno.

Impossibile  entrare nel dettaglio di un programma così vasto e articolato; come sempre, daremo a suo tempo conto degli eventi principali. Per limitarci ad  alcune “spigolature”:

Gabriele Lavia inaugura la nuova stagione del Teatro della Pergola con un recital da Jacques Prévert, I ragazzi che si amano (14 – 19 novembre 2017): una prima nazionale sull’amore giovanile e il rapporto degli innamorati con la realtà ( produzione Fondazione Teatro della Toscana)                        I giovani sono estraniati dal mondo e dimentichi di tutto, non tengono conto del parere della gente per strada, della chiusura morale della gente verso la loro dolcezza.

Nel nuovo anno ancora Gabriele Lavia affronterà una partita inesorabile di dare e avere, dove ogni segno sposterà la bilancia di una macchinosa contabilità cosmica. La casa, la famiglia, la resa dei conti, sono i motivi simbolici presenti ne Il Padre di Strindberg, che vede in scena Federica Di Martino, con Giusi Merli, e debutterà in prima nazionale al Teatro Era (13 – 14 gennaio 2018) e poi sarà al Teatro della Pergola (16 – 21 gennaio 2018). Una produzione Fondazione Teatro della Toscana.

Si vive, semplicemente (o ci si avvicina alla morte giorno dopo giorno), e nel vivere si soffre, in un grigiore permanente e alienante. Vinicio Marchioni dirige e interpreta al Teatro della Pergola con Francesco Montanari Zio Vanja di Čechov nell’adattamento di Letizia Russo (26 gennaio – 4 febbraio 2018).  Si tratta della malinconica tragedia delle aspirazioni deluse di un gruppo accomunato da legami di parentela o dal caso, che parla molto e fa molto poco per sfuggire alla propria condizione.  Una produzione Khora.teatro, Fondazione Teatro della Toscana.

 

La vita, il carattere libertario, creativo di Alexandros Panagulis e la sua lotta impari contro la dittatura dei colonnelli nella Grecia degli anni Settanta. Giancarlo Cauteruccio dirige la prima nazionale al Teatro Studio (9 – 18 febbraio 2018) di Prigionia di Alekos di Sergio Casesi, vincitore del Premio Pergola per la nuova drammaturgia. In scena Fulvio Cauteruccio e Roberto Visconti per raccontare quanto l'immaginario di Panagulis prenda il sopravvento sulla tortura, la privazione, l'incubo e l'umiliazione.  Una produzione Fondazione Teatro della Toscana.

Alessio Bergamo, con un gruppo di sette attori, ha creato Appunti di un pazzo dal racconto di Gogol’ Diario di un pazzo, in prima nazionale al Teatro Studio (2 – 11 marzo 2018). Con Daniele Caini, Alessandra Comanducci, Domenico Cucinotta, Massimiliano Cutrera, Marco Di Costanzo, Erik Haglund, Stefano Parigi.

Il realismo fantastico che caratterizza il testo letterario si materializza grazie a un approccio recitativo in cui l’attore mantiene un contatto di gioco scoperto e diretto con il pubblico, oltre la poetica di un teatro di rappresentazione tradizionale, lanciando un ponte (o una sfida) verso la performance.  Una produzione Fondazione Teatro della Toscana, Teatro dell’Elce, Cantiere Obraz, in collaborazione con Postop Teatro e Armunia Festival Costa degli Etruschi.

La differenza tra l’essere e l’apparire, tra la ‘maschera’ e chi siamo veramente, è presente anche ne Il piacere dell’onestà di Pirandello (13 – 21 marzo 2018), in cui Liliana Cavani torna a dirigere Geppy Gleijeses al Teatro della Pergola, forte della felice esperienza di Filumena Marturano. In scena anche Vanessa Gravina.

La società tiene a distanza gli onesti: sono diversi e in quanto tali pericolosi, evidenziano colpe e mancanze delle cosiddette persone rispettabili, le cui maschere di onorabilità sono guardate con ammirazione e invidia.  Una produzione Gitiesse Artisti Riuniti, Fondazione Teatro della Toscana.

Carlo Cecchi è Enrico IV di Pirandello (12 – 17 dicembre 2017), uno studio sul significato della pazzia e sul rapporto, complesso e inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità. Le maschere, la follia e il teatro nel teatro. Non a caso, infatti, l’autore non svela mai il vero nome del personaggio di Enrico IV, che finisce vittima dell’impossibilità di adeguarsi a una realtà che non gli si confà più, stritolato nel modo di intendere la vita di chi gli sta intorno.  Una produzione Marche Teatro.

Glauco Mauri e Roberto Sturno diretti da Andrea Baracco affrontano Finale di partita di Beckett (9 – 14 gennaio 2018). Il testo di Beckett è uno dei più significativi di tutta la sua opera nel parlare dell’insensatezza della condizione umana, dell’insondabilità dell’universo e dell’umano, del tentativo di esprimere l’inesprimibile: un teatro di personaggi che si fissano nella memoria, vivi e palpitanti, più di tanti altri della cosiddetta drammaturgia di stampo realistico. Una produzione Compagnia Mauri Sturno.

Onore e disonore, povertà e ricchezza, libertà e tirannia. Marco Sciaccaluga dirige Intrigo e amore di Schiller (17 – 22 aprile 2018), il cui nucleo è il conflitto tra il potere tirannico e il diritto alla felicità dell’essere umano, rappresentato nell’incontro-scontro fra due classi, la nobiltà ricca e la piccola borghesia povera. Con Roberto Alinghieri, Alice Arcuri, Enrico Campanati, Andrea Nicolini, Orietta Notari, Tommaso Ragno, Simone Toni, Mariangeles Torres, Marco Avogadro, Daniela Duchi, Nicolò Giacalone.

Il potente von Walter vuole che il figlio sposi la favorita del Principe, ma il giovane non si rassegna a rinunciare alla felicità con la figlia di un violoncellista. La storia di un legame profondo e impossibile, di una passione indomabile, di intrighi e gelosie, di unioni e duelli, di verità e menzogne, di corruzione e libertà.   Una produzione Teatro Stabile di Genova

La stagione del Teatro della Pergola

 

 


14 - 19 novembre 2017

Gabriele Lavia

I RAGAZZI CHE SI AMANO

da Jacques Prévert

regia Gabriele Lavia

PRIMA NAZIONALE

 

21 - 26 novembre 2017

Fabrizio Bentivoglio

L’ORA DI RICEVIMENTO

(banlieue)

di Stefano Massini

regia Michele Placido

 

28 novembre - 3 dicembre 2017

Eugenio Allegri Giovanni Anzaldo Renato Carpentieri

Luigi Diberti Luca Lazzareschi

IL NOME DELLA ROSA

di Umberto Eco

versione teatrale Stefano Massini

regia e adattamento Leo Muscato

 

5 - 10 dicembre 2017

Federico Marignetti Massimo Olcese Arianna Battilana

MUSICA RIBELLE

La forza dell’amore

drammaturgia Francesco Niccolini

su soggetto di Pietro Contorno

musiche di Eugenio Finardi

regia Emanuele Gamba

 

12 - 17 dicembre 2017

Carlo Cecchi

ENRICO IV

di Luigi Pirandello

adattamento e regia Carlo Cecchi

 

27 dicembre 2017 - 2 gennaio 2018

Monica Guerritore

Francesca Reggiani

MARITI E MOGLI

regia e drammaturgia Monica Guerritore

dalla sceneggiatura del film omonimo di Woody Allen

 

 9 -14 gennaio 2018

Glauco Mauri

Roberto Sturno

FINALE DI PARTITA

di Samuel Beckett

traduzione Cesare Garboli

regia Andrea Baracco

 

16 - 21 gennaio 2018

Gabriele Lavia

Federica Di Martino

Giusi Merli

IL PADRE

di August Strindberg

regia Gabriele Lavia

 

26 gennaio - 4 febbraio 2018

Vinicio Marchioni

Francesco Montanari

ZIO VANJA

di Anton Čechov

regia Vinicio Marchioni

 

6 - 11 febbraio 2018

Alessandro Preziosi

VINCENT VAN GOGH

L’odore assordante del bianco

di Stefano Massini

regia Alessandro Maggi

 

20 - 25 febbraio 2018

Stefano Accorsi

FAVOLA DEL PRINCIPE

CHE NON SAPEVA AMARE

liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile

adattamento teatrale e regia Marco Baliani

 

27 febbraio - 4 marzo 2018

Donatella Allegro Nicola Bortolotti Michele Dell’Utri Simone Francia Lino Guanciale Diana Manea Eugenio Papalia

LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO

dall’omonimo film di Elio Petri

drammaturgia Paolo Di Paolo

regia Claudio Longhi

 

     6 - 11 marzo 2018

Elena Sofia Ricci

GianMarco Tognazzi

Maurizio Donadoni

VETRI ROTTI

di Arthur Miller

regia Armando Pugliese

 

13 - 21 marzo 2018

Geppy Gleijeses

Vanessa Gravina

IL PIACERE DELL’ONESTÀ

di Luigi Pirandello

regia Liliana Cavani

 

23 - 29 marzo 2018

Sergio Rubini

Luigi Lo Cascio

DELITTO/CASTIGO

adattamento teatrale Sergio Rubini e Carla Cavalluzzi

regia Sergio Rubini

 

3 - 8 aprile 2018

Elio De Capitani

Federico Vanni

OTELLO

di William Shakespeare

regia Elio De Capitani e Lisa Ferlazzo Natoli

 

10 -15 aprile 2018

Gioele Dix Laura Marinoni Elia Schilton Sara Bertelà Roberta Lanave

CITA A CIEGAS

(appuntamento al buio)

di Mario Diament

regia Andrée Ruth Shammah

 

17 - 22 aprile 2018

Roberto Alinghieri Alice Arcuri Enrico Campanati Andrea Nicolini Orietta Notari Tommaso Ragno Simone Toni Mariangeles Torres Marco Avogadro Daniela Duchi Nicolò Giacalone

INTRIGO E AMORE

di Friedrich Schiller

regia Marco Sciaccaluga

 

     stagione del Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci

 

 24 novembre 2017

Daniela Morozzi Alda Dalle Lucche Susanna Bertuccioli

NON VOLEVO VEDERE

… e se perdi, sai ricominciare senza dire una parola di sconfitta

dall’omonimo libro di Fernanda Flamigni e Tiziano Storai

musiche di H. Villa Lobos, A. C. Jobim, C. Mansell, I. Fossati

FUORI ABBONAMENTO

 

14 - 17 dicembre 2017

Michele Santeramo

LEONARDO

L’invenzione della realtà

di Michele Santeramo

 

12 - 13 gennaio 2018

Aurora Peres

Jacopo Venturiero

COSTELLAZIONI

di Nick Payne

regia Silvio Peroni

 

9 - 18 febbraio 2018

Fulvio Cauteruccio

Roberto Visconti

PRIGIONIA DI ALEKOS

di Sergio Casesi

scene e regia Giancarlo Cauteruccio

PRIMA NAZIONALE                     


2 - 11 marzo 2018

Daniele Caini Alessandra Comanducci Domenico Cucinotta Massimiliano Cutrera Marco Di Costanzo Erik Haglund Stefano Parigi

APPUNTI DI UN PAZZO

di Nikolaj Vasil'evič Gogol'

regia Alessio Bergamo

PRIMA NAZIONALE

 

 

21 - 22 marzo 2018

Guido Targetti Federica Stefanelli Emanuela Panatta Pietro Pace Manuel D’Amario Marco Imparato Federico Citracca Sonia Bertin

AMLETÓ

(gravi incomprensioni all’Hotel Du Nord)

uno spettacolo di Giancarlo Sepe

 

12 - 13 aprile 2018

Zaches teatro

SANDOKAN

liberamente ispirato a Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari

ideazione, coreografia e regia Luana Gramegna

 

14 aprile 2018

Federico Brugnone

Michele Degirolamo

ALAN E IL MARE

testo e regia Giuliano Scarpinato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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