Editoriale

Dalla A alla Z parole a perdere. Alibi, luoghi comuni e tradimenti. Bellezza. Benessere

L'equivoco estetico che reso detestabile il mondo in cui viviamo ...male

Giovanni F.  Accolla

di Giovanni F.  Accolla

ellezza

Ora sembra non esserci neanche più niente da desiderare. Non c’è n’è più - come si dice - per nessuno. L’uomo per vivere ha bisogno di pane e di fiori - di lavoro e di bellezza - ci hanno fornito brioches e fiori di carta, e ora che il non c’è più la disponibilità delle brioches, siamo rimasti pingui e instupiditi, con in mano delle copie maleodoranti dei fiori e privi di un’idea, pur vaga, della bellezza. Che poi, per esempio, la “Grande bellezza” di Sorrentino, questo voleva raccontare. Mica quello che ha capito il sindaco di Roma Ignazio Marino! 

Benessere

La libertà di tutti, come il benessere diffuso, sarebbero dovuti essere dei privilegi che la classe dirigente avrebbe dovuto difendere guidando in tempo utile il cambiamento interno al Paese. Il guaio, di tutto l’Occidente ma specialmente dell’Italia, è cronica mancanza di tale gruppo. Il tempo ha smascherato senza più appello una stortura sociale che si è rivelata gravissima. Abbiamo smarrito, non il modello, ma un qualsiasi modello culturale. Non possiamo permetterci un’inversione di rotta in mezzo al mare in tempesta: navigare necesse est, certo. Ma se la direzione sembra a portata di coscienza, la destinazione sembra davvero smarrita.

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.