Racconti

Un caffè con i fantasmi

Un piccolo gioiello di narrativa breve di Maurizio de Giovanni

di Annamaria Torroncelli

Un caffè con i fantasmi

copertina del libro

Un piccolo gioiello di narrativa breve di Maurizio de Giovanni

Una caffettiera napoletana e tre tazzine allineate su un tavolo.  Gli altri fantasmi ci attendono, per un caffè. E noi, i lettori, arriviamo con l’animo disposto ad una lettura veloce, una sessantina di pagine si leggono in mezzo pomeriggio o, a letto, prima di dormire. Fin dalle prime battute, però, ci accorgiamo che quel libriccino è esso stesso una tazzina di caffè. La limitata quantità della bevanda non deve trascinarci in una assunzione frettolosa, quel nettare bruno va assaporato con calma, anzi, con religiosità.  In effetti, ad accompagnare le tazzine, è una caffettiera napoletana e non la moka, figlia di un tempo frenetico, indizio che l’approccio a questo piccolo gioiello letterario sta nella preparazione e nella degustazione.

Gli altri fantasmi di Maurizio de Giovanni è una recente pubblicazione della piccola, ma validissima editrice Spartaco di S. Maria Capua Vetere. Tre racconti in forma di testo teatrale, tre storie, tre personaggi. Una figlia e il fantasma della madre, un padre e il fantasma del suo bambino, una coppia e il fantasma della loro unione. Una sola città, Napoli:  ineguagliabile palcoscenico, per de Giovanni, di ricordi e passioni. Gli altri fantasmi è un testo che va letto e abitato come una casa che diventa tua solo quando suo ogni angolo ti entra nella pelle, e si lega ad un momento della tua vita. È un libro nel quale insinuarsi. E perdersi.

Nei primi due racconti, La canzone di Filomena e Storia di Papo e Bimbomio, il pianto è la colonna sonora non scritta. Quantè bell’ a chiagnere! diceva un’altra Filomena, quella di eduardiana memoria. E le storie strazianti di Filomena e di Bimbomio ci scippano, ci strappano, le lacrime dagli occhi. Direi paradossalmente, quasi con gioia.

Filomena è un’orfanella dei primi anni del Novecento: della mamma ricorda solo il lento gocciolare dell’emorragia che la porterà alla morte dopo aver dato alla luce due gemelli, del padre vorrebbe dimenticare tutto, l’abbrutimento della solitudine e del dolore, la violenza delle sue mani incestuose. Una preghiera dolente, un’anima provvidenziale faranno sì che la vita riprenda la sua strada. Con luce serena.

Papo è un papà trascinato sull’orlo della follia dallo strazio della perdita del suo bambino per una malattia implacabile. Un incontro con un vecchio cieco conforta l’uomo. Ma il conforto, il sollievo ha un prezzo. Altissimo. Ricordare ogni momento della tragedia che lo ha colpito, riandare con la memoria all’orribile calvario è l’unico modo per ricongiungersi a suo figlio, Bimbomio. La storia di Papo e Bimbomio, nell’esclusiva riduzione in versi per l’ultimo recital di Toni Servillo, si intitola O’ viecchio sotto o’ ponte. Chi ha avuto la fortuna di ascoltare e godere dell’interpretazione  magistralmente unica di Servillo, fatta di parole sussurrate e strazianti pause, ritroverà nel testo in prosa quei brividi, una volta di più.

I figli. Le gioie e i dolori che procurano, le ansie che scatenano, le emozioni che travolgono sono privilegio di chi è genitore nell’anima. Si nasce mamma, si nasce Papo: è una predisposizione genetica. E anche i figli riconoscono chi è mamma e chi è Papo. Seguono il loro istinto, che non mente. Mai. Annusano e riconoscono. Come gli animali. Per  de Giovanni, i figli, l’amore e il dolore che da essi scaturisce, l’agghiacciante paura di perderli,  sono una delle ragioni profonde del suo scrivere, la medicina della sua anima.

La casa è il mio regno è il terzo atto unico, ed è il solo testo che riesce a strapparci qualche sorriso, seppure amaro. Anche qui fantasmi, entità di un’altra dimensione che nella vita, però, ancora “vivono”. Un uomo e una donna, una coppia incatenata al giogo matrimoniale dalle circostanze della vita e dall’orgoglio, continuano la loro infinita guerra anche nella morte.

Inevitabile il richiamo a Questi fantasmi del grande Eduardo: l’ampia  casa che rimane disabitata per decenni perché tra le sue pareti si è consumato un silenzioso quanto atroce delitto, il caffè con i suoi maniacali rituali, gli eterni problemi coniugali.

Quando il sipario calerà sulla nostra lettura avremo la sensazione di non essere stati solo semplici spettatori, ma protagonisti silenziosi e partecipi. E silenziosi e partecipi, ringrazieremo l’autore camminando in punta di piedi tra le sue pagine, le pieghe della sua anima.

La battuta iniziale de La canzone di Filomena, “Vi voglio raccontare una storia.”, è il progetto letterario di de Giovanni. Narratore, affabulatore, fascinatore straordinario, de Giovanni trasforma i suoi lettori, grazie alla potenza immaginativa della sua scrittura, in sceneggiatori inconsapevoli delle sue storie. Da questa straordinaria capacità di creare tensione emotiva alla trasformazione del racconto in drama, inteso come testo letterario destinato alla rappresentazione sulla scena, il passo è brevissimo e naturale. La scrittura teatrale sembra scaturire dalla penna di de Giovanni con la stessa naturalezza che apprezziamo nelle sue opere di narrativa più note, le storie del commissario Ricciardi, tanto che rimane difficile definirlo romanziere piuttosto che autore di teatro.  Per i più questa “trilogia delle anime” sarà la scoperta di un nuovo filone della vena letteraria di de Giovanni, ma per coloro che conoscono tutta la sua produzione, anche quella impropriamente definita minore,  è solo una conferma di una sua ulteriore dote, quella di autore teatrale e di sceneggiatore.  È un’anima, la sua, capace di imbastire storie di singolare impatto emotivo dando corpo ai nostri sentimenti, i più comuni e proprio per questo, i più forti.

 Le sue storie: abiti di alta sartoria creati con tessuti semplici, dove è la mano del sarto che fa la differenza.

Maurizio de Giovanni, Gli altri fantasmi. La canzone di Filomena. La storia di Papo e Bimbomio. La casa è il mio regno, Santa Maria Capua Vetere (Ce), Edizioni Spartaco, 2012, pp. 72. Euro 7

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da NewBalance547 il 15/11/2014 11:12:38

    Xs235New@163.com

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