Maggio Musicale Fiorentino

Si riapre il sipario: Il Maggio riparte nel segno di Mozart

Mercoledì 13 settembre alle ore 20 il maestro Zubin Mehta apre la stagione presentando un affascinante programma di musiche del grande salisburghese.

di Domenico Del Nero

oBenvenuti al Maggio è il titolo del concerto di apertura della nuova stagione autunnale; ma soprattutto è il caso di dire Bentornato Maggio, dopo le notizie non proprio rassicuranti, i timori e la … cacofonia di voci più disparate che hanno caratterizzato i mesi scorsi, quando il teatro navigava in un pericoloso stato di incertezza. Ora per fortuna la stagione riparte e c’è un percorso di ripresa per il teatro. C’è chi, soprattutto sui social, lamenta un cartellone troppo “povero” soprattutto sul versante operistico, ma sembra ci sia chi non si rende conto che il rischio che si è sfiorato era quello del silenzio!

Ma tacciano le polemiche al levarsi del sipario. Mercoledì 13 settembre alle ore 20, nella sala grande del teatro, lo spettacolo ricomincia nel nome di Mozart, e di uno dei suoi interpreti più amati e stimati, soprattutto in riva d’Arno: il maestro  Zubin Mehta, che con l’orchestra del Maggio di cui è direttore emerito a vita e il coro diretto da Lorenzo Fratini ci offrirà un assaggio del repertorio profano e sacro del grande salisburghese.

Si comincia dunque in modo spumeggiante con l’ouverture delle Nozze di Figaro, forse la più celebre opera della trilogia dapontiana: composta tra il 1785 e il 1786 ottenne da subito un grande successo, forse il più grande di tutta la carriera artistica del compositore. In quest’opera Mozart presenta uno straordinario progresso delle sue capacità di orchestratore: nell’opera vi è una sorta di fitto dialogo tra strumenti e voci, con i fiati che acquistano un nuovo, particolare rilievo; e l’ouverture, piccolo capolavoro nel capolavoro, è uno straordinario “assaggio” di ciò.

Secondo titolo del programma  la Sinfonia in re maggiore K. 385, nota come Haffner: questo nome è dovuto alle circostanze che ne videro la nascita. Nell'estate del 1782 Mozart, impegnato con la messa in scena di Entführung aus dem Serail fu chiamato da Salisburgo per la composizione di quella che doveva essere una serenata. L’invito arrivava da Sigmund Haffner che, in passato, quando ricopriva l'incarico di borgomastro della città, aveva già commissionato a Mozart una serenata (la K. 250) in occasione delle nozze della figlia. I rapporti cordiali tra le due famiglie indussero il compositore, nonostante i suoi impegni, a scrivere questa nuova composizione, eseguita per la prima volta al Burgtheater nel marzo del 1783. 

Nell’ultimo decennio della sua vita Mozart creò solo 6 composizioni nel genere sinfonico, contro le circa 40 scritte tra il 1764 e il 1780; ma tutte e sei costituiscono dei capolavori.  La Haffner, nata dunque come serenata, subì alcune modifiche ed arrangiamenti: soppressione di due dei sei movimenti originari, aggiunta di flauti e clarinetti ed altre modifiche della strumentazione. Quello che caratterizza questa sinfonia è proprio un vivido colore orchestrale e un andamento brioso e trascinante. Conclude la serata la la Krönungsmesse (Messa dell'Incoronazione) in do maggiore K. 317 per soli, coro e orchestra, scritta fra la fine del 1778 e l’alba del 1779, a seguito di un periodo movimentato per Mozart dove egli viaggiò fra le città di Monaco, Augusta, Mannheim e Parigi per tornareinfine  nella natìa Salisburgo. Contrariamente a quanto si credeva fino agli inizi del ‘900 - ossia che la messa fosse stata composta per celebrare l’anniversario dell’incoronazione di una immagine della Vergine venerata nella basilica di Maria Plain a Salisburgo - questa fu invece probabilmente composta per la Cattedrale di Salisburgo dove venne eseguita la domenica di Pasqua del 4 aprile 1779. Venne poi proposta nel 1792, a Francoforte sul Meno, in occasione delle celebrazioni per l’incoronazione di Francesco II a Imperatore: prese però  l’appellativo di Krönungsmesse soltanto nei primi anni del XIX secolo, alla corte imperiale di Vienna, dove era spesso utilizzata nei servizi religiosi solenni.  Una composizione che segna una tappa importante nell’evoluzione dello stile del compositore, non solo sul versante sacro ma anche in un certo senso su quello teatrale: è noto tra l’altro che l’Agnus Dei ricorda molto da vicino l’aria Dove sono i bei momenti  delle successive Nozze di Figaro.

 Le voci soliste della Krönungsmesse sono quelle di quattro talenti dell’Accademia del Maggio: Rosalia Cid, fra le protagoniste del Falstaff andato in scena durante l’85°Festival del Maggio; Xenia Tziouvaras, Lorenzo Martelli e Lodovico Filippo Ravizza, tutti e tre fra i protagonisti della Carmen, sempre diretta dal maestro Mehta, andata in scena lo scorso marzo 2023. 

Un appuntamento da non perdere, un'occasione per il pubblico di stringersi attorno al suo teatro in piene ... armonia e sintonia.

WOLFGANG AMADEUS MOZART 

Le nozze di Figaro, Ouverture
Sinfonia in re maggiore K. 385 Haffner Allegro con spirito / Andante / Minuetto. Trio / Presto 

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Krönungsmesse in do maggiore K. 317 per soli, coro e orchestra
Kyrie / Gloria / Credo / Sanctus / Benedictus / Agnus Dei 

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Direttore Zubin Mehta

Soprano Rosalia Cíd 
Mezzosoprano Xenia Tziouvaras
Tenore Lorenzo Martelli 

Basso Lodovico Filippo Ravizza
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Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino 

Maestro del Coro Lorenzo Fratini