Spigolando dai giornali

Finalmente qualcuno dice che il problema della scuola sono le famiglie che delegittimano i professori

di Vincenzo Pacifici

Finalmente qualcuno dice che il problema della scuola sono le famiglie che delegittimano i professori

Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? Con Cicerone siamo legittimati a ripetere lo stesso interrogativo ai due sodali, il lombardo ed il toscano Il più giovane, lontanissimo dal confessarlo, deve avere notato la consistenza delle manifestazioni di ieri e la ribellione dell’intero settore  scolastico, checché ne possa pensare il minimizzatore foglio di famiglia Berlusconi - Renzi, ed ha parlato di apertura soprattutto sul contestatissimo strapotere concesso ai dirigenti scolastici . Ora sia chiaro che bisognerà vedere se le aperture risulteranno di facciata, le solite turlupinature orchestrate dalla competente area dell’officina renziana, oppure reali. Occorrerà però che il governo, come ha sempre fatto, consideri la delusione di Forza Italia, che con la Gelmini, che ha parlato della tutela del “merito”, termine a lei sconosciuto e a se stessa mai applicato, così come il “caudillo” quando disquisisce sul lavoro, e soprattutto della responsabile scuola FI, erettasi critica severa e definitiva della protesta proprio riguardo ai poteri cesaristici attribuiti ai dirigenti scolastici, solo gestionali e giammai disciplinari. Ho voluto consultare sul sito personale della Camera la professione o il mestiere della sullodata parlamentare ed ho letto che è quella di dirigente scolastico. Ai romani e non ai milanesi un certo nizzardo consigliò qualche anno or sono di essere “seri”. Sbagliò allora e sbaglierebbe a dimenticare altri o altre.

    “Il Giornale” mette a confronto due diverse valutazioni. La prima dice che nella scuola “chiunque abbia tentato una riforma è stato fermato da rendite di posizione e dal sistema di ricatti reciproci”, la seconda, meno traboccante di luoghi comuni, di visioni aprioristiche e di esperienze “sul campo”, sottolinea che “il vero problema sta nella famiglia: là nascono i problemi. L’istruzione è fatta dagli eroi che la mandano avanti ogni giorno. Nonostante la guerra aperta dei genitori”. La situazione – dobbiamo riconoscerlo – è aggravata dalla penose condizioni e dalla pericolosità della massima parte delle sedi scolastiche, specie nel Centro – Sud. Non si può non concordare con la condanna degli atteggiamenti dei genitori, alcuni sessantottini, altri educati negli oratori e nelle sagrestie, tutti imbevuti di trasmissioni televisive egemonizzate e di sociologismo spurio. Doninelli conclude, insistendo  sul bisogno di avere “innanzitutto uomini interi, adulti. Il nesso scuola – famiglia era l’asse scuola – famiglia di questa formazione essenziale: o lo ripristiniamo o cercarne al più presto un altro”, magari … dopo aver abolito i decreti delegati di democristiana memoria, inizio della fine delle scuole elementari, medie e superiori.

   “Il Giornale . it economia” informa che il vice di Padoan, appartenente al partito (?) di Monti, assicura, sui pensionati interessati alla sentenza della Corte Costituzionale, che “è immorale rimborsare tutti” (tutti ma proprio tutti ?) e dal governo confermano “Non rimborseremo tutti i pensionati” . Vedremo quello che succederà, speriamo che qualcuno si muova in parlamento, così avrebbe dovuto agire in difesa e a tutela dei dipendenti pubblici, da 6 anni privi di adeguamenti stipendiali.

   Penosa e meschina è la figura fatta sul piano mondiale,  a proposito della vicenda, gratuitamente calunniosa degli orologi Rolex, dal “premier” e dal suo degno amico, ex delfino di Berlusconi. Dignitosa, corretta ma puntigliosa e rigorosa risulta e dovrebbe risultare all’opinione nella censura espressa con la “lettera aperta” dell’Amministratore Delegato di “Rolex Italia”, quale ha concluso con una ingenuità, quella di “una cortese dichiarazione di rettifica”.

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