Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Mitt Romney
Alla fine ripartiamo dall'inizio: gli scivoloni delle primarie.
Non tanto per quello che Romney disse allora, usando la parola 'auto-deportazione” riferita agli immigrati clandestini, per esempio, che non si è cancellata dalla mente degli ispanici – ma perché lasciò la sua campagna elettorale senza denaro nel momento in cui, invece, la squadra di Obama stava portando il suo maggiore attacco.
Ci sono diversi motivi che possono spiegare la vittoria di Obama, ma la strategia chiave della campagna è quanto sopra.
Senza più denaro, per averlo utilizzato per combattere strenuamente nelle primarie e non potendo più usare le donazioni per le presidenziali, fino ad essere nominato alla fine di agosto nella convenzione repubblicana, Romney non poté far fronte all'aggressivo attacco democratico che lo definiva come un impresario crudele di fronte al mondo intiero.
Senza quasi poter reagire, Romney si è visto convertito in vizio quella che era la sua gran virtù di fronte all'Obama della crisi: in impresario che aveva provato a disquisire di economia.
Benché la controversa strategia democratica sembrasse essere finalmente abbattuta nel primo dibattito televisivo, di cui Totalità espresse la propria opinione, il risultato elettorale ha evidenziato in realtà la sua efficacia stabile e duratura.
L’equipe di Romney, pensiamo, se potesse tornare indietro e modificare qualcosa penserebbe di spendere più soldi per difendere con maggiore determinazione il programma di Mitt, sviando il suo profilo di uomo d’affari miliardario e privo di tatto.
Allo stesso tempo, la necessità –giustamente- in quel momento di cercare fondi, obbligò Romney a cercare donatori importanti, che gli sottraevano tempo e concentrazione, invece di farsi personalmente conoscere dai cittadini, così da rispondere alla campagna democratica che lo definiva solo un miliardario goloso di, ancora, più potere.
Inserito da Loredana il 09/11/2012 12:02:47
In effetti, le sue caratteristiche principali lo hanno portato ad affermare cose impopolari e a segnare grossi autogol. Il problema dei clandestini e delle persone di etnia diversa che vivono in America (ma non era il grande melting pot, la terra del sogno americano, il nuovo puro contro il vecchio corrotto europeo?), il social welfare, sono stati interpretati con apparente saccenteria e superficialità da Romney e il suo staff. Senza volere, ha trovato il modo di offendere una parte degli Americani, soprattutto quelli che non ce l'hanno fatta ad essere come lui, miliardari, dicendo loro che non si volevano prendere la responsabilità della propria salute, e altri giudizi pesanti come questo. L'elettorato non deve essersi sentito poi molto rispettato...mentre dall'altra parte, l'avvocato nero partito svantaggiato e arrivato al grosso traguardo, pur facendo pasticci, deve essere sembrato molto più umano e vicino.
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