Nuovi paradigmi di mascolinità

Ma noi uomini siamo leoni o coglioni? -Seconda e ultima parte-

Occorre ammettere che, nella maggior parte dei casi, l’armatura d’acciaio è pura facciata

di Il Melo

Ma noi uomini siamo leoni o coglioni? -Seconda e ultima parte-

Siamo coglioni?

Occorre ammettere che, nella maggior parte dei casi, l’armatura d’acciaio è pura facciata.

E, come succede con le bianche e voluminose creazioni di Calatrava, prima o dopo appariranno le crepe e le infiltrazioni. Il caso è che quel frontespizio da uomo duro trionfa perché c'è qualcosa nel DNA primitivo, in quello shaker di estrogeni, che riesce ad attrarre.

Quasi tutto nella vita è stato oggetto di uno studio dell'Università di Bradley.

In concreto lo studio è di David P. Schmitt, che è giunto alla conclusione che quanto più canaglia è un uomo, maggiore è la seduzione che produce.

Ma è chiaro, una cosa è attrarre ed un'altra, molto distinta, avere una relazione, perché col passar degli anni le esigenze continuano a cambiare e non basta più strizzare l'occhio ad una bellissima ragazza. Le commedie romantiche normalmente ci vendono profusamente l'idea della donna “femminizzata”, sottomessa a un processo di patetismo emozionale che conduce agli imperscrutabili sentieri delle relazioni.

Fino a che l'uomo cede il passo definitivamente.

E’ come se all'improvviso, durante una partita di calcio allo stadio, tu tirassi fuori l’anello o le inviassi un messaggio pieno di cuori tramite whatsapp, o apparissi correndo nell’immense stanze dell’aeroporto perché ti sei reso conto che non vuoi perderla. E, comunque, lei va via sempre!

Mai in treno né in autobus. Ma nella vita reale le decisioni vanno a coppia, e spesso le donne si porgono nella parte anteriore, almeno nei primi anni.

All’inizio, per un'abitudine, mal-socialmente accettata, normalmente decidiamo se vogliamo intavolare il primo contatto nella discoteca di turno, nel bar o al cinema.

Il rozzo processo di avvicinamento è descritto alla perfezione in 'Alta fedeltà': "Probabilmente finirei con l’invitarla a bere un bicchiere ma solo dopo aver visto molti rodei, tipico del maldestro, ed ella non mi seguirebbe nel gioco, col quale sì che mi sentirei come un cretino, o respingerebbe al volo il mio invito, e mi sentirei ancora di più cretino."  

Mettiti nella posizione in cui lei accetta di parlarti.

Non si può apparire né troppo disperati o troppo ritirati, è necessario trovare la combinazione, quasi cosmica, di parole. Mettiamo che ottieni il suo numero o nel meglio dei casi che passiate insieme la notte. E il giorno dopo arriva.

Sicuramente lei scruterà il suo portatile, quasi paralizzata, comprovando se il fatto di non ricevere un misero whatsapp da ore sia un problema di ricezione o di copertura.

L'arte di farsi pregare nei primi colpi di coda della relazione è una disciplina ereditata durante i secoli dal genere femminile. A maggiore attesa della vostra risposta l'aumento dell’interesse normalmente è direttamente proporzionale.

Però, amici, quel tira e molla, quel limbo tortuoso, quel sadomasochismo spirituale, può durare settimane, forse mesi, ma non più. Arriverà un momento in cui lei dirà basta, e nel quale il vero Danny Zuko (personaggio protagonista di Grease) che porti in te uscirà a rilucere. Il Fary dalla sua tribuna troglodita odiava l'uomo 'molliccio'. Abbattiamo finalmente il tabù dell'uomo sensibile.

Sì, è inutile negarlo, gli uomini sensibili e romantici piacciono alle donne.

A loro non piace il maschio senza personalità, ma adorano che ci emozioniamo. A ogni donna piace che ricordiamo ogni dettaglio insignificante di ogni appuntamento. Apprezzano quando le ascoltiamo. Gli uomini "duri" vanne bene per un gioco, perfino per un set, ma il tie-break e la partita la vincerà colui che mostra irriverentemente qualcosa di più importante della solita facciata jamesdeaniana.

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