Italia alla deriva

Madamina, dei disastri il catalogo è questo

Dati sconsolanti emergono dal PIL, destinato a crescere in maniera ampiamente più ridotta rispetto al pronostico (0,3 invece di 0,7), con una disoccupazione a livelli record

di Vincenzo Pacifici

Madamina, dei disastri il catalogo è questo

Dopo aver sottolineato criticamente l’esagerata esuberanza e l’insopportabile rozzezza, dimentica della prestigiosa storia dell’istituzione, con cui ieri «Il Giornale» ha salutato il primo passo dello "sbaraccamento" del Senato, un tempo altrimenti detta la Camera alta, come dall’antologia pascoliana "Fior da fiore", cogliamo fatti ed analisi, prove di una situazione complessiva sociale ed economica allarmante, trascurata, se non ignorata, dalle forze di maggioranza e da quelle della sedicente 'opposizione'.

Iniziamo con il rapporto 2014 sulla povertà in Italia, pubblicato in questi giorni dalla Caritas, in cui viene denunziata l’impossibilità di una riduzione del tasso di povertà assoluta, un ampliamento al centro- nord dei confini geografici dell’indigenza e la sostanziale inconcludenza delle politiche messe in campo finora.

Dati sconsolanti emergono dal PIL,  destinato a crescere in maniera ampiamente più ridotta rispetto al pronostico (0,3 invece di 0,7), con una disoccupazione a livelli record, con una produzione industriale nel mese di maggio, a dispetto delle previsioni, calata dell’1,8% e con una crescita del reddito deludente.

Continuiamo, rilevando due novità, negative entrambe per l’industria e l’agricoltura del nostro paese. Con l’acquisto del 60% delle azioni della Indesit da parte della Whirpool  scompare – lo riconosce persino Televideo, autentica ”voce del padroncino" di Pontassieve  - «un pezzo di storia del made in Italy, un simbolo del nostro boom economico».  Il riso italiano, coltura ricca di tradizioni e di memorie, corre il rischio imminente e non remoto di essere soppiantato da quello asiatico, che arriva da noi a dazio zero. Basti pensare che nel 2014 l’import da Cambogia e Birmania è cresciuto del 754%.

Il governo italiano intanto è alle prese, tra incertezze ed equivoci, con il problema degli esuberi (prima se ne prevedevano 2.251, ora sono divenuti per un miracolo realizzato dal ciellino ministro Lupi  980)  dall’Alitalia in attesa dell’A.D. di Etihad, spauracchio da esorcizzare prima di conseguenze catastrofiche sulla povera ex compagnia di bandiera.

E pensare che in questo quadro, fatto di drammi sociali ed economici, di fallimenti, di colonizzazioni straniere, il governo e l’opposizione stanno gioendo per la riforma del Senato mentre gruppi e personaggi isolati del centrodestra (non capisco la mancanza del determinante trattino intermedio) scoprono le primarie, un progetto non serio, perchè condizionato, direi minato, dalla confusione delle posizioni!

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.