Siamo ancora qui!

Anche i Maya si sono rivelati una fregatura

L'età dell'Oro era finita da tempo quella della finanza è appena cominciata e a noi non resta che sopravvivere

di  

Macchè, i Maya sono come i nostri politici, non ne azzeccano una.

Eppure, in molti, ci avevamo fatto un pensierino…

Armageddon, Apocalisse, Fine del mondo che fosse, avrebbe spazzato via tutto, per un nuovo inizio, per un universo ripulito dalle profonde incrostazioni create dagli esseri umani.

Beh, ritrovarsi a guardarci l’un con l’altro a chilometri di distanza sarebbe stato, come nuova origine, piuttosto traumatizzante, ma dopo sai che bello.

Niente più televisioni, niente più giornali, niente di niente.  Avremmo ricominciato come l'Austrolopitechi e l'Homo Abilis, ma con molta esperienza in più, perchè avremmo saputo cos'è il fuoco, come cacciare e avremmo avuto, in primis, più rispetto per le donne, le poche rimaste.   

Secondo il calendario Maya, l'attuale età dell'Oro, sarebbe dovuta terminare oggi, mentre le passate quattro ere (Acqua,Fuoco,Terra, e Aria) si sarebbero concluse con delle catastrofiche calamità ambientali.                                                        

Ma forse non stiamo già vivendo in una di quelle ere?

Non è un cataclisma, la situazione della politica italiana? Accorgersi, che ogni giorno che passa, siamo sempre più alla deriva senza la minima speranza di un vento che soffi per rimetterci sulla rectum via?

Il femminicidiodevastante, che colpisce le donne e le giovani di tutto il mondo e, il mondo, appunto, continua incurante il suo dissoluto cammino senza un minimo di pietà, ma solo falso moralismo.

La povertà, che ormai nel XXI secolo, non è stata ancora sconfitta e continua a mietere vittime anche nei paesi cosiddetti industrializzati.

Lo spreco dell’umanità, è inimmaginabile: energia luminosa (quindi elettrica-meccanica-chimica-ecc.) che si spande nell’universo… senza senso, senza un fine!

E l’essere umano, allora, si vede, nudo, dalla profondità extra-terrestre.

In quanto non riusciamo a impossessarci dello spazio, e restiamo esiliati sulla Terra, a insozzarla, a riempirla di gas nocivi…

E tutta questa impotenza sollecita la “fine del mondo”, come un disimpegno, una scarcerazione… nel nostro folle, voluto, delirio suicida.

Non c’è più tempo per l’ipocrisia, è venuta l’ora di operare!

E’ venuto il momento di amare la Terra, di preservarla e custodirla come gioiello unico e pregiato: in fondo, dal momento che i Maya non c’hanno preso, dobbiamo considerare che è l’unico pianeta che abbiamo!