Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Quando scende la notte, si accendono le luci in casa, e mentre le immagini televisive mostrano la loro prima serata, si consultano Twitter o Facebook con il mobile.
Al momento di coricarsi, ancora una “navigatina” sull’ IPad, prima di spegnere le luci.
Sicuramente questa è la routine di molte famiglie, che però può avere conseguenze sul nostro umore, come appena dimostrato da uno studio pubblicato sulla rivista Nature.
Lo studio, condotto sui topi, mostra che l'esposizione alla luce intensa della notte, può avere un impatto negativo sulla capacità di apprendimento e sullo stato d'animo .
Il team guidato da Samer Hattar, della Johns Hopkins University(USA), ha sottoposto un numero di roditori a un ciclo anomalo di luce e tenebre: illuminazione per tre ore e mezzo, seguita da altrettanta oscurità.
Questi cicli abnormi hanno avuto ripercussioni sullo stato d’animo degli animali, con risultati che hanno indicato una confusione depressiva, apatia, immobilità, disinteresse per lo zucchero, e che hanno avuto conseguenze negative sulla loro capacità di imparare cose nuove.
“ E’ certo -ammette il Dott. Hattar- che lo studio è condotto sui topi, ma insiste sulle varie similitudini con gli umani, e sono molte. In questo caso, concretamente, l'alterazione neurologica provocata dalla luce notturna è da addebitare ad alcune cellule situate nella retina, chiamate cellule ganglionari retiniche (intrinsecamente) fotosensibili. Quando, queste cellule vengono attivate a causa di una forte luce colpiscono direttamente il centro del cervello che controlla i nostri stati d'animo, indipendentemente dalle ore di sonno dormite dai topi.”
I ricercatori hanno anche trovato alti livelli dell'ormone dello stress (cortisolo), a causa della luce ogni 3,5 ore.
In un comunicato stampa, Hattar insiste nel dire che non occorre stare in casa completamente al buio di notte, ma consiglia di spegnere le luci più forti.
A suo parere, è importante essere almeno consapevoli degli effetti che può avere il nostro corpo per l'esposizione alle luci nelle ore notturne, poiché ormai e divenuta routine nella nostra vita.
Il rapporto tra stati d'animo e luce è una vecchia conoscenza degli scienziati e, in effetti, l'arrivo dell'inverno con meno ore di luce è spesso causa di stati d'animo malinconici . Tuttavia, come sottolineato in un commento, nella rivista Nature, da Lisa Monteggia, del Texas Southwestern University, “i circuiti neurali coinvolti in questa relazione non sono ben noti”.
“Fino ad ora, prosegue, la teoria più estesa era che la mancanza di sonno e la deregolamentazione del nostro orologio interno, per esempio, in lavoratori del turno di notte, potevano essere il principale motivo”.
“Tuttavia, aggiunge, ogni cosa indica che un'esposizione anomala alla luce 'ad ore indebite' può avere una ripercussione diretta sul nostro cervello, indipendentemente dal ritmo circadiano (classe di dissonnie che riguardano l' alterazione del ciclo sonno veglia) e di altri disturbi del sonno…”
“In realtà, conclude, bisognerà continuare ad indagare in merito alle cellule sensibili della retina, alla comparsa della depressione ed di altri disturbi dell’umore”.
Inserito da Loredana il 16/11/2012 13:39:41
Ho sperimentato anch'io questi effetti sul mio umore, anche solo semplicemente lavorando al pc prima di andare a dormire. Al mattino dopo, mi sembrava di non essere andata a riposare per nulla, e avevo ancora pensieri di preoccupazione a riguardo del lavoro, invece di allontanarli per potersi poi riprendere. Ecco un altro buon consiglio da seguire per evitare ripercussioni negative...lasciare iPad e telefonini lontani dal letto.
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