La giornata politica vista da Vincenzo Pacifici

Sono tutti d'accordo: urgono riforme in materia di fisco, giustizia e occupazione, ma sostengono le perdite di tempo!

di Vincenzo Pacifici

Sono tutti d'accordo: urgono riforme in materia di fisco, giustizia e occupazione, ma sostengono le perdite di tempo!

Se certi abitanti dei quartieri alti del giornalismo si degnassero di considerarci, spereremmo di ottenere una replica onesta, franca ed articolata a queste tre domande:

a)    Perché tanto impegno nella tutela della riforma del Senato e tanto livore critico nei confronti degli oppositori?

b)   Qual è la ragione che ha fatto porre questo argomento a cardine dell’attività politica, che invece dovrebbe curarsi di mille altri problemi?

c)   Qual è l’utilità che i cittadini ricaveranno in termini di miglioramenti della qualità della vita, di superamento delle difficoltà sociali, di attenuazione della crisi economica ed occupazionale?

 L’editoriale di mercoledì del foglio della famiglia Berlusconi, dovuto alla misurata ed assennata penna di Alessandro Sallusti è, a voler essere di animo celestiale, irritante. Considera innanzitutto  "imbarazzante" l ‘offerta fatta da Renzi di qualche aiutino per i piccoli partiti nella nuova legge elettorale. Ohibò e perché? Perché – testuale - "la sola proposta ha infatti rischiato di far saltare il ben più importante patto con Berlusconi, che di rivedere l’accordo sulla legge elettorale non ne vuole sentire parlare", dimenticando la lettera inviata negli scorsi giorni ai vecchi alleati, destinati ad essere, con la soglia di sbarramento caparbiamente o meglio per volontà divina  tenuta al 4,5% , sherpa e portatori d’acqua.

Il culmine è raggiunto nel passaggio in cui il direttore accusa i comunisti del SEL ed i grillini di essere "scatenati a difesa della casta dei senatori" mentre due partiti (?), lucidi e preoccupati del pubblico bene, come FI e PD "si stanno giocando tutto per abbattere privilegi e riformare il Paese", grazie ad un provvedimento che porterà a Palazzo Madama i rappresentanti di quei Consigli regionali, maestri insuperati in ogni angolo d’Italia di buon senso, di saggia ed oculata amministrazione, di gestione disinteressata dell’ente locale.

Con una faccia di bronzo inarrivabile  Sallusti, facendosi vessillifero di norme giugulatorie del democratico dissenso, afferma che "ogni ora, ogni giorno, che concediamo in più alla frustazione del trio Vendola – De Petris – Grillo è un giorno che allontana le riforme del fisco, del lavoro, della giustizia.". E allora perché i due dittatori, il malato ed il mangiatore di gelati ultimo arrivato, non hanno posposto la riforma del Senato a quelle essenziali e vitali, segnalate dal giornalista, che causano la chiusura quotidiana di "centinaia di aziende"?

Voci raccolte dalle edizioni news dicono che Berlusconi, dal suo letto di dolore, ha affidato all’uomo cinghia di trasmissione Verdini (poveri noi!) il compito di proteggere il caro bambino suo conterraneo dagli orchi maligni con un piano, che porti al varo dell’Italicum senza abbassare eccessivamente il quorum di accesso alla ripartizione dei seggi. Il signore di Arcore sostiene il progetto di una ricostruzione  "per bene>" del centrodestra senza rendersi conto che gli elettori, prima ancora che i partiti, non intendono più essere colonizzati con giochi di potere, concretizzatisi con questa alleanza assurda ed innaturale, con il PD o come diavolo sia diventato o faccia credere di essere diventato.

Gli ultimi sondaggi effettuati parlano, in modo eloquente, di un arretramento dei due partiti compari e di una crescita della Lega, impegnata con chiarezza e con forza nella difesa delle proprie posizioni e nella condanna del megainciucio in corso, e persino di FdI, che nella esiguità dei propri mezzi e del proprio peso politico, pur (ingenuamente) credendo nella utilità e principalmente nella serietà delle primarie, non perde occasione per censurare l’irreale ed incredibile maggioranza.

A proposito del raggruppamento della Meloni, l’altro giorno sempre il foglio di via Negri denunziava un caso di familismo verificatosi nell’NCD e citava come esempio di queste non commendevoli pratiche proprio FdI. Ma, di grazia, FI vanta una verginità nel campo? E’ totalmente estranea ed ha sempre rifuggito da familismi e nepotismi? Per non scendere nello lungo elenco specifico, in parecchi ricordano il caso di una certa igienista dentale.

 Nel pomeriggio di ieri è stato bocciato  (171 voti contro 114) l’emendamento, che prevedeva l’elezione diretta dei senatori. Quasi nelle stesse ore è riapparsa la  Prestigiacomo per sparare che "la corruzione sistematica che ha fatto crollare la I repubblica è figlia delle preferenze". Con Totò diciamo "ma mi faccia il piacere !" e alto e possente eleviamo il grido "Viva la democrazia !", per la prima volta nella storia approdata in Italia grazie alla coppia più bella del mondo.

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