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La lettera di Lewis Carroll che verrà battuta all'asta
Lewis Carrol: “Vorrei non aver mai scritto Alice nel Paese delle Meraviglie”.
Questo uno dei passaggi della lettera che verrà messa all’asta il 19 marzo a Londra, in cui l’autore esprime tutta la sua avversione per la fama raggiunta.
Infatti, Carroll odiò, sin dagli inizi, di essere famoso e arrivò a desiderare di non avere scritto i libri che tanta notorietà gli dettero, come rivela il pezzo di carta che sarà subastato nella casa d’aste Bonhams di Londra.
Lo scrittore, il cui vero nome era Charles Dodgson , custodì sempre gelosamente la sua privacy, non rilasciando mai interviste e odiando a morte gli autografi.
La lettera scritta a mano fu inviata da Dodgson a un’amica (Mrs Symonds) il 9 novembre 1891.
Anche la Regina Vittoria fu una fan accanita di Carroll, non sapendo che lo scrittore odiasse profondamente la fama che i suoi libri gli avevano dato.
"Tutta questa pubblicità fa sì che estranei vincolino il mio nome con quei libri, mi guardino, mi squadrino e mi trattino come un leone", scrisse.
"Odio così tanto questa cosa che a volte penso che sarebbe meglio non aver scritto un solo libro ", si confida con l’amica.
Nella missiva inviata alla signora Symonds, Lewis Carroll riconosce che c'è molta gente alla "quale piace essere famosa” e persone che non capiscono la sua avversione nell’essere osservato. Tuttavia, "non tutti stiamo fatti della stessa forma: i nostri gusti sono molto differenti".
La casa d’aste Bonhams spera che la lettera possa raggiungere il valore di 4.900 euro, perché "niente" indica che sia stata pubblicata previamente e non figura nella corrispondenza conosciuta di Lewis Carroll.
Inserito da Vanessa P. il 19/02/2014 17:23:59
Una favola ricca di fantasia... d'immaginazione e costruzione, con amici di avventura impensabili molti dei quali non umani. Un uomo che non amava tanto il contatto umano.. e il suo estraniarsi lo dimostrava ampiamente. Lui amico di se stesso e della sua fantasia.
Inserito da Loredana il 19/02/2014 13:14:03
Un personaggio peculiare, Lewis Carroll. Del resto, il suo stesso libro si presta a interpretazioni ambigue. E' anche vero che non tutti sanno adattarsi alla fama o sanno gestirla, soprattutto se improvvisa.
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