Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Un fotogramma di fantasia (ufficio stampa MMF)
Cosa ne avrebbero pensato Baudelaire, Rimbaud, Kandinsky? Tre autori affascinati dalla “sinestesia” (percezione simultanea): raffinata e decadente figura retorica, ma anche oggetto di studio da parte delle neuroscienze, in quando vi sono persone – pochissime, si stima appena l’uno per cento della popolazione mondiale – in grado di “sentire” spontaneamente il suono di un colore o di vedere colori associati alla musica: tra questi, pare vi sia stato anche Wolfgang Amadeus Mozart.
“Abbandona il tuo orecchio alla musica, apri i tuoi
occhi alla pittura e smetti di pensare! Chiediti soltanto se il pensiero ti ha
reso incapace di entrare in un mondo finora sconosciuto. Se la risposta è sì,
che cosa vuoi di più?”
L’idea/utopia di Kandinskij fu quella della composizione scenica come
sintesi delle arti; La sua concezione di un universo armonico di suoni e colori
congiunti lo portò a stabilire una connessione tra il timbro di alcuni
strumenti musicali, colori, sensazioni: così il giallo era associato alla
tromba, l’azzurro al flauto, etc…
Ma tutto questo ha qualcosa a che fare con Fantasia, il mitico film di Walt Disney del 1940 che ebbe poi un “seguito” 60 anni dopo con Fantasia 2000, una pellicola che in modo davvero rivoluzionario associava l'animazione con la grande musica diretta dal celebre maestro Leopold Stokowsky? Indimenticabili quegli ippopotami ballerini e Topolino nelle vesti dell’apprendista stregone, il pirotecnico scherzo per orchestra che Paul Dukas ricavò da una ballata di Goethe, risalente ad una antica leggenda di origine egizia narrata tra gli altri da Luciano di Samosata nello Filopseudes : “Ogni volta che giungevamo in una locanda, serrava la porta, prendeva una scopa o un pestello, lo ricopriva col mantello, e con una formula magica lo faceva camminare e apparire umano agli occhi di tutti gli altri. E quello andava ad attingere l’acqua, cucinava, rassettava, cioè faceva benissimo i compiti di schiavo. Allorché non ne servissero più i servigi, Pancrate con un’altra formula ritrasformava la scopa in scopa, e il pestello in pestello. Questo era il solo segreto di cui lui fosse geloso, che invano mi sforzavo di farmi rivelare. Ma un giorno origliai di nascosto la parola magica (aveva tre sillabe). Egli impartì gli ordini al pestello e uscì in piazza…”
Grazie dunque al Maggio Musicale Fiorentino che con un fantastico spettacolo di inizio d’anno - Fantasia – Live in concert- presenta una selezione dei due grandi films della Disney: tre serate con la magia di Walt Disney e le più belle pagine sinfoniche del repertorio classico eseguite dal vivo in sincrono con le immagini dei due film d'animazione Fantasia e il suo sequel Fantasia 2000. Si parte venerdì 3 gennaio 2025 alle ore 20, poi sabato 4 e domenica 5 gennaio rispettivamente alle ore 17 e alle 15.30. Sul podio della sala grande il maestro Timothy Brock dirigerà l’orchestra del Maggio, mentre saranno proiettate in alta definizione alcune scene dei due classici Disney, con l’esecuzione di alcune delle pagine sinfoniche più celebri di tra cui la Sinfonia n. 6, la celebre Pastorale di Ludwig van Beethoven; Clair de Lune di Claude Debussy; la Danza delle ore tratta dalla Gioconda di Amilcare Ponchielli, Pomp and Circumstance di Edward Elgar; Pini di Roma di Ottorino Respighi; L'apprendista stregone di Paul Dukas e altri celebri brani del repertorio classico sinfonico tradotti in immagini nei due films.
L’esordio avvenne con grande successo in 13 sale degli Usa il13 novembre 1940: Fantasia di Walt Disney è stato il suo esperimento più audace ed è culminato nel desiderio visionario e creativo di fondere immagini animate con la musica classica. Era il terzo lungometraggio dopo Biancaneve e Pinocchio. La colonna sonora originale del film è stata diretta da Leopold Stokowski con l'Orchestra di Filadelfia e registrata in suono stereofonico, all'epoca ancora un mezzo sperimentale. Quella che era iniziata come una “semplice” idea per consolidare la carriera e l’immagine di Topolino - con un cortometraggio d'animazione intitolato "L'apprendista stregone" - è diventato un vero e proprio classico del cinema. Il sogno di Walt, nel 1941, era quello di trasformare Fantasia in un evento permanente con l’aggiunta di nuovi segmenti. Questo sogno fu finalmente realizzato nel 1999 con Fantasia 2000, un seguito spettacolare guidato dal nipote di Walt, Roy E. Disney. Fantasia 2000 è stato diretto da James Levine alla guida dalla Chicago Symphony Orchestra, da molti criticato come non all’altezza del primo. Ma lasciando stare le polemiche bene ha fatto il Maggio a proporre una selezione di entrambe le pellicole.
La creazione del film fu un processo difficile e laborioso: inizialmente l’idea era di tradurre in immagini il poema sinfonico di Dukas, tutto sommato il più “facile” trattandosi di musica a programma. Dopo vari ripensamenti si giunse ai sette episodi che compongono il primo film (Toccata e fuga in Re minore di Bach, scene dallo Schiaccianoci di Čajkovski, l’apprendista stregone di Dukas, la Sagra della Primavera di Stravinskij, la sinfonia Pastorale di Beethoven, La danza delle ore di Ponchielli, Una Notte sul monte calvo di Musorgskij insieme all’Ave Maria di Schubert. Il progetto prese corpo dopo un pranzo tra Stokowsky e Disney, entrambi animati da un sentimento di entusiasmo e curiosità verso le nuove tecnologie e le avanguardie. E fu il direttore d’orchestra, a cui si deve tra l’altro il titolo Fantasia, a decidere insieme a Deems Taylor, compositore e critico musicale che sarebbe divenuto il narratore – presentatore del film (il “cerimoniere”) a decidere la scaletta insieme a vari collaboratori dei reparti di animazione della Disney. Più di mille disegnatori e tecnici dovettero più volte riscrivere ed aggiustare le singole scene. Durante la prima fase Walt si tenne abbastanza ai margini, consapevole dei limiti della sua cultura musicale, intervenendo invece nella realizzazione delle singole sequenze. L’obiettivo di tutti era quello di creare un’opera di avanguardia che nobilitasse il disegno animato e rendesse più popolare la musica classica. L’idea iniziale di Disney era quella di un lungometraggio in continuo aggiornamento, da riproporre cioè ogni anno tramite aggiunte, sostituzioni, modifiche secondo un approccio “sinestetico”:
Durante la fase iniziale Disney partecipò marginalmente, conscio della propria limitata cultura musicale, salvo serbarsi l’ultima parola sulla realizzazione delle singole sequenze. L’obiettivo comune era lanciare un’opera d’avanguardia capace al contempo di nobilitare il disegno animato e popolarizzare la musica classica, coinvolgendo figure illustri come Stravinskij e gli stessi Stokowski e Deems Taylor. Sulle prime Disney aveva persino concepito un lungometraggio "componibile," da riproporre ogni anno tramite aggiunte, rimozioni, modifiche, sostituzioni, sempre seguendo il principio rivoluzionario di un approccio sinestesico piuttosto che l’adesione alla centralità del paradigma narrativo: “nelle nostre produzioni ordinarie, la nostra musica è sempre in azione, ma in questo… noi dovremmo rappresentare questa musica, non adattarla alla nostra storia.”[1]
Un approccio sinestetico che ci riporta dunque a Kandinsky, la cui arte influì sul “cinema astratto”, corrente sperimentale che si sviluppò negli anni ’20 in Germania grazie a Hans Richter, Viking Eggeling, Walter Ruttmann. Un allievo di Ruthmann, Oskar Fischinger, lavoro per nove mesi alla sequenza della toccata e fuga di Bach, anche se poi lasciò per divergenze artistiche con Walt Disney.[2]
Il programma:
Ludwig van Beethoven
Sinfonia n. 5 in do minore op. 67
Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68, Pastorale
Pëtr Il'ič Čajkovskij
Dal balletto Lo schiaccianoci: “Danza della Fata confetto”, “Danza cinese”, “Danza degli zufoli”, “Danza araba”, “Danza russa”, “Valzer dei fiori”
Claude Debussy
“Clair de lune”
Igor Stravinskij
L'Oiseau de feu (1919)
Amilcare Ponchielli
Dall’opera La Gioconda: “La danza delle ore”
Paul Dukas
L'apprenti sorcier (L’apprendista stregone)
Edward Elgar
Pomp and Circumstance
Ottorino Respighi
Pini di Roma
Direttore Timothy Brock
—
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
[1] In our ordinary stuff, our music is always under action, but on this ... we're supposed to be picturing this music—not the music fitting our story. Michael BARRIER, Hollywood cartoons; American Animation in lts golden age, Oxford University Press., 1999, p. 248
[2] https://www.ondacinema.it/film/recensione/fantasia-disney.html