Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Non avere rimpianti è meglio
Non avere rimpianti serve a invecchiare meglio: non è una riflessione di qualche filosofo da strapazzo, ma il frutto di una ricerca basata sull'osservazione dell'attività cerebrale di giovani e anziani alle prese con un gioco simile a quello dei pacchi di 'Affari tuoì’.
Questa ricerca, pubblicata su Science, è stata realizzata dal Centro Medico Universitario Hamburg-Eppendorf di Amburgo.
Avere a che fare con gli errori del passato non è mai cosa facile, ma se in gioventù qualche rimpianto può essere utile per prendere decisioni più sagge nel futuro, nella maturità calano drasticamente le probabilità di avere una seconda chance: rimuginare, quindi, non può fare altro che peggiorare il tono dell'umore e la qualità della vita. Partendo da questa considerazione di buon senso, i ricercatori tedeschi hanno tentato di spiegarne le ragioni biologiche analizzando l'attività cerebrale di giovani adulti, anziani depressi e anziani in salute alle prese con un videogioco molto simile al programma televisivo 'Affari tuoì. Grazie alla Risonanza magnetica funzionale hanno scoperto che, davanti alla consapevolezza di aver perso una buona occasione al gioco, giovani e anziani depressi riprendono a giocare rischiando di più perchè manifestano la stessa attività in due particolari aree del cervello: nel cosiddetto striato ventrale (regione coinvolta nella percezione dei rimpianti) e nella corteccia cingolata anteriore (associata al controllo delle emozioni). Gli anziani in salute, invece, non cambiano il proprio comportamento e mostrano un'attività cerebrale completamente diversa dagli altri giocatori, a riprova del fatto che riescono a non farsi imprigionare dai rimorsi regolando in maniera più efficiente le proprie emozioni. Questo sarebbe anche confermato dal monitoraggio di alcuni indicatori fisici di disagio, come la frequenza cardiaca e la conduttività elettrica della pelle, che risultano molto diversi negli anziani sani rispetto a quelli depressi. Il segreto per invecchiare bene, secondo i ricercatori, starebbe quindi nell'avere un atteggiamento mentale più positivo, proprio come quello che hanno dimostrato di avere gli anziani sani e saggi dello studio: molto meglio accettare di non poter controllare tutto, tenendo conto anche della variabile del caso, ed evitare quindi di addossarsi tutte le colpe.
Inserito da pat il 20/04/2012 11:30:27
rimorsi...rimpianti...chi non ne ha avuti ne ha o ne avrà???!!! nessuno al mondo penso...l'importante è credere nella vita sperare di migliorarci...lottare con tutte le nostre forze e non gettare mai la spugna!!!
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