Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Familiari distrutti
Una settimana prima che gli alunni della Newtown Sandy Hook School (Connecticut) iniziassero le loro vacanze di Natale, un giovane è entrato in questo istituto e ha aperto il fuoco su chiunque ha attraversato il suo cammino. Il bilancio delle vittime è di 28morti.
Tra di esse 20 bambini, la madre dell’ assassino, la quale è stata uccisa prima di compiere il tiro al bersaglio umano. Poi, l’unica cosa giusta: si è ucciso.
Il killer, che sembrava soffrire di un disturbo cerebrale, è stato identificato come Adam Lanza , 20anni.
In un promo momento il fratello maggiore, Ryan, di 24 anni, è stato scambiato per l'assassino, arrestato e interrogato dalla polizia, ma poco dopo è stato appurato che non aveva nulla a che fare con la strage. Un portavoce della polizia del Connecticut ha indicato che la sparatoria, è avvenuta in una zona particolare della scuola, in due aule, al centro delle quali è stato ritrovato il corpo dell’omicida. Ancora, però, non esiste la categorica certezza che si sia suicidato.
Altre due vittime sono spirate in ospedale, come ha riferito, ancora, la polizia.
Verso le 09:30 (ora locale) Adam Lanza, armato con due pistole 9 mm e un fucile, è entrato nella scuola elementare e giardino d’infanzia Sandy Hook a Newtown .
Una volta nel corridoio centrale, ha cominciato a sparare indiscriminatamente verso qualunque cosa si muovesse.
Poco dopo si è recato in una classe, dove ha continuato la mattanza uccidendo tutti i presenti. Secondo le autorità, questa è la classe dove sua madre insegnava ai bambini di 5 anni. Un testimone ha affermato di aver sentito 50-60 colpi. Altri hanno notato che tra i morti c’era anche uno psicologo della scuola e il preside della stessa, Dawn Hochsprung.
Prima di perpetrare il massacro Adam, ha ucciso a sangue freddo sua madre, il cui cadavere è stato rinvenuto dalla polizia in casa, secondo quanto informato da fonti ufficiali ai media locali.
La cosa inquietante è che una delle armi che trasportava il giovane era una Glock automatica, una pistola associata ai tragici massacri di Virginia Tech e dell'Isola di Utoeya (Norvegia). Nella sua automobile hanno trovato altre due armi, una di esse una carabina di grande calibro.
Il tenente di polizia del Connecticut, Paul Vance, ha informato che, dopo aver ricevuto una chiamata di emergenza, varie squadre di agenti - tra essi anche un team SWAT (agenti specializzati in armi e tattiche speciali) sono accorsi sul posto con la finalità di bloccare il folle ed incaricarsi dell'evacuazione.
Un'alunna del centro ha descritto alla NBC-TV che quando hanno iniziato ad ascoltare gli spari la sua classe si trovava nella palestra e la sua insegnante ha chiesto loro che si sdraiassero a terra. La maestra, poi, ha guidato tutti gli alunni in una stanza da dove la polizia ha potuto scortarli fino ad una stazione di pompieri, lì vicina.
Tra i primi accorsi è stato visto Dannel P. Malloy, governatore dello Stato del Connecticut, il quale si è unito alle famiglie rimaste durante il resto della giornata. Al governatore si è aggiunta una squadra di terapeuti e volontari della Croce Rossa che hanno potuto assistere i genitori e parenti dei bambini.
Malloy si è incaricato di tenerli informati sulle ultime novità e di trasmettere loro le condoglianze inviate dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.
In una sua apparizione il Presidente si è mostrato visibilmente emozionato tentando di controllare a stento le lacrime: " L’America ha sofferto troppe tragedie come questa negli ultimi anni", ha detto. Ha anche espresso la sua speranza che il paese possa al più presto unirsi e "prendere azioni significative per prevenire tali massacri, indipendentemente dalla politica."
"Il presidente ed io come genitori ci sentiamo molo vicini alle famiglie e faremo tutto, e anche di più, per appoggiare le autorità e aiutare quelli che stanno soffrendo", ha dichiarato alla televisione Jay Carney, segretario di stampa della Casa Bianca. Quando gli hanno domandato in merito all’uso delle armi, Carney ha garantito di essere sicuro che “Washington dovrà aprire una discussione, ma non subito”.
Tuttavia, l'importanza di questo incidente, unito alla lunga lista di sparatorie perpetrate in questo anno, hanno portato il sindaco ed il governatore di New York, rispettivamente Michael Bloomberg ed Andrew Cuomo, ad esigere azioni immediate contro le armi. Bloomberg ha già varie volte reclamato una legge per controllare la vendita di ogni tipo di armi “ poiché, da oggi, neanche i giardini di infanzia sono sicuri; ogni giorno che lasciamo trascorrere altre 34 persone vengono assassinate con le pistole." Cuomo ha preteso “un’azione energica, poiché dobbiamo, come società, unirci e immediatamente prendere misure durissime contro l’utilizzo delle armi.”
E fin qui tutto come da copione: la telefonata del Presidente, quella del segretario, la presenza del governatore sul luogo dell’orrore e via dicendo, ma intanto si piangono altre vite, si assiste all’ennesima carneficina di persone innocenti, di ben 20 bambini delle elementari trucidati da un pazzo.
E il segretario di stampa alla Casa Bianca Carney, che afferma che occorre aprire una discussione, ma non ora…
Allora quando, essere anencefalico che non sei altro, nel momento in cui stermineranno un’intiera scuola? 20 ragazzini sono pochi?
O, forse, quando toccherà ad uno dei tuoi figli?
Non basta piangere, come ha fatto Obama, occorre passare ai fatti, senza pensare al guaio economico che una restrizione profonda delle armi in USA, potrebbe causare.
Perché l’unico, vero, stomachevole problema non sono le stragi… ma la perdita di vile denaro.
Ripeto: ma se toccasse al figlio di uno di loro?
Inserito da luisa grasso il 16/12/2012 11:40:16
Il sangue innocente che paga, con la propria vita, l'ampio profitto ricavato con il libero commercio delle armi. Veri e propri eccidi di massa, in Norvegia così come negli USA. Troppe le stragi, avvenute nel tempo, soprattutto in quest'ultimo paese. Cosa aspettino per regolare il mercato delle armi con norme più restrittive, ancora è da capire. Forse hai ragione tu Maximilian. Forse se tra le vittime dei massacri ci fossero stati, figli di personaggi di peso politico, si sarebbe agito velocemente, si sarebbero superati imbarazzi e problemi economici. Così si attenderà la prossima tragedia, fino a quando la sofferenza abbraccerà anche una very important person. Anche la scala del dolore è graduata in base all'importanza di chi soffre...purtroppo!
Inserito da Loredana il 15/12/2012 16:32:56
In questo caso, sarebbe già passata una legge che impedisce l'uso di armi, le avrebbero sequestrate tutte, dalla prima all'ultima, andando casa per casa, cascina per cascina in tutti gli Stati Uniti, non tralasciando nemmeno una cuccia da canile. Duro e cinico da dire, ma è così. Finché sono i figli altrui a morire...ci dispiace, ma non ora. Grande risposta d'umanità, carissimo Segretario.
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