Editoriale

Le quattro proposte di Fratelli d'Italia, una buona iniziativa ma manca ancora qualcosa

La destra deve essere riorganizzata seriamente altrimenti l'elettorato non ritroverà la fiducia necessaria per votarla

Vincenzo Pacifici

di Vincenzo Pacifici

Professore ordinario di Storia Contemporanea Roma La Sapiena

ovimento Fratelli d’Italia ha lanciato una raccolta di firme per 4 petizioni: la prima per il rientro dei marò oppure, in caso negativo, per il ritiro di tutte le missioni italiane all’estero; la seconda per rendere attuabile la deducibilità o la detraibilità di ogni spesa dalla dichiarazione dei redditi; la terza per impedire l’adozione a coppie dello stesso sesso; la quarta per l’uso delle elezioni primarie a tutti i livelli per la selezione dei candidati.

Sono condivisibilissime le prime istanze, anche se avremmo preferito vedere rilanciato con convinta energia e con iniziative credibili e libere da rancori anacronistici e da personalismi autolesionistici il processo di riorganizzazione della destra, come provato dal risultato dello scorso maggio, in cui FdI, senza purtroppo raggiungere il risultato, ha raccolto i consensi di tante elettrici e tanti elettori, desiderosi soltanto di Destra.

Desta francamente scetticismo la quarta richiesta, perché sappiamo tutti quanto sia stata fallimentare l’esperienza precedente del Polo e  addirittura catastrofica quella  del Pdl e quanto necessaria sia una distinzione di posizioni, di scelte e di indirizzi, soprattutto e principalmente tra chi è schierato caparbiamente con l’esecutivo e chi è (o dovrebbe?) essere altrettanto caparbiamente contrario alle fanfaronate, alla retorica verbosa ed inconcludente del ragazzo di Pontassieve, che ha avviato – sono parole del ministro Padoan – la preparazione di una manovra correttiva autunnale.    

A questo punto, prima che siano compiuti ulteriori errori con la commistione con uomini e gruppi comunque pronti al sabotaggio di ogni mossa per il rilancio organizzativo ed operativo della destra, speriamo si realizzi il piano di Angelino Alfano, il quale punta alla  creazione di un gruppo parlamentare unico con UDC, Scelta Civica e ribelli di Forza Italia, che ha pronto anche il nome Costituente Popolare.

E’ ora di finirla, onorevoli Meloni, Larussa e Storace, di farsi impartire lezioni sul rilancio di temi cara alla destra, come la denunzia dell’istituto regionale e come l’inalterabile polemica verso la sinistra, da Panebianco o da Galli della Loggia.

Bisogna convenire che la voce, permanendo questa posizione, è condannata a rimanere flebile e quindi inascoltata e snobata, tanto che un numero considerevole, sicuramente ben alto, di cittadini confida in Grillo e si affida alle sue predicazioni confuse e contradittorie ma comunque – almeno finora – contro il potere. Occorre guardare ai decenni trascorsi e considerarli per gli sbagli politici commessi, primo fra tutti l’accettazione, al limite del servilismo, del bipolarismo anomalia tutta italiana.

Berlusconi è stato assolto dalla Corte di Appello di Milano dalle accuse di concussione e di prostituzione minorile. Ma l’Italia e gli italiani? State sereni: quella e quelli sono dal marzo scorso consegnati nelle mani del noto boy scout di Gelli!!!! I gruppi ed i gruppettini di destra cosa faranno ora? Si arruoleranno tra i “plauditores”, come ha fatto già Storace o capiranno il peso del prezzo pagato e da pagare?

                                

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.