Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
vevamo scritto che sarebbe stato un Natale di guerra, che siamo ormai nel III conflitto mondiale e che gli sconfitti, vada come vada, saremo comunque noi.
Siamo stati facili profeti, ma non pensavamo che avremmo già cominciato a contare i morti. Almeno quattro i suicidi nel giro di 48 ore per non parlare dell'imprenditore del nord-est di qualche giorno fa.
Chi disperato di dover licenziare, chi di dover restituire all'Inps 5000 euro (non 5 milioni, neppure 500.000 o 50.000) una cifra modesta se la si possiede o anche se si pensa di poterla trovare e restituire.
Si sono uccisi. Anzi sono stati uccisi dalla guerra finanziaria che ha determinato la crisi e dunque la recessione, e le stupide manovre dello stupido governo tecnico.
Si sono uccisi. Anzi sono stati ammazzati sul fronte dell'imprenditoria piccola e indifesa, considerata covo di evasione.
Guai avere pietà, il recupero crediti verso il cittadino è implacabile, meno se si tratta di restituire soldi maltolti ai contribuenti, o verificare di avergliene chiesti due volte ingiustamente.
Ma tutto questo lo sappiamo, lo sapete. Sono cose vecchie, quasi noiose se non si tingessero di sangue.
È la guerra, direte voi, impossibile non pagare un prezzo in vite umane. Già, il problema però è che in guerra, se non si vuole solo contare i caduti, bisogna attrezzarsi a combattere o almeno a difendersi efficacemente.
Non so esattamente cosa facciano gli altri paesi europei, certo la strada intrapresa dalla Grecia sembrerebbe la peggiore (e purtroppo è molto simile alla nostra); è notizia rilanciata dall'agenzia di stampa italiana (asi), che su alcuni media sudamericani sarebbe stato dato un allarme terribile: le famiglie greche, le più povere, cercherebbero di dare i loro figli in adozione per non farli morire di fame!
Come giustamente ha commentato un amico su facebook, i banchieri lo considereranno uno spiacevole effetto collaterale.
Sullo spiacevole siamo d'accordo, anche sull'effetto collaterale, ma di cosa? Della loro sporca guerra. Altro che Vietnam. Questa sì che è una guerra contro la quale dovremmo scendere i piazza, protestare, manifestare.
E invece dove sono i pacifisti di casa nostra? Quelli sempre pronti a indignarsi in nome della pace?
Spariti, non devono essersi accorti che siamo in guerra, neppure di fronte ai morti.
D'altra parte è difficile far loro una colpa, visto che anche i nostri politici non fanno che benedire il governo che li ha soppiantati dichiarandoli incapaci di intendere e di volere.
Il governo tecnico che ci sta uccidendo "sobriamente" non è il salvatore della patria, ma la quinta colonna della finanza che ci sta facendo guerra. Ma loro, tutte le forze politiche del Parlamento, con l'unica eccezione della Lega che però argomenta male e ormai è poco autorevole, non se ne accorgono, anzi sostengono le manovre scellerate che traformeranno la recessione in un buco nero nel quale l'antimateria ci attrarrà distruggendoci ineluttabilmente.
Perdonate l'invettiva, ma non posso trattenere lo sdegno! Questi idioti che noi abbiamo votato ( indipendentemente dalla collocazione in Parlamento) non solo hanno ringraziato e applaudito chi li ha trattati da incompetenti (Monti), corrotti (Napolitano) incapaci (entrambi), ma non provano neppure a reagire pensando, gli idioti (lo ripeto), che quando sarà il momento chiederanno le elezioni presentandosi come i salvatori della Patria, ma nel frattempo il governo tecnico avrà tolto loro le castagne dal fuoco dei provvedimenti impopolari.
Già, perchè Monti sta facendo proprio questo: conserva i privilegi di coloro che li hanno sempre avuti e che poi saranno i sostenitori e grandi elettori della politica quando tornerà a reclamare il potere.
Insomma è un patto scellerato fra tecnocrati e politici, nel quale questi ultimi hanno addirittura accettato di perdere la faccia, per non perdere per sempre il potere.
Ecco perché tutti d'accordo con i presidenti ( del Consiglio e della Repubblica) anche se li trattano a pesci in faccia, ecco perché tutti indignati quando Grillo ha detto con un po' di ovvio buon senso che pur condannando gli attentati a Equitalia, era necessario capire perché avvenissero e di quale profondo malessere fossero figli.
Apriti cielo. Anatema su Grillo (che, sia detto per inciso, secondo un sondaggio di Sky raccoglie la maggioranza dei consensi sull'argomento), tutte le anime belle del Parlamento hanno mostrato la loro limpida anima democratica e pacifica, nonché gandiana cioè non violenta, stigmatizzando le parole di Grillo, come se non avesse a sua volta preso le distanze, com'è giusto, dalla violenza e trascurando che stava cercando di portare l'attenzione alle storture del sistema.
E chi si occupa dei morti per gli errori o gli atteggiamenti squadristi di Equitalia che ormai investita del ruolo di salvatrice della patria ha diritto allo 00 (cioè licenza di uccidere) davanti al nome?
Ovviamente nessuno.
Ecco questa è la situazione. Non voglio fare della facile antipolitica, aspetto che venga fuori qualcuno con qualche idea e con il rispetto per gli italiani. Per quanto mi riguarda nessuno di questi avrà più il mio voto.
Inserito da Gian Galeazzo il 04/03/2012 01:03:39
Gentile Simonetta, caro Direttore, scusami ma non sono d'accordo. Non e' la finanza internazionale che ci ha fatto guerra, e' l'accidia degli italiani che ha provocato il disastro. La sfiducia, l'egoismo scatenato, la diffidenza nelle istituzioni, la mancanza di veri leader , l'assenza di coesione e di spirito nazionale ci stanno annientando. Questo debito pubblico stratosferico che ci ritroviamo sulle spalle non e' un trucco contabile, qualcuno lo ha accumulato , in passato ma anche di recente. Vogliamo ripagarlo o riteniamo preferibile fallire ? Ed ancora, e' vero o no che da almeno tredici non teniamo il passo degli altri in fatto di produzione e di crescita ? Che colpa ha la finanza internazionale se in Polonia bastano 6000 operai per fabbricare 600.000 automobili in un anno quando in Italia ce ne vogliono 22.000 ? ( se dubiti di queste cifre sono pronto a darti dettagli ) E ' vero che per uscire da questa stretta mortale non bastano forse Monti e Napolitano perche' gli italiani difettano soprattutto, a mio personale avviso, di fiducia e di coesione nazionale , problemi di fondo da affrontare in sede strettamente politica e non "tecnica" ma e' da riconoscere , per onesta', che il lavoro sporco che Monti sta svolgendo e' strettamente necessario (compreso quello "squadristico" di Equitalia che fa il suo dovere per tutelare gli interessi dello Stato cioe' della cosa dei cittadini). Se mai sono da condannare certe timidezze di Monti nell'affrontare i problemi piu' scabrosi . Per il debito pubblico ad esempio occorre qualcosa ancora piu' incisiva e strardinaria anche se ovviamente piu' impopolare. Non possiamo continuare a pagare 70 miliardi di euro di interessi all'anno ( calcolati a spread ridotto) . E riguardo ai contratti di lavoro occorre piu' coraggio, magari promuovendo la maggiore responsabilizzazione dei lavoratori tramite la cogestione ma comunque mirando ad una maggiore produttivita'. A mio parere la cultura di destra dovrebbe promuovere il recupero delle condizioni basilari per lo sviluppo della comunita' nazionale , per l'incremento della capacita' competitiva dalla Nazione italiana in tutti i campi , non solo in quello economico. Non attardarsi dunque a piangere su sacrifici strettamente necessari. O qualcuno preferisce il fallimento ?
Inserito da Gianpaolo Biagini il 04/01/2012 16:11:01
Cara Simonetta Scrivi che il governo Monti è un disastro sociale ed economico. E può darsi sia la verità. Di certo posso dirti che chi da noi eletto e delegato alla gestione dei problemi nazionali ed europei, non ha mai formulato ipotesi o piani, mostrato prospettive di sviluppo od alimentato speranze per un futuro da vivere più serenamente. E’ gente da niente “quaquracquà” per dirla con Sciascia; parlano di equità, di concertazioni, di sviluppi, ma poi non sanno metterli in relazione alle cifre reali. Al massimo raccolgono firme per referendum inutili, proclamano scioperi di “protesta”, marce marcette, tarantelle e….. via così. Napolitano lo ha capito, perché li conosce bene, ed in fin dei conti lui è uno come loro: li ha sbattuti fuori della porta e, forse inconsciamente, ha marcato i limiti del sistema democratico. Le Banche son soltanto il tramite del sistema capitalistico ed il problema è capire se il sistema stesso, risultato dell’economia del petrolio e del motore termico, sia giunto ad un irreversibile e drammatico collasso. Se così fosse, qualcuno dovrebbe avere il coraggio di prenderne atto e di cambiare i cosidetti modelli. Ma tu le vedi queste menti? Senti parlare Fassina (l’economista del “progressismo”) e ti viene da ridere. Cosa c’è da aspettarsi dal buon Monti : è figlio di questo sistema e non può che agire con i soli strumenti che dal sistema stesso ha imparato : tasse, tagli, caste intoccabili…….. Un caro saluto da Gianpaolo Biagini
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