Dall'America in versi

Gente del Sud (USA)

di Giulia Bartolini

Immensità secche di troppi inverni,

caldi.

Foglie attendono neve 

sogni insperati viaggiano tra chicchi di terreno che

già

è tutto uguale.

Tronchi sottili si mangian l'un con l'altro

e sopra quel cielo che s'incendia 

e case che bruciano nel deserto

di anni, lontani.

Potete coltivare immense distese, ma non la finirete

l'America.

Avete conquistato le praterie?

eppure ancor si bagnano di lacrime antiche...

non ne vedo limiti,

non sogno una fine, del nuovo mondo.

Dove sono le tombe? dove i vostri caduti?

dove gli immensi e tristi sepolcri sui quali noi europei 

piangiamo, sui quali urliamo, sui quali Foscolo disse

"rimembriamo" ?

Qua nel sud i morti hanno concimato la terra.

sono cresciuti forti gli alberi col vostro sangue!

i fiori che ho visto eran del colore dei vostri occhi!

Voi del Sud, giocate con i miei occhi,

e più non vedo, che orizzonte.

Vi chiedo allora 

dove sono finiti i Mustang.

gente del Sud,

li avete catturati tutti?

E gli alberi? son caduti tutti?

son caduti in piedi,

come se mai li aveste abbattuti.

Vi piove addosso,

gente del Sud,

non vi ribellate,

il cielo è vostro Dio.

Avete combattuto in una terra più di fango che di latte,

mandando all'inferno quel colore che vi dava il grano,

quel colore che sorgeva con la luna e ora, e ora...

Dove fuggire ora?

rinchiusi nelle vostre case,

asfissiati da un passato troppo breve...

Le vostre lapidi son basse,

voglion tornare alla terra?

alla terra.

E voi ancora eretti camminate per il mondo.

È la vostra terra che ve lo chiede,

acquattatevi al suolo, sfiorate con le labbra il terreno nero,

succhiate la linfa della vostra America, quella vera.

Come avere di più?

Qua c'è solo Terra e Cielo.

qua gli Dei vogliono solo Terra e Cielo.