Nel 2012 uccise 100 donne

Stop al femminicidio, una volta per tutte

Sradicare l’uso del linguaggio sessista, dei giornali e delle televisioni, allo scopo di favorire un legame riguardoso e una stratificazione di potere imparziale tra maschi e femmine

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Stop al femminicidio, una volta per tutte

Abbiamo più volte ribadito, dalle pagine di Totalità, che ilfemminicidio è un delitto purtroppo perpetrato in tutto il mondo e, l’Italia, non è il fanalino di coda di questa tristissima lista di Paesi, anzi! Basti pensare che solo nel 2012 sono già state ammazzate senza pietà alcuna ben 100 donne, dati questi riferiti dal Telefono Rosa.

Totalità, frequentemente, per contrastare questa carneficina, affronta il dramma incoraggiando tutto il sesso femminile a ribellarsi denunciando, sin dai primi attacchi, l’aggressore.

E’ fondamentale, innanzi tutto, bloccare la violenza all’interno del nucleo familiare significando ogni donna, di qualsiasi età, a impadronirsi del discernimento sulle posizioni nell’ambito domestico, dove da sempre vive e vegeta una visione fondata sulla sottomissione verso l’uomo.

E’ indubbio che viviamo in una società soggiogata da vetusti principi di modello patriarcale, ove il maschio è la preminenza assoluta e la femmina l’inferiorità accertata, e tutto ciò si verifica soprattutto nella vita comune e, in particolar modo, in campo lavorativo, politico, culturale e via dicendo.

C’è poi da evidenziare quella sorta di maschilismo becero e arrogante che ha esiliato le donne al ruolo di bieco oggetto sessuali, confinandole sempre più ad una stato larvale di inconsistenza intellettiva.

Tale sottomissione è uno degli aspetti più contrassegnanti della nostra progredita civiltà.

Quindi, in primis, occorre evidenziare a caratteri cubitali che l’uomo violento e aggressore non deve rimanere un mero problema privato, ma va immesso, senza perdita di tempo, nella questione politica, poiché, ormai, divenuto un evento di grande minaccia sociale.

Occorre, ed è importantissimo, che venga, una volta per tutte, sradicato l’uso del linguaggio sessista, dei giornali e delle televisioni,  allo scopo di favorire un legame riguardoso e una stratificazione di potere imparziale tra  maschi e femmine.

In tal contesto, il Governo stesso è obbligato a impedire, ostacolare e  sostenere con azioni vere, determinate – e non con i soliti, inutili blà blà blà- ogni atto di violenza contro l’intero mondo femminile.

Il femminicidio è un morbo devastante, che va in ogni modo asportato e combattuto con tutte le forze possibili, grazie al duro intervento delle Istituzioni, ma fondamentalmente da tutti, uomini o donne che siano per una società che non arrivi più a contare, ogni anno, centinaia di morti causate dalla violenza maschile. 

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    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da Centro Documentazione Violenza Donne il 14/11/2012 21:23:31

    http://violenza-donne.blogspot.it/2012/08/in-italia-non-esiste-unemergenza.html http://violenza-donne.blogspot.it/2012/08/rapporto-sulla-violenza-delle-donne-in.html http://www.vittimologia.it/rivista/articolo_macri_et_al_2012-03.pdf

  • Inserito da beatrice il 14/11/2012 16:14:59

    Affronti un tema delicato e importante, e per questo ti ringrazio. Spesso parlo delle donne, degli abusi, delle violenze che esse subiscono nelle varie parti del mondo, pure qua da noi; e i numeri da te citati lo dimostrano. Qualcuno penserà che siano i soliti discorsi femministi, ma non è così. Anzi, il problema nasce proprio da chi ha inteso il femminismo come una lotta contro l'uomo, come una lotta tra sessi. E sinché si continuerà a pensare che i due sessi siano in contrapposizione, e che la donna voglia dimostrare all'uomo di valere di più, nel momento in cui rivendica i propri diritti, il problema rimarrà insormontabile. La donna e l'uomo dovrebbero completarsi, senza che uno domini l'altro, mantenendo ognuno le proprie peculiarità. Non tutti gli uomini sono violenti, spaventati dall'autonomia femminile, terrorizzati dalla paura atavica di perdere il controllo della femmina, che vorrebbe dire perdere la certezza che la prole sia sua. Molti uomini sono esseri meravigliosi, capaci di cogliere le fragilità femminili, così come di riconoscere la grande forza presente in ogni donna. Capaci di ascoltare, rispettare, accogliere e sostenere i sogni della propria compagna. E sono questi gli uomini più virili, quelli che dimostrano la forza maggiore: sanno sostenere la libertà della donna, poiché solo nella libertà possono esistere il vero amore e il vero rispetto. Ecco, la lotta contro il femminicidio dovrebbe passare anche attraverso un lavoro educativo rivolto alle nuove generazioni, atto a modificare il modo in cui l'uomo vede se stesso, non solo la donna.

  • Inserito da Loredana il 14/11/2012 10:34:22

    Sradicare il linguaggio sessista e ripensare i ruoli di entrambi, uomo e donna, dall'inizio, svincolandoli da inutili giochi di potere, che portano solo a odio e incomprensione. Ancora non capisco le ragioni di tutto l'odio nei confronti delle donne. Se è vero che nasce dalla paura, perché gli uomini hanno così paura? E sono talmente primitivi nei loro circuiti mentali, da non saperla superare e guardare la donna come una compagna, e non un oggetto da spezzare quando non lo si vuole più?

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