Capitale impazzita

Città in ginocchio per un nuovo centro commerciale

Quel che non ha fatto la pioggia ha potuto la voglia di high tech

di Steve Remington

Città in ginocchio per un nuovo centro commerciale

In fila per il pane? No, per l'High Tech

D’accordo, mettiamo subito da parte la sociologia d’accatto, tipo “ma allora la povertà dov’è?”, “ma chi l’ha detto che la gente non arriva a fine mese” e via di questo passo. Roba superata, avariata.

Di fronte a quanto avvenuto ieri nella Capitale –l’apertura di un centro commerciale specializzato in elettronica che offriva prodotti high tech a prezzi bassissimi ha mandato in tilt mezza città–  sono solo frasi fatte, consumate, stropicciate come un maglione infeltrito. Perché davanti ad un televisore scontato, un portatile a prezzo stracciato, un telefonino a due lire (amarcord, pochi euro) – è successo  a Roma, non a Bombay – la gente ha iniziato a fare la fila a mezzanotte, subito dopo la partita della Lazio, passando la notte aggrappata ad una transenna, guardata a vista da una guardia giurata, pur di essere in cima alla fila.

Follia o segno dell’impoverimento generale? Malati d’acquisto o disperati inseguitori dello status symbol per sentirsi alla pari? Boh, difficile applicare la logica a qualcosa di illogico, “Ma perché sei in fila qui già a quest’ora?” “Aho, è quanno me capità de pja’ un televisore HD co’ du lire? Ce’ sta l’occasione, ne approfitto no?”. No, non può essere vero, non ci credo. Altro dannato della tecnologia, altra transenna, altra fila. “Embè, che c’è de strano?? A New York fanno ‘a fila per l’Ipad e l’Iphone, non potemo falla noi pe’n portatile?”. Prego, fate pure. Ognuno, in fondo, sceglie da se come farsi dal male.  Ma se il male del singolo diventa collettivo, allora salta tutto. Ma proprio tutto.

Perché ai dannati della notte, ieri mattina, si sono aggiunti  i guerrieri del giorno, arrivati a Ponte Milvio, zona nord della Capitale, centro della movida notturna giovane e mediamente ricca, da tutte le zone di Roma. Auto in fila come nel film L’ingorgo, liti fra conducenti, migliaia di persone in coda fin dalle prime ore della mattina. E poi vetrine in frantumi, 250 agenti della Polizia municipale in campo, supportati dai blindati dei Carabinieri, arrivati a Ponte Milvio come fossero il Settimo Cavalleggeri. E tutto per l'apertura di un centro commerciale che offriva a prezzi scontatissimi televisioni, cellulari e aggeggi di elettronica varia.

Da giorni volantini e manifesti avevano invaso la città, annunciando sconti e prezzi inimmaginabili: televisioni a 99 euro, telefonini a 19, Iphone a 399, consolle Nintendo a 79. Fra i dannati della coda molti immigrati, e tutti proiettati verso il primo piano, quello di cellulari e videogiochi. Quasi deserto invece il secondo piano, quello degli elettrodomestici. E poi un’ora di fila per pagare. Secondo le stime delle forze dell’ordine i dannati del Full color Hds sono stati circa otto mila. Otto mila persone che hanno lasciato famiglia, lavoro, impegni, impicci, imbrogli per l’affare del secolo, bloccando Roma e facendo saltare i nervi al Campidoglio. Affari forse, caos sì .

Forse perché c’è anche chi è tornato a casa a mani vuote, magari con una multa in più. Tecnologica anche quella, essendo fatta con il palmare. Insomma, dove non era riuscito il nubifragio, ha fatto centro mega store. Certo, l’acquazzone ha fatto danni e provocato una vittima. Ma il traffico di quel quadrante di Roma non si era bloccato. La pioggia di sconti e offerte, invece, ha allagato le strade di gente. A metà pomeriggio le agenzie battono il commento del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «Quando una grande catena commerciale arriva su un territorio dovrebbe avere l’accortezza di utilizzare tutte le cautele per ridurre al minimo i disagi dei cittadini. La compagnia ha lanciato una vendita promozionale di straordinaria portata senza mettere l’amministrazione in condizioni di valutare l’impatto che questa avrebbe avuto sulla cittadinanza. Nessuna comunicazione ufficiale di questa promozione è stata fatta né al Campidoglio né al XX Municipio. Per questo motivo  ho dato mandato al Comandante della Polizia di Roma Capitale di verificare tutte le eventuali violazioni amministrative che possono essere state compiute in questa circostanza, e all’Avvocatura capitolina di valutare la possibilità di una richiesta di risarcimento danni nei confronti della città di Roma». 

E già, anche questa volta le previsioni non hanno funzionato. Oppure non funzionano più certi schemi,  superati dalla follia collettiva. Che  non avrà pure metodo, ma seguire gli sconti e le offerte.     





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