Ondate repressive in tutta Cuba

Cuba celebra la Giornata dei Diritti Umani con tantissimi dissidenti in carcere

Molti sono già stati rilasciati mentre altri sono rimasti agli arresti domiciliari

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Cuba celebra la Giornata dei Diritti Umani con tantissimi dissidenti in carcere

Le Dame Bianche

La Commissione Cubana per i Diritti Umani e la Riconciliazione Nazionale (CCDHRN) hanno denunciato nella giornata di ieri un’ondata repressiva alla vigilia della Giornata internazionale dei diritti umani , con decine di arresti di breve durata, o domiciliari, come informa l’agenzia EFE.

"Il governo (di Cuba ) sta per commemorare la data, e allo stesso tempo scatena un'ondata di repressione a livello nazionale contro i difensori dei diritti umani e dissidenti ", ha detto il portavoce dell’illegale CCDHRN, Elizardo Sanchez .

Secondo lui, tra Domenica e Lunedi ci sono stati "dai 50 ai 100 arresti arbitrari in tutta l'isola, sebbene molti siano già stato rilasciati, e alcuni siano ancora agli arresti domiciliari”.

Questa Domenica, le Dame bianche, hanno riferito  che circa 90 donne di questo gruppo dissidente, hanno subito detenzioni temporanee in diverse province, quali Santiago de Cuba, Holguin, Villa Clara, Matanzas, l'Avana e Pinar del Rio.

Nel suo ultimo rapporto mensile sulla repressione politica, la Commissione ha registrato almeno 410 arresti arbitrari nel mese di novembre, che a suo parere "indicano ancora un alto livello di repressione nei confronti di cittadini pacifici che sono in disaccordo con il governo."

Sonia Garro e Calixto Ramón Martínez, da Madrid, rappresentanti dell’Osservatorio Cubano dei Diritti Umani e di Cuba Democratica !, si sono fatti sentire questo lunedì per reclamare il rispetto dei diritti umani a Cuba, e per la liberazione della Dama bianca Sonia Garro e del giornalista Calixto Ramón Martínez, in sciopero della fame dai primi di novembre.

La diplomazia statunitense, d'altra parte, ha condannato proprio ieri l'arresto a Cuba di un centinaio di difensori dei diritti umani, quando hanno manifestato, domenica, in forma assolutamente pacifica, come informa l'agenzia Afp.

La portavoce del Dipartimento di Stato, Victoria Nuland, ha voluto, in primis, menzionare l'arresto di circa 94 membri delle Dame Bianche in tutto il paese.

La Casa Bianca si è mostrata, infine, "profondamente preoccupata per il ricorso ripetitivo alla detenzione arbitraria e alla violenza" da parte del regime castrista.

Ma, ancora, passi veramente decisivi per il popolo cubano non se ne fanno… il solito continuo bla bla bla… e, intanto, la gente viene presa a manganellate!

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    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da Lucas il 12/12/2012 09:26:26

    Sapete chi è Elizardo Sanchez? sarebbe bene informarsi, lo chiamano el camajan, non è affatto un dissidente ma un controrivoluzionario pagato dalla sina, le dame in bianco uguale, la casa bianca preoccupata di cosa? occupano ancora illegalmente un pezzo di terra cubana (guantanamo) dove sono ancora in attesa di giudizio centinaia di prigionieri e si preoccupano dei diritti umani a Cuba?????

  • Inserito da Luisa Grasso il 11/12/2012 16:08:59

    Che ancora si reprima il diritto d'opinione e il dissenso politico pacifico con la reclusione, è un fatto gravissimo, anche se avviene nella Cuba di Fidel Castro. Gli arresti temporanei hanno lo scopo di dissuadere le manifestazioni di pensiero di queste organizzazioni che sostengono la promozione dei diritti umani in quel paese, e soprattutto di impedire che notizie del genere, si diffondano oltre confine. Certamente non per evitare la disapprovazione degli altri paesi, di cui non tengono alcun conto, ma per far si che le parole di condanna che vengono rivolte al governo cubano, non fomentino la crescita del dissenso. Tipico sistema dei regimi dittatoriali, nascondere la polvere sotto i propri tappetti. E' vero le parole di biasimo servono a poco, ma come potrebbero in concreto intervenire gli stati? A questa domanda, personalmente non saprei rispondere!

  • Inserito da Loredana il 11/12/2012 11:15:06

    Niente di nuovo sotto il sole, bisogna cambiare tutto affinché nulla cambi...insomma, potremmo riassumere la situazione di Cuba con un'altra serie di citazioni pessimiste. E qui l'ironia si fa sarcasmo nero: la Giornata dei Diritti Umani si avvicina e loro pensano bene di festeggiarla al meglio, con una raffica di detenzioni arbitrarie. Complimenti, il messaggio è passato molto bene ed è stato recepito ed elaborato meglio. Cuba è un altro di quei posti nel mondo, insieme alla Striscia di Gaza e la Palestina e Israele, a costituire una sorta di mondo di guerra, apparentemente inamovibile e immutabile. Posti dove il dialogo, la comprensione, il desiderio di appianare i conflitti muoiono miseramente sotto fiumi di parole belle e ubriacanti. Ma perché è così difficile metterle in pratica? Non ce la facciamo proprio, come esseri umani?

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