Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
A Nuova Delhi, India, continuano tuttora manifestazioni di gruppi di donne e studenti, nei pressi delle stazioni di polizia.
Dibattiti parlamentari e indignazione sociale, sono gli effetti più visibili contro lo stupro di gruppo compiuto ai danni di una donna a bordo di un autobus Domenica scorsa.
Circa 150 membri di organizzazioni femminili hanno accerchiato, e accerchiano, un commissariato della capitale per esigere condanne più severe agli stupratori e maggiore presenza delle forze dell’ordine negli spazi pubblici per affrontare il crescente numero di casi di abusi sessuali nella città.
Le manifestanti hanno bloccato, ieri, il viale di accesso alla stazione minacciando di tenerla assediata finché non saranno soddisfatte le loro richieste, dal delegato della polizia di Delhi, Neeraj Kumar.
Simili pretese sono anche state fatte da comitati studenteschi di fronte alla residenza del capo del governo, Sheila Dikshit.
Le proteste hanno raggiunto un tale livello di eccitazione, che la polizia ha dovuto usare dei cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti.
Domenica scorsa, dopo aver lasciato il cinema, una donna di 23 anni, e il suo amico, sono saliti a bordo di un autobus di una società privata, al cui interno vi erano sei uomini.
Senza che il conducente abbia fatto nulla per fermarli, i loschi soggetti l’hanno violentata e picchiata selvaggiamente, mentre a turno bloccavano e scazzottavano l’amico, per poi scaraventarlo fuori dal bus, su un cavalcavia.
Entrambi stanno lottando tra la vita e la morte in un ospedale locale.
Ieri, dinanzi all’alta camera del parlamento, il ministro dell'Interno, Sushilkumar Shinde, ha detto che “quattro stupratori sono stati arrestati e stiamo svolgendo un’intensa caccia agli altri due. Inoltre, una squadra speciale costituita, per il caso, sta valutando le carenze nella sicurezza che hanno permesso tale crimine. Verranno confiscati tutti gli autobus con i vetri oscurati e senza luci interne adeguate, come quello ove è successa la tragedia. Minibus, Autobus, Taxi dovranno essere dotati di sistemi GPS, mostrare la patente di guida in primo piano e una foto del conducente, nonché i numeri di telefono SOS per chiedere aiuto, più altre misure di sicurezza”.
Nel frattempo, l'Alta Corte di Delhi ha ordinato al capo della polizia di presentare una relazione entro domani, Venerdì 21, sullo svolgimento delle indagini e delle prevenzioni da adottare per evitare simili accadimenti.
Sempre l’Alta Corte ha riferito che stanno prendendo forma le riforme del codice penale per imporre condanne da 7anni fino all’ergastolo per gli autori si violenze sessuali.
Statistiche alla mano indicano che in India ci sono sempre più casi di stupro e di altre forme di violenza sessuale, sequestro di persona, molestie e abusi contro le donne. Secondo un rapporto, dell'Ufficio nazionale di registrazione reati, l'anno scorso sono stati segnalati nel paese 228.650 casi di aggressioni verso le donne, contro i 213.585 del 2010, una crescita del 7,1 per cento.
L’India, finalmente, anche se in netto ritardo, si sta muovendo.
Ma occorre, sempre, ci siano casi come questi per smuovere l’interessi di chi governa?
Inserito da Loredana il 20/12/2012 11:43:13
Sono mortalmente stanca, delusa e arrabbiata di fronte a notizie di questo genere. Se dovessi scendere al livello di barbarie di queste escrescenze in forma umana, prenderei costoro, li farei sedere comodamente in una stanza e li farei assistere mentre alle loro madri/sorelle/mogli/figli viene somministrato lo stesso trattamento. Forse, e dico forse, potrebbero capire un minimo della gravità, dell'orrore infinito e della mostruosità del loro comportamento. Ma c'è bisogno di rispondere barbarie a barbarie, mostruosità a mostruosità? Allora, eliminiamo tutte le leggi e ripristiniamo il diritto a farci giustizia da soli. Nel giro di un anno, sulla Terra rimarrebbero forse in tre. E' questo il futuro che vogliamo? Uno dei cartelli esibiti nella foto dell'articolo dice una cosa sacrosanta: viviamo in una società che insegna alle donne i modi per evitare lo stupro, piuttosto che insegnare agli uomini a NON STUPRARE LE DONNE. E' una società, questa, che si fonda già su un'aberrazione, quindi: lo stupro c'è, e vabbè. Questo è l'incredibile vulnus mostruoso: lo stupro esiste, MA DEVE ESSERE CONDANNATO, PUNITO, ELIMINATO ALLA RADICE DA UNA GIUSTA EDUCAZIONE, RISVEGLIANDO GLI ESSERI UMANI ALLA VERITA' PIU' SEMPLICE: SIAMO TUTTI DEGNI DI RISPETTO, A PRESCINDERE DA COLORE, RAZZA, SESSO, LINGUA, RELIGIONE!! BASTA CON LA PROLIFERAZIONE DEI MOSTRI CHE SOSTENGONO SIA GIUSTO SOPRAFFARE UN ALTRO ESSERE UMANO PERCHE' E' FATTO DIVERSAMENTE! BASTA! E' INSOPPORTABILE!
Il professore e la dignità della scuola; una battaglia da Don Chisciotte?
EI FU. L'anniversario di un personaggio sicuramente controverso, ma le vestali del politically correct ....
IL KULTURKAMPF DELLA SINISTRA AMERICANA: il mito del piagnisteo che non finisce mai.
GIULIO REGENI: tra verità nascoste e ragione di stato.
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; la spada dell'arcangelo ci protegga dai moderni iconoclasti!
EI FU. L'anniversario di un personaggio sicuramente controverso, ma le vestali del politically correct ....
GIULIO REGENI: tra verità nascoste e ragione di stato.
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; la spada dell'arcangelo ci protegga dai moderni iconoclasti!
Il Biopotere: complottismo o incubo prossimo venturo, anzi già in corso?
La Messa per Pasqua? Inutile, si può pregare anche in bagno!