Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
FACCIA A FACCIA
Come promesso dagli alleati della campagna democratica e come suggerito dallo stesso Barack Obama, in questo faccia a faccia, il presidente è stato molto meno contenuto di quanto non fosse stato nel primo. Praticamente ha consumato la sua vendetta.
Il secondo round tra il presidente in carica e il candidato repubblicano per la Casa Bianca, Mitt Romney, è stato intenso, brillante, a volte discutibile per i diversi modi di esporsi dei due politici.
Le statistiche proclamano Obama netto vincitore, quasi per k.o., sebbene ci sia stata meno differenza di quanto fatto da Romney nel primo match.
La CNN ha dato Obama vincente col 46%, mentre il 39% è toccato a Romney. La CBS ha dato al presidente il 37%, e 30% all’altro; il 33% degli intervistati ha ritenuto pari il dibattito.
Passando subito all’offensiva Obama ha, praticamente, trasformato la discussione in uno scontro a viso aperto col suo rivale. Il moderatore, Randy Crowley ha riconosciuto scherzosamente che a un certo punto il presidente sembrava veramente sul punto di scagliarsi verso Romney. Sia per l'economia, l'immigrazione e la Libia, e per gli altri temi trattati, i due uomini la scorsa notte hanno dato vita a uno show elettorale definito come uno dei migliori dibattiti della storia politica americana.
L'attacco alla Libia è stato il momento in cui più è parso brillare Obama, anche se il tema era da molti ritenuto un campo minato, soprattutto dopo il 'salvataggio' fatto dal Segretario di Stato Hillary Clinton, che la Domenica precedente si era detta soddisfatta e orgogliosa della politica internazionale di Barack Obama.
"Noi perseguiremo coloro che hanno ucciso i diplomatici e li consegneremo alla giustizia," ha detto con enfasi il presidente. Per quanto riguarda la Clinton, ha chiarito che il segretario lavora per lui e che "la responsabilità finale" però è solo quella del presidente, e di nessun altro.
"Io sono quello che riceve le bare quando tornano a casa," ha quasi poeticizzato un Obama serissimo che si è messo a guardare negli occhi del pubblico. Obama ha definito "un insulto" che il Partito Repubblicano, con Romney al timone, implichi che l’attacco alla Libia sia stato solo mera propaganda politica. " Il governatore Romney ha fatto accuse politiche proprio quando i nostri diplomatici stavano per essere perseguiti”. "Questo non è un problema politico, ma solo di sicurezza nazionale”. “In materia di sicurezza nazionale compirò sempre ciò che prometto", ha insistito Obama che ha ricordato come risultati positivi l'uscita dell’ EE UU dell'Iraq, dell'Afghanistan e la cattura e la morte di Osama bin Laden.
Romney ha basato il suo attacco sul tema della Libia, da cui trascorsero molti giorni fino a che l'Amministrazione riconobbe che non fu un fatto isolato, ma un attacco terroristico in piena regola. "Ma quello che mi preoccupa", ha detto Romney "è che dopo la morte di quattro americani, il giorno dopo, il presidente Obama è andato a Las Vegas e Colorado per raccogliere fondi."
Due modelli sociali e due modelli per il futuro dell'America. I primi 45 minuti sono trascorsi a trattare di economia, economia e, ancora, economia. Barack Obama ha definito l'ex governatore del Massachusetts multimilionario, “e si presenta come il candidato dei ricchi e non dei meno abbienti”. Obama ha ricordato che "ROMNEY PAGA SOLO IL 14% DI TASSE" . " Fa così per mantenere i tassi bassi sui suoi guadagni ", ha riferito il presidente. Romney guadagna circa 20 milioni di dollari all'anno per gli investimenti, soprattutto con la compagnia Bain Capital, che ha diretto fino ai primi anni novanta.
Romney ha insistito sul fatto che non aumenterà mai le tasse ai redditi più alti. Obama ha discusso in dettaglio la sua politica fiscale, affermando che farà il contrario di quanto esternato dal suo avversario.
L’Obama di questa notte è stato molto diverso da quello visto nel faccia a faccia di Denver dove, nei sondaggi, fu posto dietro a Romney; malgrado ieri sera abbia perso un'opportunità d’oro di eleggere Romney erede delle politiche di George W.Bush, quando al repubblicano Bush è stato chiesto che cosa lo differiva dal precedente presidente.
Romney ha insistito sul fatto che gli ultimi quattro anni di presidenza democratica non sono stati buoni come Obama ha dipinto. "Posso garantire che se viene rieletto sarà lo stesso Obama Barak dei quattro precedenti", ha sottolineato Romney.
Poi, Romney ha attaccato Obama per non aver saputo riformare il sistema dell’immigrazione.
Il presidente, dal canto suo, ha visto l'occasione servita su un piatto d'argento e ha sottolineato che, se nessun progresso c’è stato in questo settore la colpa è solo del blocco sistematico dei repubblicani al Congresso. "Abbiamo bisogno di riparare il sistema di immigrazione, che oramai è logoro, anzi è rotto," ha ripetuto il presidente come sempre. "Ho fatto tutto quello che potevo e da solo" si è giustificato evidenziando che aveva chiesto "assistenza al Congresso" senza trovare una risposta. I Latinos sono stati un segmento preciso della popolazione per l'elezione di Obama nel 2008. Ora, Barack Obama, ha bisogno del ritorno in massa alle urne, pur non essendo riuscito a far passare la riforma dell'immigrazione, e di chiarire la situazione degli oltre 12 milioni di immigrati clandestini che risiedono negli Stati Uniti.
Eppure, in questo accanito dibattito, le donne hanno avuto uno spazio minimo. Si è parlato di questa componente della popolazione che vive una forte disparità salariale. "Le donne guadagnano solo il 74% di quello che guadagnano gli uomini negli Stati Uniti", ha affermato, includendo la questione come una dichiarazione. Il presidente di colore ha colto l'occasione per ricordare che è stato allevato da una madre single. Romney, invece, ha sottolineato che “ ho assunto molte donne per la mia squadra quando ero governatore”.
La fine del dibattito è servita al presidente per dire che Romney si è fatto male da solo al momento della comparsa del video, all’inizio della sua campagna, che parlava del 47%, quello in cui il politico-imprenditore assicurava che quasi la metà degli americani vive in attesa che lo stato risolva i loro problemi, perché gente indolente. "Penso che il governatore Romney sia un uomo buono, ma credo che avesse in mente, quando parlava di quel 47%, di certe persone che vivono nel governo, a porte chiuse”, ha concluso il presidente degli Stati Uniti.
Inserito da Loredana il 17/10/2012 17:15:47
Non ho seguito il dibattito, ma a giudicare dalla passione dei loro sostenitori, che sono in grado di ripeterne le parole e discutere nei minimi dettagli l'incontro, sembra sia stato un vero e proprio scontro di titani. Forse Obama non è riuscito a fare tutto quello che aveva promesso in campagna elettorale quattro anni fa, ma dalla sua parte ha capacità di far presa sui cuori altrui. Pare che Romney parli soprattutto attraverso il suo portafoglio rigonfio...
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