Maggio Musicale Fiorentino

Una Violetta tradizionale ma molto apprezzata. Pieno successo dell'ultima Traviata sul proscenio fiorentino

Lo spettacolo con la regia di Stefania Grazioli e la direzione di Renato Palumbo fa il pieno di pubblico e di applausi

di Domenico Del Nero

Una Violetta tradizionale ma molto apprezzata. Pieno successo dell'ultima Traviata sul proscenio fiorentino

La locandina dello spettacolo

Una regia tradizionale? Ma come osa costei! Già, niente lavatrici, niente tubi o stranezze più o meno incomprensibili ad aumentare lo strazio della povera Violetta. La Traviata di Giuseppe Verdi in scena in questi giorni al teatro del Maggio Musicale Fiorentino (ultimo spettacolo il primo dicembre) con la regia di Stefania Grazioli, mostra non un … addio del passato ma un ritorno al passato decisamente gradevole. Non che una regia tradizionale sia ipso facto perfetta o una interpretazione più moderna e personale sbagliata o irritante, come più volte si è ripetuto. La lettura della Grazioli torna a Piave e a Dumas, non senza un occhio a Zeffirelli. L’inizio, durante il preludio, con la vendita degli oggetti appartenuti alla protagonista, con il suo “doppio” di bambina che osserva malinconico la scena; un salotto parigino dell’Ottocento che non è la… fiera dell’est ma quello che dovrebbe essere ( le scene sono di Roberta Lazzari),  gli eleganti costumi di Veronica Pattuelli , non saranno forse il massimo dell’inventiva e dell’originalità, ma hanno il non comune di pregio di non disturbare e di non costringere lo spettatore a un volo pindarico di fantasia per collegare proscenio e golfo mistico.

Notevole l’insistenza sulla grande solitudine della protagonista.  Nell’ultima scena, Alfredo si allontana durante le ultime battute di Violetta che muore sola. Se qualche appunto c’è da fare a questa interpretazione, è forse un lavoro meno profondo sui due Germont e una certa staticità dell’insieme, soprattutto nelle scene corali.

La lettura del direttore d’orchestra Renato Palumbo sembra favorire una scoperta più “intimistica” della partitura, in pieno accordo con le scelte della regia. Emergono così finezze inaspettate e impasti sonori di insolita delicatezza, anche se forse ci scapita un po’ quella dimensione più “teatrale” dell’opera che non è solo la mirabile analisi di un personaggio, ma anche il quadro di un’epoca. Eccellenti come sempre la prestazione dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e del coro preparato da Lorenzo Fratini.

Per quanto riguarda il cast, spicca in primis Carolina Lòpez Moreno, che già aveva recentemente trionfato in Madama Butterfly. Malgrado un preoccupante annuncio di indisposizione (la presente recensione si riferisce alla recita del 30 novembre) il soprano ha brillato più che mai, entusiasmando giustamente il folto pubblico presente in sala. La Lopez Mòreno presenta sul piano scenico un personaggio fragile e tragicamente consapevole della propria profonda solitudine, che nemmeno l’amore di Alfredo può alleviare; sul piano vocale si dimostra perfettamente padrona del ruolo: un fraseggio elegante e accurato, mezze voci molto raffinate, bel timbro chiaro sicurezza nell’acuto e nelle agilità, anche nella parte finale del primo atto.

Il tenore Giovanni Sala è sembrato invece meno a suo agio nel ruolo di un timido e quasi impacciato Alfredo Germont; voce gradevole ma di non grande volume, ha dato in alcuni momenti l’impressione di una certa “fatica”, forse dovuta alla serata.  Sembrerebbe la sua più una voce da ruoli mozartiani o da lirico leggero, ma forse è solo un’impressione.

Molto apprezzato l’austero (e persino manesco!)   Giorgio Germont del baritono Filippo Ravizza: notevole nel fraseggio e nel canto di conversazione, la sua voce è calda e piena, con bel timbro e un ottimo volume. Un giovane cantante molto interessante, da seguire con grande attenzione.   Di buon livello anche i ruoli minori, in particolare l’Annina di Olha Smokolina e la Flora di Aleksandra Meteleva.

Molti e calorosi gli applausi del pubblico che ha mostrato di gradire e apprezzare lo spettacolo in tutte le sue componenti.

 

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