Editoriale

Il Paese delle bufale (ma non sono mozzarelle)

Il devastante patto Renzi Berlusconi, le finte riforme, la destra inesistente...

Vincenzo Pacifici

di Vincenzo Pacifici

Professore ordinario di Storia Contemporanea Roma La Sapiena

proposito del perentorio, pare quasi ultimativo, diktat proveniente dal Colle «Il bicameralismo perfetto va superato» un mio amico con vaste quanto accreditate conoscenze internazionali mi ha riferito che si sono aperti sull’argomento, ricco di significati e di effetti taumaturgici, approfonditi dibattiti in ogni continente dell’orbe terracqueo. Se ne parla infatti con entusiasmo e partecipazione in Germania, in Francia ed in Gran Bretagna, in Groenlandia, nella foresta amazzonica, nella Guyana, nel Kirghizistan, nel Lesotho e nel Malawi. Del dibattito in corso in Italia si sono avuti echi nella Repubblica di Kiribati ed in quella di Vanuatu, due conosciutissimi Stati insulari dell’Oceania.

   A proposito poi dei … vivaci confronti in casa FI, un UFO, atterrato la scorsa notte sul mio terrazzo, mi ha segnalato con una voce suadente ma perentoria, come si trattasse di un toscano di Pontassieve, che nello spazio tutti sono schierati, come un sol uomo, al fianco del Cavaliere, che deve guardarsi dal «rimettere in discussione il patto delle riforme stretto con Renzi», apportatore di benessere, di lavoro e di serenità per almeno 4 generazioni di italiani, e che negli spazi siderali è stato coralmente consentito con l’articolo, pubblicato in un foglio sedicente di destra che indica nominativamente – come in una meritata lista di proscrizione – i «ribelli», i «dissidenti».

   A proposito – parliamo finalmente di una cosa seria – del mondo di destra, che ancora non vede all’orizzonte purtroppo la riorganizzazione, dopo il devastante errore delle esperienze negli esecutivi a guida Berlusconi e della confluenza suicida nel PDL, il volume di Antonio Pannullo, Attivisti, pur impostato come ricostruzione storica, dimostra – lo scrive Stenio Solinas, eccellente penna di destra, immeritatamente trascurato - che «gli esclusi di ieri, gli attivisti esclusi di ieri, si sono ritrovati a essere gli esclusi dell’oggi, un piccolo – grande esercito senza altre bandiere che sé stessi. Simonetta Bartolini e chi scrive potrebbero raccontarne tante. 

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