Un cittadino comune

Considerazioni su un Paese senza guida

Siamo di fronte, giorno dopo giorno, a situazioni raccapriccianti che catturano l’attenzione per la tragicità con cui evolvono

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Considerazioni su un Paese senza guida

Le forze dell'ordine dopo l'attentato a Roberto Adinolfi

In questi giorni nei quali dovremmo esclusivamente pensare, intensamente, alla ricomparsa di  una successione di azioni clamorose, violente e premeditate come gli attentati -in una parola il terrorismo-,  siamo invece investiti dalle immagini di sommosse di cittadini contro il mostro Equitalia.

Questi italiani, anzi noi italiani, sentiamo e percepiamo lo stato come un nemico da abbattere, un’emanazione crudele e cinica dei nostri governanti che ci azzoppano giorno dopo giorno con valanghe inusitate di tasse.

Quale comune cittadino della nostra vituperata Italia, mai come in questo momento sento la necessità di una nuova e autorevole guida, distinguibile e capace di infondere un messaggio di speranza, affinché cessino queste truculente tragedie familiari dovute alla mancanza di sporco e infetto denaro.

Ormai Monti, e me ne dispiaccio perché ero un suo sostenitore, sembra tutt’altro che impegnato a risolvere tali agghiaccianti episodi, pare volersi dileguare tra le cupi nubi di un assenteismo stabilito, lui che è stato chiamato per risolvere il problema economico-finanziario e non certo, starà pensando, problematiche di sopravvivenza e di disperazione pandemica. E questo atteggiamento non ce lo possiamo permettere. 

Tutti noi ci stiamo chiedendo cosa realmente stia accadendo all’Italia che sta proseguendo il suo cammino con passo tentennante e malfermo.

Queste ultime ore, grazie a stampa e televisione, ci raccontano di un Paese senza un adeguato controllo, sempre più bellicoso e stanco delle angherie subite.

Un’Italia tristemente lasciata a se stessa.

Siamo di fronte, giorno dopo giorno, a situazioni raccapriccianti che catturano l’attenzione per la tragicità con cui evolvono. Si passa da una serie inarrestabile di suicidi al dèjà vu raccapricciante della rivendicazione di un vile attentato, fenomeno che ha distinto una triste pagina della nostra recente storia.

Come non associare lo sdegno di oggi, la gambizzazione di Roberto Adinolfi, a quello del marzo 2002 quando venne vigliaccamente ucciso a Bologna, a due passi da casa, Marco Biagi.

In altri tempi questa notizia avrebbe nettamente prevalso sulle altre, ma ora non c’è più tempo perché un altro evento significativo, quello delle rivolte alle sedi di Equitalia, sta permeando di vivido interesse le coscienze di noi comuni cittadini.

Le persone si sono rese conto che lo Stato a cui appartengono non garantisce più sicurezza e solidità, anzi sembra divorare ogni più piccola speranza ai suoi contribuenti, devastandoli nell’anima e nella mente. La Res Publica è ora il nemico da combattere se vogliamo sopravvivere.

Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, forse impressionato da queste vere e proprie sommosse popolari, ha chiesto al Governo di modificare la normativa sulla riscossione, con la speme, probabilmente, che esso possa prendere una decisione conclusiva e più morbida.

Il nostro Paese sembra fare di tutto per rendersi al mondo intero poco credibile per la sua scarsa propensione ad ascoltare la classe politica e il popolo che la elegge.

Il bisogno di tutti noi è quello di avere finalmente un leader che sappia prestare attenzione, altamente riconoscibile, che sappia traghettarci nel migliore dei modi in lidi più sicuri e sereni, che possa infonderci sensazioni condivisibili.

Purtroppo quanto sopra è, per ora, solo un sogno in quanto il presidente Monti si sta barricando ogni giorno che passa dietro la sua scrivania e dietro inutili viaggi all’estero.

Egli è riuscito a scavare un grande fossato tra sé e il popolo, senza minimamente infondere serenità e fiducia; si sta dimostrando un asettico, mediocre professore e basta, senza spunti e senza partecipazione emotiva.

Giorni addietro mi sono espresso sulle elezioni amministrative e su Grillo, affermando che il suo exploit elettorale era il segnale netto che i votanti avevano voluto dare con quella scelta, del fatto che si erano stancati della solita becera politica, dell’assenteismo emozionale di un Governo che pensa solo a rintanarsi dietro le proprie caduche dissertazioni.

L’Italia, ci hanno ammonito da Berlino, non è ancora fuori dalla crisi, tutt’altro, chi ci guida non può assolutamente permettersi passi falsi, né tantomeno fare orecchie da mercante verso le tantissime grida di disperazione del suo popolo.

“Niente provoca più danno in uno Stato del fatto che i furbi passino per saggi”

Francis Bacon, Saggi, 1597/1625

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    6 commenti per questo articolo

  • Inserito da pat il 13/05/2012 18:25:13

    ...maxino.. siamo tutti disperati... impauriti e si sa chi ha paura finisce per attaccare per non essere sopraffatto...dobbiamo pagare per tutti gli errori che sono stati commessi...è la legge/beffa del nostro paese siamo macchiati dal peccato commesso dai nostri "padri padroni"...dobbiamo scontare noi gli errori di chi non ha saputo e non sa governare... siamo stanchi e abbiamo bisogno di qualcuno che ci faccia uscire da questo buio che non ci permette di trovare l' uscita di questo orrendo tunnel maleodorante...putrido...che ci toglie il respiro...

  • Inserito da ines giolli il 12/05/2012 18:05:09

  • Inserito da Loredana il 12/05/2012 16:58:24

    Purtroppo condivido ogni parola dell'articolo, perché il sentimento dominante è quello della disperazione e del non vedere via alcuna di uscita. Ammetto che non ho nessuna fiducia in chi governa, ora. Probabilmente dal punto di vista delle competenze saranno tutti professori a cinque stelle ciascuno. Dal punto di vista umano, si stanno dimostrando poco più di iene in doppiopetto e tailleur. Dove possiamo trovare forza e coraggio di andare avanti e uscire da questo tunnel? Solo in noi stessi, TUTTI noi stessi, perché dai vertici possiamo aspettarci solo gelide statistiche, vedi il famoso pareggio di bilancio.

  • Inserito da a.passera il 12/05/2012 15:04:18

    ho veramente paura ,è tutto così inquietante , devo aver letto una bufala , meglio così, è tutto esatto quel che dici,ma il peggio è che non c è luce ,da nessuna parte

  • Inserito da gabriele il 12/05/2012 14:57:04

    Bisogna avere meno paura di quanta ce ne vogliono farci pensare. Dobbiamo pensare solamente a come liberarci di questa Politica che ci ha massacrati si da dopo la fine della guerra. Se quella che viene sbandierata come democrazia è un covo di intrighi e brogli elettorali, per rovesciare uno Stato alla Principe Giovanni ( Robin Hood) bisogna usare la forza. Io non ho mai creduto pienamente alle brigate rosse così come non credo al presunto manipolo di malati mentali autodefinitisi anarchici, che hanno tentato e tentano di sovvertire lo Stato. Quattro gatti possono solamente creare problemi rendendo, agli occhi del popolo pecora, più forte la demagogia statale. La rivoluzione sociale è di ben altra fattura. Ma queste gambizzazioni e bombe io sono certo che appartengano ai Servizi Segreti deviati! La miccia - Movimento 5 Stelle - è stata accesa mentre il botto lo vedremo alle prossime Politiche ed Amministrative.

  • Inserito da emanuelespione il 12/05/2012 13:02:45

    c'era una guida per il paese....ma l'hanno attaccata...e i soliti italianucci l'hanno sostenuta....purtroppo questa è l'italia....con una mentalità molte volte ancora ferma alla dominazione borbonica....

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